Borghi meravigliosi e senza tempo, dolci e incredibili paesaggi, una cucina tra le più buone al mondo… cosa c’è di meglio di trascorrere un weekend vivendo un tour enogastronomico in Toscana? Se poi ci mettiamo l’Harley e la bellezza delle strade toscane…
Devo fare una precisazione: l’itinerario che abbiamo scelto tra Val d’Orcia e Val di Chiana non ha seguito i prodotti tipici, al contrario abbiamo scelto prima le tappe e poi i prodotti tipici da provare nei luoghi scelti. Tanto la Toscana è talmente ricca di cose buone che ovunque c’è l’imbarazzo della scelta! Se volete invece concentrarvi sui vini, altra eccellenza toscana, e fare un tour dedicato, leggete l’articolo di Expedia per aiutarvi nella scelta.
Un itinerario lungo circa 95 km perfetto per un weekend, che tocca non solo i luoghi più buoni della zona, ma anche i più belli (date un’occhiata anche al video del viaggio).
Bagno Vignoni – San Quirico d’Orcia: 6 km
San Quirico d’Orcia – Montalcino: 14 km
Montalcino – Pienza: 23 km
Pienza – Montepulciano: 14 km
Montepulciano – Lucignano: 24 km
Siamo partiti da Bagno Vignoni per visitare la cittadina famosa per la sua piazza d’acqua e abbiamo finito il tour a Lucignano, un paese che non conoscevamo ma che abbiamo scoperto custodire l’Albero della Vita.
Tour enogastronomico in Toscana: l’itinerario
Bagno Vignoni – San Quirico d’Orcia
La prima tappa che abbiamo raggiunto partendo da Roma è stata Bagno Vignoni, per ammirare la sua piazza d’acqua e fare un bagno nelle sue terme naturali nel Parco dei Mulini.
Sotto la principale piazza del paese si nasconde in profondità una polla d’acqua sorgiva le cui acque risalgono in superficie fino a raccogliersi nella piazza, dove mantengono una temperatura di 52°. A fare da cornice case in pietra, balconi fioriti e botteghe di artisti, un insieme che rende Bagno Vignoni uno dei borghi più belli al mondo. Non per niente era il luogo preferito di moltissimi personaggi storici, come Lorenzo il Magnifico e Santa Caterina da Siena.
La stessa acqua che sgorga nella piazza alimenta quattro mulini medievali scavati nella roccia, e scende fino a dei piccoli stagni d’acqua termale, un piccolo scenario straordinario.
Ad appena dieci minuti di distanza c’è San Quirico d’Orcia, un borgo circondato dai paesaggi tra i più belli della Toscana, quello della Val d’Orcia dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Si gira a piedi in poco più di un’ora e ci sono tre cose da non perdere: gli Horti Leonini, un vasto giardino rinascimentale creato alla fine del ‘500; la Colleggiata di San Quirico; l’ospedale di Santa Maria alla Scala; infine portare un saluto al busto di Tazio Nuvolari, uno dei migliori piloti della storia che percorse le strade di San Quirico per correre la Mille Miglia innumerevoli volte.
Dove mangiare: noi ci siamo trovati bene alla Trattoria Osenna, dove abbiamo mangiato affetatti toscani e i tipici pici della Val d’Orcia fatti a mano, accompagnati da un Selchato di Montepulciano.
Montalcino
Poteva mancare nel nostro tour enogastronomico in Toscana la patria del Brunello?
Visitate l’Abbazia di Sant’Antimo (bellissima ma si trova appena fuori il borgo di Montalcino), la Rocca dove si tiene ogni anno a luglio il Jazz&Wine Festival, le mura risalenti al 1100, il Palazzo dei Priori. Infine godetevi il brunello. Vi possiamo consigliare il punto vendita dell’Azienda Agricola Pian della Ginestra, dove ci siamo fermati per una degustazione e abbiamo portato a casa tre bottiglie (troppo buone per lasciarle lì!). Sapete che la ricetta del Brunello è venuta fuori togliendo al vino le uve del Chianti e lasciando solo il Sangiovese?
