La Strada Romantica è una delle strade più belle di Europa. Non tanto per la strada in sé, quanto per la bellezza dei paesini che l’attraversano e, soprattutto, per i numerosi castelli che come sentinelle delle favole vegliano ogni curva.
Romantica e magica, come vi ho già raccontato. Non poteva mancare, proprio qui, il castello che più di ogni altro si trova nei sogni, quello che più di ogni altro rappresenta i castelli delle favole, o una casa adatta alle principesse: il Castello di Neuschwanstein.
Un gran peccato averlo visto con le impalcature di fronte, ma… non tolgono nulla al fascino interno di quello che viene considerato il castello delle favole per eccellenza.
Immerso nella foresta sul ciglio di una rupe vertiginosa, affacciato su una gola, a poca distanza da un lago. Un luogo più suggestivo di questo per un castello così non esiste.
Il punto migliore da cui osservare questo spettacolo è dal Marienbrücke, ponte di Maria, sulla gola di Pöllat.
Visita al Castello di Neuschwanstein
Il Castello di Neuschwanstein fu fortemente voluto da re Ludwig II, il quale pagò tutto con i propri fondi, senza mettere mano al tesoro di Stato. “Neuschwanstein” significa nuova roccaforte del cigno, forse chiamato così per il fatto che il castello è costruito nella contea di Schwangau, che significa, appunto, Cigno.
E’ tra i castelli più visitati d’Europa e… sapevate che, oltre ad ispirare Walt Disney, ha ispirato anche il castello di Pandora de I Cavalieri dello Zodiaco?
Ufficialmente, il castello di Neuschwanstein serviva come ritiro per il re, un posto tutto suo dove rilassarsi e stare in pace. La realtà però è diversa: il castello nasconde anche motivazioni politiche. Infatti nel 1866 la Baviera perse la guerra contro la Prussia e fu costretta dall’Austria, sua alleata, a firmare un contratto di “offesa e difesa” che toglieva al re la capacità di disporre del suo esercito in caso di attacco. Così Ludwig si sentì perso, e iniziò a costruire i castelli per mettere su un regno tutto suo.
L’ispirazione, la magia, si respirano in ogni punto del castello: una delle stanze riproduce realisticamente una grotta, con tanto di stalattiti, e un tempo perfino una cascata e praticamente tutte le camere interne sono ispirate al genio creativo di Wagner, puro inno romantico alle leggende germaniche.
L’unica stanza a non essere ispirata a Wagner e le sue opere è la stanza del trono, senza trono, che non venne terminata dopo la morte di Ludwig (avvenuta asoli 41 anni in circostanze misteriose, per affogamento) ed è ispirata all’arte bizantina, con scale realizzate in vero marmo di Carrara.
15 anni per costruirlo, 200 muratori, 2050 metri cubi di legname, 1550 tonnellate di arenaria, 400.000 mattoni e 200 stanze sono solo alcuni dei numeri del Castello.
Ludwig non lesinò sulle spese, riempiendo il castello di sfarzo e delle tecnologie più avanzate conosciute all’epoca (tra cui le linee telefoniche e l’acqua corrente).
Affreschi, mobilio e decorazioni, oltre che alle opere di Wagner (con cui si sospetta Ludovico avesse una storia… voci delle quali la madre non era affatto contenta) sono ispirate ad un altro dei temi preferiti dal re: la leggenda del Sacro Graal.
Il re amava lo sfarzo, per questo decorò anche le sue stanze seguendo ogni sua fantasia. Per realizzare il proprio letto in legno, fece lavorare 14 intagliatori per ben 4 anni.
Purtroppo le foto all’interno sono vietate, quindi non posso nemmeno darvi un assaggio di ciò che c’è là dentro.
Passeggiando tra quelle stanze, in quell’immenso spazio, ci si rende conto della mente stravagante del re, delle sue idee alternative che alla fine hanno aiutato i suoi nemici nel complotto contro di lui: dichiararlo pazzo fu la cosa più semplice da fare per toglierlo di mezzo.
Ludwig ha però lasciato, proprio come voleva, segni e opere che nessuno riuscirà mai ad eguagliare.
Info utili
I biglietti d’ingresso sono acquistabili solo a Hohenschwangau, piccola località al di sotto del castello… perciò comprateli prima di salire (si arriva su con un servizio navetta, in carrozza o, se vi piacciono le lunghe passeggiate in salita, anche a piedi).
Da aprile al 15 ottobre è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 18, mentre dal 16 ottobre a fine marzo dal 10 alle 16. Chiuso solo il 1 gennaio, 24, 25 e 31 dicembre.
Fino a 18 anni l’ingresso è gratuito, superata la maggiore età il costo del biglietto è di 12 euro a persona.
Per maggiori dettagli consultate il sito ufficiale.
L’immagine di copertina è di Lucio Sassi su Flickr.
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