Visitare Vienna in un weekend

Vienna è per me la città più romantica d’Europa.
Il suo stile liberty e imperiale, le sue strade pulite, i suoi edifici tanto bianchi da esser quasi fastidiosi al sole, i suoi cafè che sanno di cioccolato, la musica in ogni strada… tutto contribuisce a renderla una città quasi poetica.
Non per niente è la patria di Klimt, Mozart, Strauss, Schubert, Sissi…

Vienna in un weekend, tomba di Mozart
Vienna in un weekend: la tomba di Mozart

Vienna è anche una città cosmopolita e vivace, che richiama milioni di turisti e viaggiatori ogni anno.
Arrivarci è facilissimo, basta cercare voli a prezzi accessibili e una volta in aeroporto prendere la linea S7 della metropolitana (4,40 euro) o il CAT (City Airport Train), più costoso (11 euro solo andata, 17 a/r) ma più veloce.

E’ possibile vedere Vienna in un weekend?
Non è ovviamente possibile vedere tutto, c’è così tanto che ci vorrebbero almeno cinque giorni.
Io ho avuto la fortuna di andarci due volte per una settimana, ho quindi potuto capire cosa non bisogna proprio perdersi.
In un weekend si può scoprire il cuore della capitale austriaca.

Visitare Vienna in un weekend: l’itinerario

Vienna in un weekend, Stephansdom
Vienna in un weekend: Stephansdom

Potete partire dall’Innere Stadt, il centro storico dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Con la linea U1 della metropolitana (U-Bahn) scendete direttamente a Stephansplatz, sotto la famosa cattedrale gotica di Santo Stefano (Stephansdom), considerata un simbolo dell’identità austriaca. E’ aperta fino alle dieci di sera e spesso vi si tengono concerti di musica classica.
La cattedrale è enorme, ma non ci se ne accorge subito, bisogna girargli intorno per rendersi conto delle sue dimensioni. Una passeggiata lungo le mura esterna fatela lo stesso, così potrete notare, sul lato destro, il grande mosaico sul tetto che rappresenta l’aquila austriaca.
Il costo della visita è di 3 euro, 4 euro per quella guidata, e non comprende la visita alle due torri gemelle – Pummerein (4 euro) e Steffl (3 euro) – che vedrete all’ingresso, a fare da guardia al portone chiamato Portale del Gigante.
E’ la classica cattedrale gotica, dalle atmosfere cupe e i colori scuri, completamente diversa da ciò che c’è all’esterno e questo contrasto la rende ancora più particolare.
Una curiosità? E’ posizionata in modo che il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, l’asse che va dall’entrata all’altare guardi verso l’alba.

Fuori la cattedrale (ma anche in tutto il resto del centro storico) troverete ragazzi e ragazze vestiti da Mozart che vi inviteranno a vedere uno delle decine di concerti che si tengono ogni sera nella capitale. Consiglio? Fatelo. Sceglietene uno e andate. Noi lo abbiamo fatto ed è stata una delle esperienze più belle.
A pochi metri da Stephansplatz c’è l’orologio dell’Anker, un orologio a forma di ponte con l’antico simbolo viennese, che ogni giorno alle 12 suona musiche tipiche dell’inizio del novecento, mentre una carrellata di figure che rappresentano importanti personaggi della storia austriaca gli sfilano davanti.
Da Stephansplatz potete proseguire verso Karntner Strasse, godervi i cafè liberty della città, i suoi negozi, la musica suonata ad ogni angolo, fermarvi in una delle tante pasticcerie o al famoso Hotel Sacher per gustare il dolce più conosciuto del paese.
Alla fine di Karntner Strasse c’è la Staatsoper, il teatro più famoso della città (ma non è quello del Concerto di Capodanno, che si tiene al Musikverein, una delle tre sale da ballo più eleganti al mondo).
Qui vicino, potete fare un salto a Schwarzembergplatz e ammirare il monumento dedicato ai 60.000 caduti russi nella battaglia di Vienna durante la Seconda Guerra Mondiale.
Seguendo questo percorso, potrete vedere anche Karlsplatz con il suo Palazzo della Secessione, con la cupola di Klimt e il padiglione della metropolitana di Otto Wagner.

