Da Londra a Roma: avventura on the road

Viaggio è soprattutto avventura.
A volte disavventura.
Questo viaggio on the road da Londra a Roma invece è stato un mix delle due cose. Bellissimo da fare se ben organizzato, un po’ meno se ti capita per caso (e un po’ di sfortuna) e con 65 kg (no, non è un’esagerazione. Erano proprio 65 kg) di scomodissimi bagagli.

londra roma on the road- i bagagli

La mia espressione è abbastanza chiara.
Racconta del traumatico inizio di questo viaggio che ci ha portati, in sei giorni, da Londra a Roma.
Traumatico per tutti quei bagagli (il borsone nero pesava da solo la bellezza di 40 kg. 15 quello rosso, più tutte le altre scomode e fastidiosissime buste) caricati di fretta su un costoso taxi per correre dalla zona 4 di Londra, Barking per l’esattezza, a Victoria Station, in pieno centro, zona 1.

Da Londra a Parigi – Prima tappa

Una veloce corsa contro il tempo per riuscire a prendere un pullman della Eurolines che ci avrebbe portati a Parigi passando sotto la Manica.
Per prendere quel pullman bisogna passare per la biglietteria, mostrare biglietti e documenti, fare il check-in come in aeroporto. Proprio come in aeroporto, se ritardi il check-in chiude o non puoi più fare nulla, resti a terra.
Tenete presente che i tassisti di Londra non corrono nemmeno se glielo chiedete in ginocchio, nemmeno se li pagate di più. Non c’è niente da fare.
Oppure abbiamo trovato quella sera l’unico tassista intransigente di Londra.

da londra a roma on the road, eurolines

Alla fine con qualche preghiera, qualche capriola e dopo il gioco del tetris per sistemare i bagagli, riusciamo a salire sul pullman.
Pullman che ci porterà a vivere un’altra fantastica (non si può capire il tono ironico leggendo, ma c’è) avventura, passando sotto il tunnel della Manica.
Cosa che non sapevamo: per passare dall’Inghilterra alla Francia tramite l’Eurotunnel bisogna passare la dogana. Quindi controllo documenti e, nostro incubo, bagagli. Scarica, trascina, apri, fai controllare, metti in ordine, chiudi, carica di nuovo.
Gli si leggeva in faccia agli altri passeggeri quanto ci stessero odiando in quel momento, per tutto il tempo perso. Tre ore di dogana.
Una volta partita e superato anche, con un po’ di ansia, l’Eurotunnel, eccoci in territorio francese.
In tutto da Londra a Parigi in pullman sono circa sei ore di viaggio, compresi i controlli doganali.

La nostra idea iniziale era quella di fare un paio di giorni a Parigi e uno a Disneyland, poi ripartire per Roma con il treno diretto che collega la capitale francese a quella italiana. E Invece…

Da Parigi a Ginevra – Seconda tappa

Invece il Destino aveva altri piani. Senza pensare che ci trovavamo con le ultime 500 euro in tasca, dopo i tre splendidi giorni a Parigi cosa ti fa capitare? Lo sciopero dei treni in Italia, quindi blocco per tutta la giornata, e forse anche le successive, di tutti i treni dalla Francia all’Italia.

da londra a Roma on the road, seconda tappa

Panico.
Cosa si fa? Si resta qui senza avere una prenotazione? Ci si avvicina all’Italia in qualche modo?
Non so se fu lo spirito d’avventura o l’incoscienza a farci chiedere informazioni per la seconda possibilità: avvicinarsi all’Italia.
Unica soluzione un costosissimo treno per Ginevra e poi, da lì, collegamenti diretti con l’Italia.
Sinceramente in quel momento avevamo solo voglia di tornare in Italia, a casa, il prima possibile.
Senza soldi, con quintali di bagagli addosso e dovevo anche far finta di nulla con i miei, perchè non avevano idea che stessi tornando a casa. Volevo fare una sorpresa, così l’unica a conoscenza del viaggio era zia. Zia che, quando venne a conoscenza delle difficoltà, si fece prendere dal panico anche lei.
Quindi ci sembrava che più riuscivamo a stare vicini all’Italia meglio era.

Via, fatti i biglietti per Ginevra.
Qui ho imparato diverse cose: vendono il tè alla Marijuana nei distributori automatici, hanno prese elettriche totalmente diverse dalle nostre e un po’ buffe, c’è una sorta di quartiere a luci rosse fuori la stazione di Ginevra, è vero che gli Svizzeri sono puntualissimi e pulitissimi e… la Svizzera costa un occhio della testa. Quindici (15, si) euro a testa per un menù da McDonald.

