Itinerario di 7 giorni in Scozia: da Edimburgo a Glasgow, consigli e spunti per un on the road alla scoperta delle bellezze – classiche e insolite – del Paese

La Scozia è un Paese straordinariamente bello.
Non posso che iniziare così banalmente il racconto del nostro itinerario di 7 giorni in Scozia, perché ci ha lasciato davvero senza parole. La prima cosa che mi ha colpito? I colori.

Scesi dall’aereo a Glasgow Prestiwick abbiamo preso un treno per Glasgow International (avevamo noleggiato l’auto da là) e credo di non aver mai visto in vita mia un blu e un verde così intensi come quelli dei paesaggi che vedevo scorrere dal finestrino. È il primo ricordo che ho della Scozia, che ha poi continuato a riempirci gli occhi di quei colori così vivi per tutto il resto del viaggio.
Per non parlare poi dei suoi paesaggi, della sua musica, delle sue strane mucche, delle strade, dei castelli… è facile restare incantati in quei posti che sembrano usciti dalla fantasia di Terry Brooks. La cosa difficile è abbandonarli, staccarsi da quella vista e, una volta tornati a casa, smettere di pensarci. Non avete idea di quante volte ci siamo dovuti sforzare per allontanarci da un posto, si ha sempre la sensazione di non averlo guardato abbastanza. Penso che dopo gli Stati Uniti la Scozia sia il nostro paese/viaggio preferito.

Munitevi di guida, indispensabile in viaggio per scovare luoghi da vedere lungo la strada, e vediamo insieme l’itinerario di 7 giorni (sufficienti per vedere l’essenziale) in Scozia, ideale per una prima volta in questo splendido Paese, adatto a scoprirne le bellezze classiche e imperdibili.

Dovendo concentrare il viaggio in soli 7 giorni, abbiamo creato un itinerario che ci permettesse di vedere un po’ tutto. Per alcune cose il tempo era giusto, per altre invece ne sarebbe servito un po’ di più. Sarebbe perfetto poter allungare questo stesso itinerario da 7 a 12 giorni.

Itinerario di 7 giorni in Scozia: consigli (brevi) per organizzare il viaggio

Itinerario di 7 giorni in Scozia: le famose mucche a pelo lungo delle Highlands, le “Higlander”

Volo
I voli per Edimburgo sono – a meno di trovare qualche ottima offerta – i più cari. Cercate un volo su Glasgow e arrivate a Edimburgo via treno o via auto, noleggiandola dall’aeroporto di Glasgow. Le due città distano appena un’ora e mezzo, sia in treno che in auto. Se invece decidete di fermarvi a Glasgow e iniziare il vostro viaggio da là, tenete presente che presentando il biglietto aereo il treno che porta in centro città lo pagate la metà (7,50£ in due).
Il volo per Glasgow, con partenza da Roma a Giugno, lo abbiamo pagato con Ryanair 180€ a/r (90€ a persona) prenotando tre mesi prima.

Auto
Evitate di noleggiare un auto troppo grande, perché le strade in Scozia sono piccole e soprattutto ben tenute, quindi un SUV è inutile se non addirittura fastidioso.
Se è la prima volta che guidate in Scozia e a sinistra, leggete questo post per qualche consiglio utile.

Hotel
A Edimburgo e sull’isola di Skye gli hotel sono molto più cari che nel resto della Scozia, e in generale sono il costo maggiore d’affrontare in fase organizzativa.
Nell’itinerario vi consiglierò gli hotel dove siamo stati noi – con quello che per noi è stata la migliore scelta per il rapporto qualità/prezzo – a parte Edimburgo perché per risparmiare e stare in centro abbiamo dormito in un ostello dove ci siamo trovati malissimo (non perché fosse un ostello, ma perché questo in particolare era davvero scomodo).