Vienna in un weekend, palazzo della secessione
Vienna in un weekend: Palazzo della Secessione
Vienna in un weekend, padiglione della metropolitana Karlsplatz
Vienna in un weekend: l’ingresso della metro a Karlsplatz

Qualcosa da non perdere assolutamente è Schonbrunn, la residenza estiva degli Asburgo e della Principessa Sissi, il simbolo dei fasti della Vienna imperiale.
Una residenza fatta da 1441 stanze e saloni (solo 190 sono aperte al pubblico), un parco, un giardino zoologico, la Gloriette (che utilizzavano per fare colazione) e la Casa delle Palme.
Nel tour guidato vi racconteranno anche la storia di Sissi, che non era affatto la dolce principessa che tutti si aspettano: viveva tra vanità e anoressia, capricci e odio per la famiglia del marito.
Una storia da non perdere, mentre si passeggia per le impressionanti ricchezze della famiglia reale.
Sono disponibili vari tour, e il biglietto va dalle 11,50 alle 49 euro del Gold Pass, che da accesso a tutto.
Un intero giro di Schonbrunn, compresi giardini e parco, vi porterà via quasi un’intera giornata.
Se dovete visitare Vienna in un weekend, optate per il tour più breve (l’Imperial Tour) e un giro del castello in carrozza e cavalli, per sentirvi un po’ principi!

Vienna in un weekend, Schonbrunn
Vienna in un weekend: Schonnbrunn

Le altre due residenze imperiali nella città sono il Belvedere e la Hofburg.
Il primo è la residenze voluta dal principe Eugenio di Savoia. Si divide in Belvedere Superiore (Oberes), oggi un museo dove è esposta la raccolta di opere di Klimt (tra cui “Il Bacio”) più grande al mondo e di altri artisti austriaci, e Belvedere Inferiore (Unteres), ovvero le camere private e di rappresentanza del Principe.
La parte più bella del Belvedere secondo me è il giardino, con i suoi fiori e le sue fontane, i tappeti d’erba perfettamente tenuta.
L’unica parte visitabile gratuitamente.
Il biglietto d’entrata all’Oberes con la mostra permanente di Klimt è di 14 euro.
Un combinato che permette di vedere tutto il complesso del Belvedere viene 30 euro. Ci sono varie opzioni per i biglietti, riduzioni studenti… Consultate il sito ufficiale per saperne di più.

Vienna in un weekend, Belvedere
Vienna in un weekend: il Belvedere

C’è ancora un’ultima cosa da non perdere a Vienna: il Prater e la sua ruota panoramica, uno dei simboli della città.
Il Prater non è altro che un parco divertimenti con giostre, ristoranti, negozi di souvenirs, il museo di Madame Tussauds.
Per il parco non c’è biglietto di ingresso, che va invece pagato per ogni giostra e per salire sulla Ruota Panoramica (7,50 euro), dalla quale potrete ammirare Vienna da quasi 65 metri d’altezza.
Si dice che non si è davvero vista Vienna se non si sale sulla ruota del Prater, e sono d’accordo.
All’interno c’è anche una installazione permanente dove, in riproduzioni di legno delle cabine della ruota, viene raccontata tutta la storia di Vienna.

Vienna in un weekend, Prater
Vienna in un weekend: il Prater

Vienna è una città straordinaria, che sa accontentare i gusti di ogni tipo di viaggiatore.
Romantica, vivace, invitante, vi lascerà un ricordo indelebile anche in un solo weekend.

 

Info utili:
Il miglior modo di girare Vienna è in bici: leggete qui come farlo quasi gratis!
Per dormire invece noi siamo stati all’Austria Trend Hotel Beim Theresianum, vicino al Belvedere e ad ottimi prezzi.

8 comments

  1. Che meraviglia Vienna con il sole!
    Quando ci sono stata il cielo è stato sempre imbronciato e penso spesso che mi piacerebbe vederla più sorridente, magari in primavera! Una città davvero molto bella, hai perfettamente ragione 🙂

    p.s.: foto bellissime!

    1. La mia fortuna è stata anche trovarla sempre soleggiata!
      Forse perchè sono andata in estate… infatti mi piacerebbe troppo rivederla con la neve, dev’essere bellissima!
      Grazie infinite per le foto <3

  2. Elegante Vienna, dove tornerei volentieri. Per i suoi palazzi, sontuosi, e per il Museo della Musica dove sono rimasta ore. Una città che mi ha incantata. Bello il tuo post, tanti luoghi non ho fatto in tempo a vederli, quindi un motivo in più per programmare un ritorno.

    1. Il Museo della Musica l’ho perso! Noooo!
      Ecco, hai dato anche a me un motivo in più per programmare il ritorno… grazie!!

  3. Di solito le foto all’interno di posti scuri come le chiese non sempre riescono a dar risalto alla loro bellezza, quella che invece hai pubblicato tu mi è davvero piaciuta! Complimenti

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