Il primo treno per l’Italia sarebbe partito alle 5 della mattina successiva, destinazione Milano.
Volenti o nolenti, avremmo dovuto passare la notte a Ginevra. Con tutte le borse che avevamo dietro passare lì la notte era un rischio… e non sapevamo nemmeno se ce lo avrebbero permesso.
Come dicevo, la Svizzera è carissima. O almeno lo è Ginevra. Oltre ai prezzi spropositati di McDonald, pagammo 150 euro per metà notte in un hotel a due stelle a pochi metri dalla stazione. Però ci hanno dato anche la card per avere alcune attrazioni gratuite! Quando il receptionist disse questa frase, gli avrei messo le mani al collo e non so cosa mi ha trattenuto. Se ti chiedo solo un letto per dormire senza nemmeno la colazione, visto che ho il treno alle 5 di mattina, cosa vuoi che me ne faccia della tua card? Non vi dico la risposta che mi son data perchè sono una personcina educata, ma ci arrivate tutti.

Ah, si, era compresa anche la caramella sul cuscino.

da londra a Roma on the road, Ginevra

Da Ginevra a Milano – Terza tappa

Cinque del mattino, stazione di Ginevra, ormai coi nervi a fior di pelle, pochi soldi in tasca, sballottati come palline di un flipper in giro per l’Europa… e quest’ultimo forse era l’unico lato positivo.

Anche sul treno per Milano son passati per i controlli della dogana, con tanto di pastori tedeschi al seguito.
Però appena quel treno partì sentimmo odore di casa, di Italia, e non ci sembrava vero.
Rivederla dopo sei mesi, tornare a casa, parlare e leggere nella tua lingua… dopo sei difficili mesi, sembrava il regalo più bello. D’altronde, “la bellezza del viaggio è anche il ritorno.” Casa è sempre casa.
Poteva succedere qualsiasi cosa in quel momento, sapevamo che ormai mancava veramente poco all’arrivo.
Scesi alla stazione di Milano Centrale, camminavamo a due centimetri da terra. Mi sembrava la stazione più bella del mondo… per non parlare di quel panino col salame che ci siamo mangiati. Ancora lo sogno la notte… e il guaio è che non ricordo dove lo comprammo.

da londra a Roma, biglietto Milano

Non uscimmo dalla Stazione, pronti a prendere il primo treno per Roma.
Tutti Frecciarossa, ovviamente. Quindi con le ultime 150 euro rimaste comprammo quei biglietti.
Un miracolo.
Stavolta tutto filò liscio e dopo sei giorni riuscimmo ad arrivare a casa.

Questa è stata un’avventura dettata dal caso e dagli eventi, ma lo considero un bellissimo itinerario da fare, magari con più tempo per godersi le varie tappe.
Si tratta di attraversare quattro stati europei e vederne le Capitali, muovendosi con i mezzi più comodi per ritrovarsi a contatto con la gente.

Che ne dite, si può fare?

6 comments

  1. Hai messo ansia anche a me, posso immaginare lo stato della zia! Il tunnel della Manica è abbastanza inquietante, forse è meglio l’idea di volare a chilometri da terra… Complimenti per avercela fatta fino alla fine, io avrei chiamato il mio papà per farmi venire a prendere a metà strada!
    snoopandsparkle.blogspot.it

  2. Con questo racconto riesco ad immaginare i tuoi pensieri e la voglia di ritornare a casa, con tutti quei bagagli poi deve essere stato piuttosto (eufemismo 😉 pesante. Anche a me ne sono capitate parecchio in viaggio, ma spesso in andata, quindi forse il mio spirito era un po’ diverso. A volte si è pronti per ritornare, e tutti questi contrattempi che allungano l’arrivo verso casa sono davvero fastidiosi (altro sinonimo ehehe) Sperando che non ti capitino più, ti auguro altri buoni viaggi 😉 Monica

    1. Grazie per il bellissimo augurio Monica!
      Si, è stato un viaggio un po’ pesante… non solo per i bagagli :p
      Ma è bello avere un’altra avventura da raccontare!

  3. Cavolo che avventura!!!!! So benissimo cosa vuol dire essere bloccati “on the road” e ho provato anch’io quel desiderio incredibile di ritornare a casa, di rivedere e riabbracciare facce care e famigliari! Ma come hai detto tu, il viaggio è anche questo, e l’itinerario fatto con un altro spirito è fantastico! Prendo nota 😉

    1. Grazie Pam!
      Come dico sempre il bello del viaggio è il suo essere avventura e, a volte, un po’ disavventura… sono anche queste esperienze che fanno bene! E pensarci dopo è anche divertente!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Close

Itinerari di cinema e d'America

Itinerari Cinematografici e viaggi negli States

Itinerari di cinema e d'America ©Copyright 2014-2023. All rights reserved.
Close

Enjoy this blog? Please spread the word :)