Itinerario di 7 giorni in Scozia: Edimburgo

Giorno 1 e 2
(sarò breve su Edimburgo, perché merita un post dedicato)

Siamo arrivati nella capitale a pomeriggio inoltrato e nel poco tempo a disposizione (anche se in estate qui fa buio alle 23, quindi di luce per vedere cose ce n’è fino a tardi) abbiamo passeggiato lungo Princes Street – raggiungibile con dieci minuti a piedi dall’ostello – fermandoci a vedere la Parish Church of St Cuthbert (all’incrocio con Lothian Road), una grande chiesa presbiteriana nella quale si può ammirare un fregio d’alabastro rappresentante l’Ultima Cena, una vetrata Tiffany che rappresenta Davide sulla strada per uccidere Golia e una cappella del XVIII secolo in cui si sposò Agata Christie nel 1930. Proseguendo su Princes Street, costeggiando Princes Street Gardens, si incontra Wojtek the Soldier Bear Memorial, la statua dedicata all’orso soldato che combattè nella Campagna d’Italia insieme all’8° Armata Britannica. Proseguendo ancora si arriva a due musei: il Royal Scottish Academy e la National Gallery of Scotland. Abbiamo scelto di visitare la seconda, nonostante il poco tempo (chiude alle 17, come quasi tutti i musei, i castelli e le attrazioni della Scozia), per ammirare la più ricca collezione al mondo di dipinti scozzesi, insieme ad alcune opere di Tiziano, Lorenzo Lotto, Tintoretto, Bernini, Van Gogh, Monet, Gauguin e molti altri. Abbiamo preseguito fino al monumento gotico vittoriano dedicato allo scrittore scozzese Sir Walter Scott, il secondo più grande monumento al mondo dedicato ad uno scrittore, per poi terminare il giro e la giornata con una cena all’Hard Rock (lo sappiamo, non è tipicamente scozzese, ma dobbiamo collezionare tutti gli Hard Rock del mondo).

Itinerario di 7 giorni in Scozia: la statua di Wojtec, l’orso soldato, a Edimburgo

Il secondo giorno abbiamo iniziato la mattina presto con una bella passeggiata a Calton Hill, la famosa collina di Edimburgo da cui ammirare uno straordinario panorama sulla città (si vede anche il mare!), oltre al Burns Monument, il tempietto greco dedicato al poeta nazionale, il Nelson Monument, la torre che commemora l’ammiraglio Nelson, e l’osservatorio della città.
Abbiamo poi fatto un bellissimo Free Walking Tour di circa 3 ore con Sandemans, che ci ha portato alla scoperta del centro storico di Edimburgo, le sue tante curiosità e alcuni dei luoghi di Harry Potter, da quelli che hanno ispirato il libro a quelli del film. Abbiamo esplorato con loro la Royal Mile, il Greyfriar’s Kirkyard, Grassmarket e altro ancora… ma la parte più bella della visita sono stati tutti gli aneddoti e le storie che ci sono state raccontate dalle simpaticissime guide!
Alla fine del walking tour ci siamo fermati a mangiare a Grassmarket al White Hart Inn, il pub più antico di Edimburgo, dove abbiamo assaggiato gli haggis, il famoso piatto tipico scozzese (leggete gli ingredienti dopo averlo mangiato…). Da Grassmarket fate una deviazione su Victoria Street, per vedere la strada che ha ispirato la Diagon Alley di Harry Potter (e tanti bei negozietti carini).
Abbiamo poi visitato il Writers’ Museum nella Lady Stair’s House – un palazzo costruito nel 1620 – un museo gratuito in cui scoprire le vite dei più famosi scrittori scozzesi. Infine la giornata si è conclusa esplorando il Princes Street Gardens, dove la fortuna ha voluto farci assistere ad una gara tra scuole a suon di cornamuse e kilt.

