Lucia

Romana di nascita, cittadina del mondo per adozione.
Potete chiamarmi Lù… Lucia quando siete arrabbiati, tanto ci sono abituata. Ho vissuto sei mesi a Londra e mamma era arrabbiata già da tre mesi prima… immaginate quanto ho sentito il mio nome per intero in quel periodo. Ora sapete anche che ho vissuto a Londra, dove ho lavorato un po’ da fotografa, un po’ da barista.

Adesso invece il tempo lo passo in un ufficio durante la settimana, in giro per il mondo nei weekend e durante le ferie. O almeno ci provo. Ogni tanto mi tocca restare anche a casa per ricordare ai miei che faccia ho.
I viaggi però, commenti dei miei a parte, restano la mia passione insieme alla fotografia e alle Harley Davidson. Tutte passioni tranquille, si. Roba da campionato d’uncinetto (senza nulla togliere all’uncinetto, per carità, che se mi sente nonna…). Così come è tranquilla la lista di cose da fare che ho creato e grazie alla quale è nato il blog.
Che altro? Sono disordinata, caotica, cambio idea cento volte al giorno, sono tremendamente testarda, ho paura dell’aereo, odio stirare, amo la musica country rock (che banalità per un’appassionata di viaggi, penserete voi. Lo so, ma non me ne importa una mazza, lasciatemi stare Alan Jackson), amo mangiare ma odio cucinare, non riesco a fare nemmeno il caffè.
In viaggio cerco sempre posti e chicche particolari, cerco di intrecciare i soliti percorsi (perché certe cose proprio non si può non vederle) a cose che li rendono unici.
Se volete saperne di più o insultarmi, potete scrivere a: l.parpaglioni@gmail.com

Nunzio

“Call me “The Breeze”, I keep blowin’ down the road” Così cantava nel ‘72 J.J. Cale (e due anni dopo i Lynyrd Skynyrd), così mi descrivo io, infatti il mio ideale di vita è proprio quello di muovermi e viaggiare in continuazione, in special modo se in sella ad una Harley-Davidson.

Sono napoletano di nascita e di vocazione (infatti secondo me se ti sforzi di capirla la mia è a città più bella del mondo) ma vivo a Roma, sono un sagittario (dite che c’entra niente con tutto ciò?), ed amo il rock anni ‘70/’80. Sin da bambino ho sempre avuto voglia di girovagare e, per questo, la mia vita è piena di follie: partendo da quando prendevo la macchina e partivo senza meta (una volta mi sono lasciato guidare solo dal lancio di un dado), alle esperienze – di 4 mesi ciascuna – negli States e nel Regno Unito, al viaggio improvvisato in Portogallo, alla decisione di paracadutarmi presa lì per lì, ecc…

In viaggio solitamente rifuggo le mete classiche e mi diverto a perdermi camminando senza riferimento alcuno, perché sono convinto che solo così riesci a goderti la vita e la sincerità che ogni posto ha da offrirti. Inoltre vivere la quotidianità di un posto, piuttosto che i soliti percorsi da turista, è per me una forma di rispetto verso il luogo che visito e la gente che ci abita. Fino ad oggi questo mio modo di fare mi ha sempre ricompensato con bellezze inaspettate e la karmica sensazione che, infondo, vada sempre tutto bene.

4 comments

  1. Bell’idea quella di parlare di viaggi per bikers, noi invece abbiamo optato per il van, altro mezzo tipico del viaggio “on the road”. Ci si vede in strada 🙂

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