Pienza
Pienza è la regina del pecorino toscano ed è conosciuta come “la città ideale del Rinascimento” grazie a Papa Pio II (da cui la città prende anche il nome) che grazie ai suoi mezzi, all’arte architettonica de il Rossellino e la guida di Leon Battista Alberti trasformò il suo piccolo villaggio natio in una città perfetta che incarnava i principi e la filosofia dell’età classica e del Rinascimento.
La Pieve di Corsignano (l’antico nome del borgo), dove Papa Pio II fu battezzato, e Palazzo Piccolomini coi suoi giardini pensili affacciati sulla Val d’Orcia sono le cose da non perdere a Pienza, oltre ad una bella passeggiata per il centro storico passando per Piazza Pio II e, ovviamente, svariate soste alle botteghe agricole per assaggiare (e comprare, il cibo è sempre il perfetto souvenir) ogni tipo di pecorino!
Dove mangiare: abbiamo mangiato bene al ristorante “La Buca delle Fate”, dove abbiamo provato un antipasto con un assaggio di tre pecorini di Pienza (fresco, semi stagionato e stagionato) e un piatto dei tipici Pici all’Aglione.
Montepulciano
Altro borgo conosciuto per il vino Nobile a cui da il nome, offre anche alcune delle viste più belle sulle colline della Val d’Orcia e della Val di Chiana.
Piazza Grande è il cuore del borgo e qui ogni anno ad agosto si svolge il famoso Bravio delle Botti, una rievocazione storica in cui si sfidano le 8 contrade del borgo. Oltre ai palazzi rinascimentali, le antiche chiese e gli splendidi punti panoramici, una cosa da non perdere a Montepulciano è Via Ricci, in particolare al numero 11, dove si trova Palazzo Ricci che accoglie l’Archivio Storico e la Biblioteca Comunale in cui sono conservati circa 15.000 volumi. Inoltre, ad unire vino, cultura e arte, i sotterranei di questo palazzo ospitano la Cantina Rodi, una delle cantine più scenografiche della Toscana, in cui è conservato il vino Nobile di Montepulciano.
Dove mangiare: qui, anche se fuori dal borgo di Montepulciano, non posso che consigliarvi l’eccezionale Grifo Hotel Prosciutteria. Noi ci torniamo ogni volta che passiamo da queste parti!
Lucignano
Del borgo di Lucignano, in piena Val di Chiana, devo dire la verità, non avevo mai sentito parlare prima di questo viaggio, eppure non ha nulla da invidiare agli altri, anzi.
La cosa che ci ha attirato qui è stato l’Albero della Vita o Albero d’Oro. È chiamato anche “Albero di Lucignano” o “Albero dell’Amore” e la sua costruzione, iniziata nel 1350, ha richiesto 120 anni. Ospitato nel museo del Palazzo Comunale, è l’unico esempio di reliquiario a foggia d’albero al mondo e si dice che vi siano custodite le schegge della Croce di Cristo. Si dice anche che porti fortuna a tutti gli innamorati che arrivano a giurarsi fedeltà e amore eterno al suo cospetto.
Il Palazzo Comunale è affacciato sulla piazza principale del borgo, che ospita i simboli del potere religioso e politico della città: la chiesa di San Francesco, la Collegiata di San Michele Arcangelo, la Rocca e, ovviamente, il Palazzo Comunale.
Dove mangiare: abbiamo mangiato un’ottima bistecca alla fiorentina alla “Locanda del Baraccotto”, in una location rustica elegante come piace a noi!
Articolo molto interessante dedicato ad uno dei luoghi piu’ bellei della Toscana.
Ho notato che non vi siete fatti mancare nulla…Molto bene:)
Un bellissimo itinerario (Ps: Il parco dei Mulini e’ bello come sembra ? Non ci sono mai stato:)
A noi il parco dei mulini è piaciuto molto! É un luogo particolare, sicuramente da vedere (è vero che online ci sono alcune foto che falsano un po’ i colori ma è bello lo stesso!)