Itinerario di 7 giorni in Scozia: cornamuse a Princes Street Gardens, Edimburgo

Itinerario di 7 giorni in Scozia: da Edimburgo ad Aberdeen

Giorno 3
Il terzo giorno abbiamo lasciato Edimburgo, diretti verso Nord.
La prima sosta è stata Roslin, per visitare la Rosslyn Chapel, la meravigliosa chiesa resa famosa dal Codice da Vinci di Dan Brown (mi sono anche chiesta come poteva non essere così famosa già da prima, data la sua bellezza e la sua storia).
Si trova a soli 20 minuti circa di auto da Edimburgo, in un piccolissimo paesino di casette, chiese e botteghe fatte di pietra. La chiesa è ben indicata e una volta lì vi ritroverete davanti ad uno dei luoghi più belli e misteriosi della Scozia. La chiesa fu fondata nel 1446 da William Sinclair, I Conte di Caithness e secondo la leggenda è proprio qui che si nasconde il Santo Graal, precisamente nella “Colonna dell’Apprendista”. In effetti la chiesa è zeppa di simboli templari e massoni ed alcuni di essi non si sa nemmeno come sia possibile che si trovino lì mentre altri ancora sono tutt’oggi indecifrabili, come il fregio sul soffitto. La cosa che più mi ha stupito è il fatto che non ci sia un solo angolo della chiesa che non sia decorato o intarsiato, tutto completamente in pietra.

Itinerario di 7 giorni in Scozia: Rosslyn Chapel

Da Rosslyn ci siamo mossi verso Anstruther, un luogo un po’ più insolito che vale assolutamente la pena vedere. È un piccolo borgo di pescatori (anche se oggi la sua economia si basa sul turismo) affacciato sul mare, con le casette di pietra colorate e le stradine strette che sbucano sul porticciolo ricco di barche che riposano quiete. Qui è possibile imbarcarsi per l’Isola di May per vedere le pulcinelle di mare (i puffin), visitare lo Scottish Fisheries Museum per saperne di più sulla pesca e la caccia alla balena, e mangiare il Fish&Chips più buono della Scozia (vi consigliamo di provare il Boathouse dove fanno anche una buonissima cullen skink, la tipica zuppa di pesce scozzese).

Itinerario di 7 giorni in Scozia: la cullen skink ad Anstruther

Lasciata Anstruther ci siamo diretti a Saint Andrews, la cittadina che porta il nome del santo patrono di tutta la Scozia.
Per noi questa è stata soltanto una sosta, ma se avete la possibilità dedicatele una giornata intera perché la merita tutta. Non perdete la Cattedrale di Saint Andrews, costruita proprio di fronte al mare e che un tempo era l’edificio religioso più grande di tutta la Scozia. Oggi se ne può ammirare solo ciò che ne resta dopo che l’edificio fu abbandonato e lasciato cadere in rovina successivamente alla riforma protestante, ma è un luogo affascinante e pieno di pace, dove si può camminare sull’erba tra antiche rovine che raccontano centinaia di storie. Si può anche tentare di immaginare come doveva essere un tempo, grazie alle targhe che segnalano in ogni punto cosa c’era una volta.
Poco più avanti rispetto alla cattedrale si trova il Saint Andrews Castle, uno scenografico castello oggi in rovina, che un tempo era la residenza ufficiale di vescovi e arcivescovi scozzesi. Infilatevi poi nel pittoresco centro storico, percorrendo North Street, South Street, Market Street e Castle Street.
Un’altra cosa da non perdere a Saint Andrews è il bellissimo Old Course, la “Cattedrale del Golf”, il campo da golf più grande e famoso al mondo (e scenografico: finisce su una spiaggia e affaccia sul mare!). È proprio qui a Saint Andrews che è nato il gioco del golf, ed è qui che si trova il golf club più antico e prestigioso al mondo: il Royal and Ancient Golf Club of St Andrews.

