Vienna è, per me, la capitale dello sfarzo. I suoi edifici imperiali e barocchi sono una delle attrattive principali, ma questa caratteristica non è quello che volevamo quando abbiamo cercato dove dormire a Vienna.
In fondo a cosa servono soffitti decorati, colonne intarsiate e pavimenti marmorei quando in albergo si presuppone di passarci solo poche ore notturne?
Il mondo è fatto per essere visto con gli occhi e divorato coi piedi, non per passare giornate in piccole stanze sfarzose a guardarlo dal buco di una finestra.
Il mondo è fatto per essere visto con gli occhi e divorato coi piedi, non per passare giornate in piccole stanze sfarzose a guardarlo dal buco di una finestra.
Dove dormire a Vienna: l’Austria Trend Hotel Beim Theresianum
Infatti l‘Austria Trend Hotel Beim Theresianum, l’albergo in cui abbiamo soggiornato a Vienna ad una tariffa molto economica grazie a booking.com, era molto essenziale, moderno, un 3* che ne merita anche 4.
Camere grandi, pulite, così come i bagni (e si sa che noi italiani, per fortuna, ci teniamo).
I letti erano ampi e comodi, le lenzuola profumavano di fresco, e c’erano spazi sufficienti anche per gettare all’aria le valigie, tirare fuori tutto e ordinarlo come fosse stata casa!
Questa cosa noi non la facciamo mai, anzi… ma almeno lo abbiamo notato!
Un particolare che ci ha colpito è stato che sopra la scrivania abbiamo trovato una lampada a muro… che in realtà era la cartina del centro città, con segnata la posizione dell’albergo!
Visto da fuori l’albergo non ci aveva fatto una bella impressione, anzi, sembrava un po’… poco curato, ecco.
Invece entrando le prospettive cambiano totalmente, e ci si ritrova in un ambiente semplice ed elegante, chiaro, con la reception, la sala colazioni con una veranda da cui si può fare colazione affacciati sul cortile interno, e con un personale gentile e disponibile in divisa bianca e rossa.
Talmente gentile e disponibile che una notte non riuscivo a prendere sonno, siamo usciti verso l’una per trovare un bar aperto, un pub, qualsiasi posto dove si potesse comprare una camomilla, e invece niente… tutto chiuso, e quei pochi posti aperti non avevano idea di cosa fosse una camomilla… non sapevo la usassimo solo in Italia! Alla fine torniamo in albergo, convinti di passare la notte in bianco, ma come ultima speranza chiediamo al ragazzo indiano di turno alla reception. Ovviamente non aveva idea di cosa fosse la camomilla, ma ci da un bicchiere di latte caldo e miele, senza farci pagare un centesimo! Ci è stato ad ascoltare mentre tentavamo di spiegargli cosa fosse una camomilla, tentando di capirci, quando si è arreso ha pensato come aiutarci, e alla fine ci ha dato tutto: latte, bicchieri, cucchiaino, miele, zucchero… Considerando il prezzo delle colazioni negli alberghi viennesi non ci sembrava vero che ci offrissero un bicchiere di latte e miele!
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Il fatto delle colazioni è un punto critico. In questo albergo volevano 20 euro al giorno a persona, perciò abbiamo optato per il solo pernottamento e una bella colazione nelle centinaia di caffè viennesi… o di Starbucks, il mito intramontabile per tutti gli italiani all’estero!
Altro punto positivo dell’albergo è la posizione. La metro rossa è a cento metri di distanza, a sole tre fermate da Stephansplatz. A piedi si arriva in dieci minuti al Belvedere, oppure, se si vuole fare una gita a Bratislava (come abbiamo fatto sfruttando proprio la vicinanza) in dieci minuti di cammino c’è la Sudtirolerplatz, punto di partenza per gli autobus verso la Slovacchia.
Insomma, secondo noi non gli manca proprio nulla!
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