Non esiste modo migliore al mondo, secondo me, di vedere un luogo, di entrare a contatto con quella particolare parte di mondo che si sta attraversando.
San Valentino si avvicina, e non riesco a non pensare all’itinerario on the road tra i più romantici al mondo: la Romantische Strasse, Strada Romantica in italiano.
Non è romantica solo per i castelli, il motivo principale che la rende famosa, ma sembra che ogni chilometro di quella strada sia stato creato da qualche magia, di quelle magie che solo le fatine buone delle favole sanno creare. Nulla sembra lasciato al caso, tra laghi azzurri che appaiono nel mezzo di foreste verdi alle pendici di un castello principesco, di quelli che si vedono solo nelle favole Disney; paesi dalle piccole casette colorate, con fiori dai colori pastello alle finestre, carrozze con i cavalli, abitanti vestiti con abiti tipici che sembrano usciti da un romanzo dei Fratelli Grimm.
Una strada che non può ispirare nulla di diverso dall’Amore, dal romanticismo, dalla bellezza.
L’unica cosa che rimpiango è il non essere riuscita a vederla tutta, per un piccolo guaio che è capitato (nulla di grave: ci è stato risucchiato il bancomat e con i pochi soldi rimasti non potevamo far altro che tornare in Italia), ma almeno ho la scusa per tornarci e fare tutti i quasi 400 km di strada.
Il nostro breve viaggio in questo luogo fuori dal mondo, in questa dimensione quasi onirica, è iniziato sulla strada tra Füssen e Schwangau, nella culla delle Alpi Bavaresi. dove si trovava il nostro albergo.
Una strada di circa 1 km fatta solo di verde, di gente che cammina, di boschi, di persone in bicicletta, di natura e aria pura. I colori sono così vividi da non sembrare veri. I prati, i campi, sono distese invitanti perfettamente curati, dove si vedono correre scoiattoli, sgattaiolare coniglietti, inseguirsi rondini e passerotti. Una strada fatta di bellezze dimenticate.
Una splendida strada che porta a Schwangau, il tipico paesino bavarese che raccoglie due tra i più famosi castelli della zona: Hohenschwangau e Neuschwanstein. Nel primo ha vissuto Mozart, mentre il secondo è stato d’ispirazione a Walt Disney per creare il suo castello più famoso. Piccola sfortuna, ma anche seconda scusa per tornarci, Neuschwanstein era parzialmente coperto da impalcature per i lavori.
Di Schwangau ricorderò i colori sgargianti, le case dipinte, le carrozze coi cavalli, le cameriere in abiti bavaresi, e il lago Illasbergsee. Quel lago non lo dimenticherò mai, quando si esce dal castello di Hoenschwangau, appare davanti sulla strada come una visione, le acque blu che riflettono il verde degli alberi e i monti che lo circondano, un angolo di spiagge bianche e una famiglia di cigni che passa sui riflessi del sole. Quando ti trovi davanti gli occhi un’immagine così, come si fa a non credere alla favole?
Ogni paese, cittadina, luogo, lungo la Romantische Strasse ha qualcosa che non si dimentica. Ti rimangono dentro, sono tanto simili quanto diversi.
Di Füssen ricorderò i dipinti sulle case, i negozi di abbigliamento che vendono solo vesti tradizionali, le statue di bronzo o pietra sparse per la città, le strade pulite, e quell’anima italiana che impregna tutto: i ristoranti, le strade, i colori, le bandiere alla finestre, le gelaterie, le scritte… Qui ho capito perchè la Baviera viene chiamata “la regione italiana più a Nord d’Europa“. Pensare che la sera prima l’Italia aveva battuto la Germania agli europei, e in tutta la Baviera si vedevano solo bandiere e colori italiani!
La tappa successiva è stata Augsburg (meglio conosciuta come Augusta), altra città tanto bavarese quanto italiana. Peccato solo che è un cantiere all’aperto (italiana anche in questo?) e che così in… manutenzione, non è stato facile visitarla o apprezzarla. E pensare che è considerato uno dei gioielli della Romantische Strasse…
Nonostante questo però, è riuscita lo stesso a lasciarmi qualcosa dentro da non dimenticare: gli hot dog con dei buonissimi bratwurst comprati all’angolo di una stradina in un negozietto arrangiato in due metri quadrati, e la piccola via dello shopping, allegra con i suoi mille colori pastello, e dai prezzi economici, soprattutto se consideriamo la media dei prezzi tedeschi (e quelli italiani!)
E qui finì anche il nostro (primo, spero) viaggio sulla Romantische Strasse. Due giorni pieni, intensi, di quelli che ti fanno crollare la sera a letto stanco ma felice, che ti fanno sentire pieno, anche se il finale è stato di quelli da amaro in bocca.
Ma in fondo, la speranza e la programmazione dell’ennesimo viaggio, non è quella che tiene in vita un viaggiatore?
Vista la vostra passione per l’Harley, l’avete fatta in moto questa strada?
Purtroppo no 🙁
L’ho fatta con i miei genitori e mio fratello, ed eravamo in macchina… ma in primavera/estate è il percorso perfetto da fare in moto… non vedo l’ora di tornarci e finire il percorso sulle due ruote!
Questi posti mi fanno sognare. Spero di andarci presto!
Sembra di vivere in una favola di Handersen… è davvero un sogno! Ti auguro di andarci presto!