Itinerario di 7 giorni in Scozia: l’Old Course di Saint Andrews

Da Saint Andrews siamo andati a Dundee, per assaggiare la sua marmellata e per vedere una delle 6 navi più antiche del mondo ancora galleggianti: la HMS Unicorn. La nave si trova ormeggiata sul fiume e salire a bordo è fare un vero e proprio salto indietro nel tempo. Con la visita guidata si scoprono tani segreti e curiosità, fatti storici sulla nave, il suo equipaggio e i suoi cannoni. Fu costruita in Inghilterra e portata a Dundee nel 1873, ha servito in entrambe le Guerre Mondiali come Quartier Generale e oggi è considerata la nave in legno meglio conservata al mondo.
Altra cosa interessante da vedere a Dundee è il Discovery Point, il museo dedicato alla nave Discovery che fu costruita proprio qui a Dundee nel 1900 e partì per una spedizione in Antartide nel 1901. La spedizione durò tre anni, molto più del previsto, a causa del ghiaccio che tenne la nave bloccata per due anni. Questo imprevisto però non fermò le ricerche che il capitano Scott e il suo equipaggio erano andati a fare, tanto che riuscirono anche a scoprire il polo sud magnetico. La visita si divide in due parti: il museo e una passeggata a bordo della nave, per esplorare gli ambienti dove l’equipaggio ha passato due anni bloccato tra i ghiacci.

Dundee offre molte altre cose da vedere, perciò vi consiglio di passare anche qui almeno una notte.

Itinerario di 7 giorni in Scozia: HMS Unicorn, Dundee

Penultima tappa della giornata è stato lo scenografico Dunnottar Castle a Stonehaven, location dei film Braveheart, Victor Frankestein e l’Amleto di Zeffirelli. Ha anche ispirato la casa di Merida nel film d’animazione Brave della Disney Pixar!
Arroccato su uno scoglio in mezzo a prati verdi, a sorvegliare una magnifica baia, è di sicuro – secondo noi – il castello più scenografico visto in Scozia. Lo si può raggiungere solo a piedi, lasciando la macchina nel parcheggio vicino e percorrendo un breve e bellissimo sentiero.
Il castello dagli inizi della sua storia, intorno al IX secolo, è sempre stato una fortezza strategica e dentro e fuori le sue mura si sono avvicindati eventi di ogni tipo, molti dei quali fondamentali per le guerre tra Scozia e Inghilterra (per un periodo qui sono stati anche i famosi Honours of Scotland, i gioielli della corona). Oggi delle rovine che ne restano si possono visitare la Cappella del Massacro degli Inglesi, la Tower House – l’edificio principale dove risiedeva il lord – e il Quadrangle, il Palazzo Moderno, dove dormivano i domestici e venivano ospitate anche le prigioni.
Finita la visita del castello, riprendendo il sentiero si può continuare a scendere e arrivare ad una spiaggia sassosa all’ombra delle scogliere, incredibilmente bella, da cui poter osservare anche il mare e il castello dal basso.

Itinerario di 7 giorni in Scozia: il Dunnottar Castle

Infine siamo arrivati ad Aberdeen, la città di granito, un altro luogo un po’ più insolito, perché pur essendo la terza città della Scozia, non viene quasi mai inserita negli itinerari. Secondo noi invece merita almeno un’occhiata per la sua particolarità: è fatta tutta di granito, scavato dalle cave vicino la città, che sotto il sole crea dei riflessi che le hanno fatto guadagnare il soprannome di Silver City, la città d’argento. Aberdeen è famosa anche per i suoi giardini e le sue aiuole, tra i quali spicca il Johnston Garden, un magnifico giardino con un’immensa varietà di piante e fiori che nel 2002 ha meritato la nomina di miglior giardino della Gran Bretagna.
Spingendovi fuori dal centro non perdete Footdee, l’antico villaggio di pescatori, e la Esplanade, la passeggiata lungo mare.
Qui ad Aberdeen vi consigliamo il Carmelite Hotel, un bellissimo hotel a 3 stelle (ma ne meriterebbe anche 4) con un ottimo ristorante che si trova proprio al centro della città e ha un ottimo rapporto qualità-prezzo: per una notte con colazione inclusa abbiamo pagato, in 2, 79€.

