Piccoli borghi, ampie distese di vigneti, infiniti paesaggi, sapori unici, suggestioni letterarie. Le Strada Romantica delle Langhe e del Roero è stata una scoperta straordinaria. Un percorso per chi non si accontenta delle sole curve ma vuole vivere il paesaggio, gustarlo, prendersi dei momenti per sé, ancora più bello se in coppia (in fondo è una Strada Romantica!).
Ogni cosa qui è romantica e dà un senso di pace, sulla strada e sulla tavola. Un bellissimo itinerario in luoghi patrimonio UNESCO dal 2014 che si snoda lungo poco più di 100 km, diviso in 11 tappe, tra gli itinerari più belli in Italia. Un percorso che unisce le Langhe al Roero, partendo da vicino Torino per arrivare al confine con la Liguria.
Ideale anche per un weekend di gusto: lungo la Strada Romantica delle Langhe e del Roero infatti si possono assaggiare i prodotti d’eccellenza che offre questa terra, come il vino, il tartufo bianco e le nocciole.
Vezza D’alba – Magliano Alfieri 9 km
Magliano Alfieri – Neive 9 km
Neive – Treiso 7,5 km
Treiso – Trezzo Tinella 3,5 km
Trezzo Tinella – Benevello 7,5 km
Benevello – Sinio 15 km
Sinio – Cissone 11 km
Cissone – Murazzano 16 km
Murazzano – Mombarcaro 14,5 km
Mombarcaro – Camerana 11 km
Strada Romantica delle Langhe e del Roero: le tappe
Vezza d’Alba
Abitato dalla famiglia Roero dal 1401 fino al ‘600, che risiedeva nel castello sulla collina di cui ora restano solo i ruderi, Vezza d’Alba rappresenta il paesaggio roerino più tradizionale: vigneti, colline a punta, profonde gole, rocche e pendenze estreme. Nel piccolissimo centro storico c’è la chiesa barocca di San Bernardino, conosciuta anche come la “Confraternita dei Battuti Bianchi”, e la Parocchia di San Martino, oltre al Museo Naturalistico del Roero, nato negli anni ’80, che racconta la ricchezza geologica e naturalistica di questa terra difficile e generosa.
Da non perdere assolutamente a Vezza d’Alba è il tartufo – di cui potete conoscere tutto nella Tartufaia Didattica – tanto amato anche da Hollywood e altri personaggi famosi, come Gioacchino Rossini che lo chiamava “il Mozart dei funghi”, o Alfred Hitchcock che dopo una visita ad Alba nel 1959 scrisse la sceneggiatura di un film dal titolo “Il mistero del cacciatore di tartufi”, ambientato proprio nelle Langhe. Marilyn Monroe disse di “non aver mai assaggiato nulla di più gustoso ed eccitante” dopo che Giacomo Morra, il re dei tartufi, gliene mandò un po’ in regalo. Proprio Morra iniziò la tradizione che lega i VIP al tartufo, regalandone un po’ ad attori, presidenti e atleti americani. La prima fu Rita Haywort nel 1949.
Magliano Alfieri
A caratterizzare i borghi di Langhe e Roero ci sono anche i castelli, ogni borgo ha il proprio. Uno dei più belli, importanti e meglio conservati, si trova proprio a Magliano Alfieri e, come suggerisce il nome, appartaneva alla famiglia Alfieri, che lo ha fatto edificare tra il 1660 e il 1680. Qui ha soggiornato il famoso drammaturgo Vittorio Alfieri che appartaneva proprio alla nobile famiglia.
Il castello oggi è proprietà comunale e ospita il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari e, nell’ala ovest, il Museo del paesaggio del Roero, Langa e Monferrato e della cultura popolare. Una tappa da non perdere è il punto panoramico allestito appena fuori la chiesa di San Andrea, proprio in cima al borgo, da cui si può ammirare il meraviglioso territorio circostante, con le sue colline, i vigneti ed i castelli. Anche la chiesa è particolare, risalente al XVIII secolo, con un campanile più vecchio di 500 anni.
Qui viene prodotto anche il vino rosso Roero, meglio conosciuto come Nebbiolo.
Neive
Neive è per me il borgo più bello di tutta la Strada Romantica delle Langhe e del Roero.
Arroccato sulla cima di un colle circondato da vigneti, Neive è un antico borgo medievale facente parte dell’associazione dei Borghi più belli d’Italia. Il suo centro storico medievale con i vicoli e le case dai tetti rossi e i palazzi signorili è una vera perla. Oltre a visitare il bianco Palazzo del Comune, Palazzo Borgese con le sue vecchie cantine scavate nella roccia nelle quali oggi si trova la Bottega dei Quattro Vini, e la chiesa dell’Arciconfraternita di San Michele, non si può riunciare ad assaggiare i famosi quattro vini delle Langhe e del Roero: Barbaresco, Moscato, Dolcetto e Arneis. Magari accompagnando il tutto con un assaggio della famosa nocciola di Neive, tonda e gentile.
Treiso
Treiso è stata teatro di alcuni eventi importanti legati alla storia della Resistenza italiana durante la Seconda Guerra Mondiale, storie narrate anche da Beppe Fenoglio, partigiano e scrittore (tra le sue opere più conosciute: “Il partigiano Jhonny” e “Una questione privata”). Il luogo più importante legato a questa importante pagina di storia italiana sono le Rocche dei Sette Fratelli, una voragine di 9 ettari scavata dall’azione erosiva dell’acqua. C’è anche una leggenda legata a questo luogo che ne spiega il nome: un giorno sette fratelli stavano lavorando la terra proprio in quel punto e per pranzo la sorella andò a portare loro del cibo. Era venerdì, giorno d’astinenza, quindi le porzioni erano davvero misere. I fratelli, stanchi ed affamati, cominciarono ad inveire contro di lei e a bestemmiare. All’improvviso il terreno sotto i loro piedi franò e si aprì la voragine in cui caddero i fratelli, mentre la sorella si salvò restando in piedi su una lingua di terra.
