Mentre studiavo il nostro viaggio a New York, c’era una giornata in particolare da organizzare: il compleanno di Nunzio, che cadeva proprio in quei giorni! Mi chiedevo quindi cosa vedere vicino New York, dove portarlo per una giornata “diversa” (anche se già il solo essere a New York lo era!).
Individuate due o tre mete papabili ho anche chiesto consiglio a Simona Sacri – ormai lo sapete, sugli States non si batte! – che mi ha indirizzato verso Woodstock.
Così il terzo giorno della nostra settimana a New York abbiamo preso una Mustang a noleggio (anche questo faceva parte del regalo a sorpresa!) e ci siamo diretti a nord verso le Catskills, le “montagne di New York” (qui potete trovare il video della giornata).
Il viaggio verso Woodstock dura circa due ore e mezzo, a cui aggiungere un’altra ora e mezzo per arrivare a Bethel, il vero luogo che ospitò il concerto del 1969.

Cosa vedere vicino New York: Bethel
Era dicembre, c’era la neve e le temperature erano scese a -16°. Questo incredibilmente ha reso – almeno per noi – il viaggio più bello. Perciò se vi dovesse capitare di andare in inverno, andate senza problemi, seguendo le normali norme e attenzioni che si devono alla strada in caso di neve (anche se in primavera deve essere tutto molto più bello). Abbiamo trovato le strade coperte di neve giusto a Bethel, ma nulla che non permettesse il passaggio o lo rendesse difficile.
Da New York ci siamo diretti subito a Bethel (due ore e mezzo circa di viaggio), nella Contea di Sullivan, per vedere il luogo in cui si svolse il concerto, praticamente l’unica attrattiva di questo paesino oltre al bellissimo paesaggio di cui la famosa collina di Woodstock fa parte.
La storia del concerto è raccontata nel Bethel Woods Center for the Arts, museo aperto dal 2008 e fortemente voluto da Alan Gerry che acquistò i 37 acri di terreno su cui si tenne il festival di Woodstock, per mantenerne viva la memoria, ma anche per ispirare i giovani attraverso arti, eventi e festival. Scopo del museo è infatti quello di incarnare gli ideali chiave degli anni ’60 e ’70: pace, rispetto, creatività e cooperazione. Oltre a raccontare il festival il museo racconta, in una bellissima esibizione permanente chiamata “Woodstock and the Sixties“, gli anni ’60 negli USA: il Movimento dei Diritti Civili, la Guerra in Vietnam, il Movimento delle Donne… ma anche la moda, la radio, la tv e tutto ciò che si è vissuto in quegli anni.
Venire qui è emozionante, per poter rivivere anche solo con l’immaginazione ciò che è stato e poter dire “Su quella collina ci sono stato!”

Lasciata Bethel ci siamo fermati a Liberty per pranzo, una piccola cittadina tra Bethel e Woodstock.
Piccola e caratteristica, soprattutto innevata, la sua unica attrattiva è il Keller Memorial Building, un edificio della prima metà dell’Ottocento in cui oggi è ospitato il comune. Abbiamo mangiato al New Munson Diner, un classico diner americano in cui trovare tutti i piatti più tradizionali dai pancakes agli hamburger. Ve lo consiglio perché a noi è piaciuto molto!

Cosa vedere vicino New York: Woodstock
Da Liberty siamo arrivati, dopo più di un’ora di viaggio, a Woodstock.
Di questo paese mi sono proprio innamorata. Sarà che la neve, le luci e l’atmosfera natalizia rendono tutto magico, ma sembrava uscito da un film o da un libro. Il classico paese americano con le case bianche, la chiesa in piazza con un enorme albero di natale e luci e decorazioni su ogni strada, vetrina, porta, in ogni dove. La cittadina è piccola, quindi visitabile tutta a piedi. Iniziate passeggiando per le sue vie, alla ricerca di un passato che qui è ancora presente: colori, vestiti a fiori, negozi di vinili, antiquariato, oggetti home-made. È anche l’ideale per portare a casa qualche souvenir più originale!

A proposito di souvenir, se capitate a Woodstock sabato o domenica mattina non perdete il Flea Market, un mercatino delle pulci ricco di oggetti fatti a mano (anche sul momento), dischi rock, giocattoli e molto altro.
Woodstock è una città culturalmente e artisticamente viva e attiva, perciò oltre ai negozi dall’aria Hippy, troverete anche gallerie d’arte, mostre fotografiche, celebrazioni di qualsiasi forma di creatività. Proprio per questo una delle sue attrattive maggiori sono le persone che qui vivono: entrate in una caffetteria e fermatevi a parlare oppure scambiate quattro chiacchiere con i negozianti (magari proprio con quello del negozio di vinili e cd rock!), ne uscirete più ricchi.
Infine tornando verso New York, appena fuori Woodstock fermatevi a visitare il suo monastero buddista, il Karma Triyana Dharmachakra, un luogo insolito da non perdere e con la giusta atmosfera rilassante ideale dopo una giornata nella vivace Woodstock!
In questo tempio hanno anche girato alcune scene di Kundun – film di Martin Scorsese basato sulla vita del 14esimo Dalai Lama – unica location del film fuori dal Marocco.