Itinerario di 7 giorni in Scozia: Aberdeen, la città di granito

Itinerario di 7 giorni in Scozia: da Aberdeen a Fort Augustus

Giorno 4
Il quarto giorno di viaggio siamo ripartiti da Aberdeen per inoltrarci nelle Highlands.
Prima tappa è stata il Craigievar Castle a meno di un’ora da Aberdeen, altra meta insolita: il castello rosa che ispirò la Walt Disney per quello di Cenerentola. Secondo me è il castello più particolare e bello visto in Scozia, anche grazie ai prati verdi e ai giardini all’italiana che lo circondano. Ha anche un’altra particolarità: non è il castello di una famiglia aristocratica ma di un mercante, Williams Forbes, che si arricchì sempre di più negli anni. Questo particolare lo si nota anche dal castello: i piani inferiori, restaurati appena comprata la proprietà, sono molto semplici, mentre quelli superiori restaurati quando Forbes si era già arricchito, sono ricchi di guglie, torrette e fregi.
L’interno si può visitare solo con una visita guidata e sono visibili appena 19 stanze, tra cui la Long Room, la più luminosa del castello e la preferita da Forbes, la Great Hall, con l’emblema di Forbes che sovrasta il camino, e la bella Galleria dei Musicisti.

Itinerario di 7 giorni in Scozia: Craigiever Castle

Lasciato il castello ci siamo diretti sulla Malt Whisky Trail, la strada delle distillerie.
Sapete che in Scozia ci sono 125 distillerie di Whisky? Metà di esse sono ospitate proprio nelle Higlands, nello Speyside, tra cui sette di fama mondiale. Si può anche organizzare un tour guidato della durata di 3 giorni.
La prima cosa bella di questo trail è la strada stessa: chilometri di verde e lunghe strade solitarie, colline e mucche delle Highlands. Scenari da restare a guardare per ore, sembra di vivere un altro tempo.
Abbiamo visitato due distillerie: Glen Garioch e Glenfiddich (che ha anche un ottimo ristorante dove ci siamo fermati per pranzo). In entrambi i tour abbiamo notato l’importanza che ha il whisky per l’identità scozzese, la passione con cui viene fatto e soprattutto imparato a capirne le differenze: il tradizionale Whisky scozzese è il single malt, puro malto d’orzo, e deve essere per legge invecchiato almeno tre anni. Il Whiskey americano (e quella “e” in più lo distingue apposta) invece, si differenzia tra Borboun e Tennesse Whiskey: il primo è principalmente mais e malto, mentre il secondo viene fatto con mais, segale, orzo, avena e malto (le differenza sono anche altre, ma non ci dilunghiamo). Un tour delle distillerie è d’obbligo in Scozia, per scoprire questo tesoro liquido così importante per gli scozzesi. E poi le distillerie sono immerse in una natura bellissima, tra fonti d’acqua pura e prati verde smeraldo.

Itinerario di 7 giorni in Scozia: Glenfiddich Distillery lungo il Malt Whisky Trail

Prima di scendere verso Loch Ness, ci siamo fermati a vedere la splendida Cattedrale di Elgin, la “Lanterna del Nord”, un’altra scenografica cattedrale in rovina che ambisce ad essere uno dei più bei monumenti medievali della Scozia. Una visita breve che vale la pena fare.

Per scendere verso Fort Augustus, abbiamo costeggiato il lato est del famosissimo Loch Ness (e non Lago di Loch Ness, perché Loch significa proprio Lago, quindi Lago Ness). Ci siamo riempiti gli occhi di paesaggi incontaminati e incantevoli, con quei colori così accesi mai visti altrove. La Scozia vale il viaggio già solo per questi paesaggi e questi colori.