Trezzo Tinella
Trezzo Tinella è un borgo minuscolo, al confine tra Langhe e Monferrato, che offre uno dei panorami più spettacolari sui paesaggi della Strada Romantica delle Langhe e del Roero. Il borgo celebra anche l’importanza della donna di Langa, con un monumento realizzato da Marco Gallo molto amato dalla gente del posto.
Benevello
Il borgo, famoso per la bonta della sua gastronomia, dà il benvenuto nell’Alta Langa. Piccolissimo anch’esso, ha il suo fulcro nel centro storico con il castello risalente al 1100, oggi comunità di recupero per tossicodipendenti, e la chiesa di San Pietro in Vincoli che ospita un enorme affresco che raffigura il paesaggio di Langa.
Sinio
Questo piccolissimo borgo, racchiuso nella quiete di vigneti, boschi e noccioleti, si caratterizza per la sua forma unica: le strade e le case sono messe in modo tale da assumere la forma di uno scudo araldico. A dominare il borgo c’è la casaforte quattrocentesca, nata sulle rovine del castello medievale. Nella piazza principale spicca la Parrocchiale di San Frontiniano, che ospita al suo interno dipinti di pittori locali e un fonte battesimale degli anni ’20. Se capitate qui il 14 agosto, potete assistere alla Notte delle Masche, durante la quale tornano a vivere le streghe che popolavano la zona e gli spaventosi racconti degli anziani.
A Sinio si possono anche assaggiare tanti prodotti tipici unici: il torrone, la torta di nocciole, il salame al cioccolato e le paste di Meliga, magari accompagnando il tutto con i vini della zona: Dolcetto, Barbera D’Alba, Barolo e Dogliani.
Cissone
Il comune più piccolo della Strada Romantica delle Langhe e del Roero, conta meno di 100 abitanti. Si può visitare la Parrocchiale di Santa Lucia che domina la piazza principale, e l’ex Confraternita dei Disciplinati, oggi trasformata in centro culturale.
Una cosa che vale assolutamente fare in ognuno dei broghi di questa strada, è affacciarsi sul paesaggio circostante. Qui fanno da padroni boschi, vigneti e prati per i pascoli, dove si allevano i greggi per produrre le tipiche tome.
Murazzano
Se amate i formaggi, Murazzano è il borgo che fa per voi. Qui si produce il formaggio tipico che porta lo stesso nome del paese, il Murazzano, oltre alla Toma.
Definito Scudo e Chiave del Piemonte per la sua posizione strategica, conserva una torre alta 33 metri – visitabile -costruita con spessa pietra. È la torre meglio conservata tra le numerose che un tempo punteggiavano le colline delle Langhe, con funzione di avvistamento. Da non perdere anche il vecchio mulino, che ha macinato a pieno regime fino al 1630. Murazzano però è conosciuta soprattutto per il seicentesco Santuario della Beata Vergine di Hal, considerato tra i Santuari più belli del Piemonte, all’interno del quale è conservata un’icona dipinta su ardesia raffigurante la Madonna col Bambino.
Mombarcaro
Il borgo più alto delle Langhe sfiora i 900 metri d’altitudine e da qui si potevano scorgere velieri e grosse barche in arrivo dal mar Ligure (infatti il nome, Mombarcaro, significa proprio Monte delle Barche). Per ammirare meglio il panorama che si può godere da qui, sedetevi sulla Big Bench arancione, una panchina gigante sistemata in uno dei migliori punti panoramici, magari per riposare dopo aver fatto una passeggiata lungo le strade di mattoni rossi del centro storico per visitare l’arco medievale, la Chiesa di San Michele Arcangelo e il curioso Museo Storico Etnografico, che custodisce vecchie divise militari, foto d’epoca ed oggetti tradizionali.
Camerana
Ultimo comune della Strada Romantica delle Langhe e del Roero, Camerana è in realtà costituito da più borghi e si trova lungo la Via del Sale, la strada che univa l’entroterra piemontese alla riviera ligure. Anche questo borgo vanta la sua torre, che ha una storia particolare: è l’unica parte rimasta dell’antico castello che dopo aver resistito al tempo, a guerre e pestilenze, venne abbattuto dagli abitanti del paese nel 1937. La torre si salvò perché nessuno sapeva come abbatterla.
Qui si può chiudere in bellezza con una passeggiata nella Riserva Naturale Sorgenti del Belbo, un luogo unico e incontaminato, dove si può visitare il Museo del Miele e si possono conoscere le specie autoctone e protette di fiori e piante officinali.
Un itinerario ricco di luoghi da esplorare e di bontà da assaggiare, forse definito romantico perché non si può evitare di amarlo.
Buongiorno. Io parto da lecco e conto di fare in 2 giorni il giro. Quindi una notte. Dove mi consigliate di dormire. Al ritorno non torno ad Alba. Vado da Savona grazie
Ciao Angelo!
Posso consigliarti il posto dove abbiamo dormito noi: L’albergo dei Bersaglieri ad Albaretto della Torre: https://www.booking.com/hotel/it/albergo-ristorante-bar-dei-bersaglieri.en.html?aid=395524&no_rooms=1&group_adults=2
E’ molto semplice, rustico, ma ci siamo trovati benissimo e il paese in cui si trova è mooooolto tranquillo!