Dormire all’Abbazia San Faustino Resort

Chiudete gli occhi e ascoltate il silenzio, interrotto solo dal fruscio delicato delle foglie. L’odore dell’erba bagnata nel naso. Respirate il profumo di fiori nell’aria mentre nel silenzio si intromette il cinguettio di un passerotto.
Aprite gli occhi: non è solo una fantasia, ma un momento reale e unico da vivere all’Abbazia San Faustino Resort.

Non è un luogo qualsiasi questo, è la natura che sorveglia la storia. Un’oasi di pietra grigia che sorge nel mezzo di un mare verde.
Sorge sulle rovine di un insediamento romano, lì dove nel 1289 i monaci benedettini costruirono un’abbazia. E da allora è sempre rimasta uguale. Ferri, ceramiche, pietre e stoffe che riportano ad un’epoca che non c’è più unite a più moderni comfort.
Non è un semplice resort: si può dormire nell’antica torre campanaria (suonando anche la campana… io ci ho provato e non è affatto facile, bisogna coordinare bene i movimenti e avere tanta forza!), si può passeggiare nel verde, sedersi sotto un albero, affacciarsi restando a guardare incantati l’infinito paesaggio naturale che circonda la proprietà.

Non è semplice arrivarci, senza auto è praticamente impossibile (per fortuna organizzano un servizio navetta se necessario): bisogna inerpicarsi sui monti umbri e percorrere l’ultimo tratto, 1 km circa, su uno sterrato piuttosto stretto.
Ne vale la pena? Si. Perché qui ci si viene soprattutto per staccare la spina dal mondo, per trovare la pace, immergersi in un silenzio naturale quasi inverosimile.

L’esterno, affacciato sulla valle

Si fa colazione in una chiesa sconsacrata ancora macchiata dei suoi affreschi del 1500, dove si possono anche svolgere matrimoni civili.
É una colazione ricca, con torte fatte in casa, pane, succhi di frutta, cereali, frutta, biscotti, marmellate: tutti prodotti del territorio. Una di quelle colazioni che profumano di buono e che vorresti non finissero mai, con mattoni color Terra di Siena sotto ai piedi e la storia sopra la testa.
La sala colazioni ha anche divani e libri e la vecchia identità del luogo la si riconosce dalla piccola porticina che da a quello che oggi è il bar/cantina e un tempo era invece la sagrestia. Sapete perché le porte della sagrestia un tempo erano così piccole? Non perché fossero bassi, ma perché così erano tenuti a piegarsi per entrare nella zona dell’abside e dell’altare, in segno di rispetto e reverenza. Questa è solo una delle tante chicche che ci ha raccontato Pierantonio, che gestisce l’Abbazia da qualche anno e sa trasmettere l’amore che prova per essa, nonostante la fatica che richiede curare un luogo come questo.

Un angolo della sala colazioni

Le camere richiamano l’epoca della fondazione dell’Abbazia e per una mezza nerd come me gli ambienti medievali sono decisamente affascinanti.
Legno, ferro battuto, colori caldi e stoffe pregiate: la sensazione di calore è forte, ma è sicuramente uno stile che deve piacere per poter essere apprezzato.
Uno stile diverso però in un luogo del genere stonerebbe.
Ogni dettaglio è ben curato, armonizzato con l’ambiente circostante e il tutto emana un gran senso di protezione. Chi non si sentirebbe protetto tra mura così spesse, tra quei mobili antichi e quelle chiavi di ferro?
Eppure, dopo il terremoto la paura ha colpito anche qui, senza motivo. Pensate che Pierantonio ha posato una moneta sul bancone nella chiesetta sconsacrata, di lato, e sono mesi che sta lì senza mai cadere. A dimostrazione che non c’è motivo di avere paura.

Una delle 16 camere da letto

E per mangiare?
Non dovete muovervi dall’Abbazia San Faustino Resort neanche per questo (almeno per cena: hanno un loro ristorante (ci si può andare anche solo a cena infatti) con una chef giovanissima ma già bravissima, che ha creatività e conoscenza da vendere. I menù sono stagionali (cambiano ogni due mesi), creati con ingredienti di prima qualità legati al territorio.
Ho assaggiato accostamenti di sapori mai provati prima e a cui mai avrei pensato, che però legavano benissimo tra loro (come la salsa di liquirizia sulla carne arrosto.

Se tutto questo non basta a rilassare, c’è anche la piscina.
Per chi invece, come me, non ama rilassarsi troppo ma anche esplorare, intorno c’è veramente tanto da vedere cominciando dalla bella Gubbio, la città dei matti, e la più sconosciuta e incantevole Valle del Carpina, con i suoi borghi e numerosi sentieri da percorrere a piedi, in bici o a cavallo.

 

 

La scheda dell’Abbazia San Faustino Resort

  • L’albergo si trova in una posizione comoda?
    Dipende. Ci si arriva solo in macchina e si trova in mezzo a boschi e colline, ma è proprio questo il suo punto di forza: il luogo ideale per staccare dal mondo.
  • Prezzi?
    A partire da 125€ a notte in camera doppia standard, colazione inclusa.
  • Lo raccomanderesti agli amici?
    Assolutamente si!
  • Il wi-fi funziona correttamente in tutte le stanze?
    No, funziona bene solo nella reception e discretamente nel ristorante. Ma a che serve, se si vuole staccare?
  • Com’è lo stile dell’albergo?
    Un’antica Abbazia del XIII secolo, una dimora storica dalle atmosfere medievali.
  • Il check in è stato veloce?
    Veloce e semplice.
  • Ci si sente bene accolti dallo staff?
    Moltissimo, l’accoglienza è stata ottima.
  • Come è stata la prima impressione sulla camera?
    Buona… lasciando parlare il mio lato nerd, ottima!
  • La pulizia?
    Buona.
  • I letti sono comodi?
    Comodi e puliti
  • Le prese elettriche erano sufficienti e posizionate in modo adeguato?
    Ci sono prese elettriche in vari punti della stanza (non in bagno).
  • Gli armadi e gli spazi per riporre le proprie cose sono sufficienti?
    Si, abbastanza.
  • E’ stata messa a disposizione almeno una bottiglia d’acqua? Tè e Caffè?
    Si, c’erano bottigliette di acqua a disposizione.
  • L’aria condizionata o i riscaldamenti erano adeguati?
    Perfetti, ma si possono regolare autonomamente.
  • Come è stata la prima impressione sul bagno?
    Buona. Mi è piaciuta un sacco la piccolissima libreria sotto la finestra.
  • Il bagno era sufficientemente grande?
    Si, molto grande!
  • E’ stato messo a disposizione il kit di cortesia?
    Si.
  • E gli asciugamani?
    Presenti, morbidi, puliti.
  • Il phon c’era? Di quelli da muro o uno più serio?
    C’era, da muro.

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