Fort Augustus è una piccola cittadina placida conosciuta per ospitare il Canale di Caledonia, un incredibile opera di ignegneria composta da 29 chiuse (8 delle quali formano la Scalinata di Nettuno e si trovano a Banavie, 45 minuti da Fort Augustus) che unisce la Scozia Orientale da quella Occidentale e il Mare del Nord all’Oceano Atlantico, partendo da Inverness e arrivando a Fort William.
Da Fort Augustus si può ammirare Loch Ness (e fare una crociera per andare alla caccia del mostro), le cascate del Foyer e i resti dell’Abbazia del generale Inglese Wade. Punto ideale per fermarsi una notte prima di riprendere il viaggio.
Vi consigliamo di dormire al Kettle House B&B, una deliziosa struttura in stile country shabby immersa nel verde e a 5 minuti a piedi dal lago (90€ per una notte in due con colazione inclusa).

A proposito del mostro… abbiamo fatto anche un giro in barca sul lago – partendo da Drumnadrochit – ed è stato entusiasmante, soprattutto perché abbiamo scoperto tantissime curiosità sul mostro e sul lago. Ve ne rivelo solo una: Loch Ness è un “lago nero”, nel senso che la luce arriva soltanto fino ai 30 metri di profondità circa e oltre è completamente buio tanto da essere impossibile la vita. Questa è opera delle acque di torba di cui è fatto il lago, che non ghiacciano mai, ed è per questo che è nata la leggenda di Nessie. Cosa ci sarà davvero nel buio delle sue acque?

Itinerario di 7 giorni in Scozia: Fort Augustus e Loch Ness

Itinerario di 7 giorni in Scozia: l’isola di Skye

Giorni 5 e 6
Partiti da Fort Augustus ci siamo diretti verso l’isola di Skye, con una sola rapida tappa intermedia: l’Eilean Donan Castle (che si trova ad appena 15 minuti dallo Skye Bridge, il bellissimo ponte che collega l’isola di Skye), il castello più conosciuto della Scozia, reso famoso sopratutto dal film Bravehaert (ma è stato location di molti film, tra cui anche 007 il mondo non basta e Highlander con Sean Connery).
Il castello fu costruito nel 1220 come fortezza difensiva contro le incursioni vichinghe da Alessandro II di Scozia. Dopo varie vicissitudine fu lasciato cadere in rovina per quasi due secoli, fin quando non venne restaurato tra il 1912 e il 1932.
Per raggiungere il castello bisogna attraversare un ponte ad archi in pietra e un portale protetto da una cancellata che da sul cortile, da cui si può ammirare tutto il paesaggio circostante. All’interno si possono visitare le stanze d’alloggiamento con una collezione di oggetti storici, la sala dei banchetti, le camere da letto e le cucine.

Itinerario di 7 giorni in Scozia: l’Eilean Donan Castle

Infine siamo arrivati sull’Isola di Skye e abbiamo completamente perso la testa, ce ne siamo follemente innamorati.
Credo sia uno dei posti più belli al mondo, selvaggia ed incontaminata.
Abbiamo iniziato mangiando un delizioso salmone al Castle Moil Restaurant, un ristorantino proprio sul mare vista Skye Bridge (vi consigliamo anche di provare il Claymore Restaurant per il pesce e il Deli Gasta per la colazione). Riguardo l’alloggio invece, noi abbiamo trovato quasi tutto pieno o a prezzi esorbitanti, nonostante fosse giugno. Alla fine abbiamo optato per un appartamento vista mare su Airbnb. Ci aspettavamo di trovare la folla di turisti, invece siamo rimasti piacevolmente sorpresi: mai fatta la fila al ristorante, mai trovato traffico o strade piene e nei luoghi principali c’era si gente, ma non così tanta da essere fastidioso.

Il primo magico luogo che vi consiglio di non perdere sono le Fairy Pools, una serie di specchi d’acqua dai colori incredibili (voglio tornare a vederle con il sole!) che scendono dalle Cuillin Mointains intorno al fiume Brittle, con l’acqua più pura e cristallina che io abbia mai visto. Cascatelle, anse, pozze, piccolissime grotte… non potrete fare a meno di restare incantati ad ogni passo e di credere che davvero qui vivano le fate.

Itinerario di 7 giorni in Scozia: le Fairy Pools sull’isola di Skye

La città principale di Skye è Portree, una cittadina dalle case colorate (ricordate il film “Un Amore di testimone“? È stato ambientato proprio qui), gli scorci pittoreschi e le stradine piene di negozietti graziosi.
Se poi dopo aver visto una città moderna siete curiosi di vedere come erano una volta i villaggi sull’isola andate a visitare lo Skye Museum of the Island Life, la riproduzione fedele (oggetti, case, lavori) dei villaggi della metà del XIX secolo, con lo scopo di raccontare come e di cosa si viveva all’epoca sull’isola.
Una cosa davvero insolita da vedere sull’isola sono le impronte di dinosauro: quando siamo stati noi c’era solo quella a Staffin Beach (non segnalata finché non arrivate sulla spiaggia), ma nel 2018 ne sono state trovate anche altre su altre parti dell’isola. Dove altro si possono vedere impronte di dinosauro?

Se volete ancora un assaggio di Whisky, a Skye si trova la Talisker Skye Distillery (molto buono il loro Island Single Malt Scotch Whisky) che organizza tour che vanno dai 45 minuti alle 2 ore, a seconda di quanto volete vedere e assaggiare. Se invece siete stanchi del whisky, c’è la Isle of Skye Brewery, per assaggiare la Real Ale (bionda o rossa) prodotta sull’isola.
Per il resto l’isola di Skye è un’esplosione di natura incontaminata: il Neist Point Lighthouse, un faro a picco sul mare; le Fairy Glen, un insieme di collinette ricoperte d’erba dalla forma conica; Coral Beach, la spiaggia bianca circondata dal verde della valle dove potrete anche vedere le foche; le scogliere di Kilt Rock con la loro cascata che si tuffa in mare; ed infine l’Old Man of Storr, uno strano monte che si dice essere il dito di un gigante che dorme là sotto.

Itinerario di 7 giorni in Scozia: paesaggi dell’isola di Skye

Itinerario di 7 giorni in Scozia: Glasgow

Giorno 7
Ultima tappa del nostro viaggio è stata Glasgow, la seconda città della Scozia. Una città che ha avuto un’evoluzione incredibile e che in un ventennio è passata dall’essere una città malfamata e senza attrattive al diventare la capitale del design e della cultura, puntando soprattutto sui suoi numerosi musei.
Un solo giorno non è sufficiente per conoscerla bene, ma se come noi avete solo questo tempo a disposizione, vi consigliamo quattro cose da non perdere: George Square, la grande e bella piazza dedicata a Re Giorgio III d’Inghilterra su cui si affacciano edifici in stile georgiano e la Glasgow City Chambers (visitabile con dei tour guidati) oltre a diverse statue dedicate ai personaggi scozzesi più importanti, come Sir Walter Scott, Robert Burns e James Watt; la Cattedrale di Glasgow, o High Kirk of Glasgow, dedicata a San Mungo patrono della città, famosa per le sue vetrate colorate e le sue pietre nere; il Lighthouse, il Faro di Glasgow, usato una volta come serbatoio per contenere acqua (circa 8.000 litri) pronta a spegnere qualsiasi incendio potesse scoppiare nelle tipografie del Glasgow Herald, oggi è un museo di designe architettura; e infine il Burrell Collection, un museo contenente la più grande collezione al mondo messa insieme da un’unica persona – Sir Burrell – la quale comprende oggetti provenienti da ogni parte del mondo.
Una città che merita almeno un secondo passaggio, da non escludere da un itinerario in Scozia.

Itinerario di 7 giorni in Scozia: Glasgow

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