Se siete alla ricerca di meraviglie naturali negli Stati Uniti ancora non contaminate dal turismo di massa, andate in Texas a visitare Palo Duro Canyon, il secondo canyon più grande degli Stati Uniti, meta da non perdere per gli amanti degli sconfinati paesaggi americani.
Lungo 120 miglia (193 km) e largo 20 (32 km), nella sua zona più ampia è profondo circa 240 metri ed è attraversato in parte dal Red River, un fiume lungo in totale 2189 chilometri, affluente del Mississippi, che nei secoli ha scavato il frastagliato insieme di canyon che formano il parco. Caratterizzato dal tipico colore rosso dovuto al ferro che si trova nella sua roccia, le sue strade sono le più scenografiche delle Panhandle, la regione più a nord del Texas. Si trova a circa 40 km da Amarillo (30 minuti di viaggio), il che lo rende una tappa imperdibile durante un viaggio lungo la Route 66.
Si tratta, come dicevo, del secondo canyon più grande degli Stati Uniti, superato in grandezza solamente dal Grand Canyon, dal quale però è paesaggisticamente molto diverso. Il nome “Palo Duro” significa legno duro e viene dalle piante di ginepro che caratterizzano il canyon e tutta la regione.
I primi abitanti del canyon furono i nativi americani, attirati qui dall’acqua del fiume, l’abbondanza di selvaggina, le numerose piante commestibili e la protezione dalle intemperie che offriva il canyon. Gli europei vi arrivarono solo nel 1541 e vi trovarono tribù Comanche e Kiowa, che rimasero a vivere nel canyon finché nel 1874 il colonnello Ranald S. Mackenzie fu inviato qui con la sua armata, durante la Guerra del Red River, guerra dichiarata dagli Stati Uniti alle tribù dei Comanche, Kiowa, Cheyenne del Sud e Arapaho per “liberare” le Texas Panhandle dalla loro presenza, rilegandoli nei Territori Indiani (l’Oklahoma), in cui i nativi venivano confinati. Il 28 settembre 1874 le tribù si scontrarono contro i Texas Ranger proprio all’interno del Canyon di Palo Duro. Nonostante un iniziale vantaggio dei nativi, essi furono costretti a ritirarsi quando Mackenzie riuscì a dare fuoco a tutte le scorte che avevano messo da parte per l’inverno (cibo, abiti, utensili) e a macellare 1200 dei loro cavalli, fatto che spezzò per sempre la resistenza indiana in questa zona, concedendola del tutto ai soldati.
Due anni dopo, il mandriano Charles Goodnight e un ricco scozzese di nome John Adair fondarono il JA Ranch all’interno del Canyon, il più antico ranch texano ad oggi ancora in attività. Negli anni successivi, il canyon rimase di proprietà privata ma divenne sempre più popolare come meta di svago per i residenti dei dintorni. Fu solo nel 1934 che lo Stato del Texas acquistò il canyon per trasformarlo in uno State Park ad accesso pubblico e nel 1976 venne designato come National Natural Landmark dal National Park Service.
“It is a burning, seething cauldron, almost like a blast furnace full of dramatic light and color.”
E’ così che Georgia O’Keeffe, nota pittrice americana, descrive il canyon: “È un calderone ardente e ribollente, quasi come una fornace piena di luce e di colori intensi.” In poche parole, l’essenza di Palo Duro.
Visitare Palo Duro Canyon State Park: cosa vedere
Il canyon ha un unico ingresso, poco dopo il quale si trova il Visitor Center, aperto tutti i giorni dalle 9 alle 17. Costruito in pietra nel 1933 dal Civilian Conservation Corps, non è solo un luogo in cui prendere le mappe del parco e chiedere informazioni, ma si può avere una prima spettacolare vista del canyon dalle sue grandi finestre che affacciano direttamente su di esso (o anche con una bella camminata intorno ad esso). All’interno inoltre ospita la Canyon Gallery, in cui sono allestite mostre archeologiche e naturalistiche, opere d’arte del Sud-Ovest in vendita, ceramiche dei nativi americani fatte a mano, gioielli in argento e turchese Navajo, Zuni e Santo Domingo fatti a mano, coltelli da caccia fatti a mano e un’ampia selezione di utensili con perline Comanche e Kiowa, ma anche stampe e dipinti originali di Mike La Fleur, Jack Sorenson, Teddy Draper III e dell’artista di piume Cherokee Talon Hawk Kingfisher.
All’interno del canyon si trova anche uno scenografico Pioneer Amphitheater incastonato in un bacino naturale del canyon, dove ogni anno, dal 1966, il musical “Texas” – il più grande e spettacolare musical all’aperto degli Stati Uniti – viene messo in scena. L’opera è nata grazie a Margaret Harper che, insieme al marito e alla coppia di amici William e Margaret Moore, voleva trovare un modo per attirare turisti a Palo Duro e offrire più posti di lavoro durante l’estate. Avendo letto un articolo su Reader’s Digest sul drammaturgo e autore Paul Eliot Green ( a cui è dedicata una statua all’ingresso dell’anfiteatro) e i suoi “drammi sinfonici” sulla storia di alcune regioni americane, lo contattò e lo portarono a visitare il canyon e la sua regione, da cui rimase affascinato. Iniziò a scrivere il musical, mentre a musiche, costumi e scenografie pensò il vicino West Texas State College (ora West Texas A&M University). Il 1 luglio 1966 andò in scena per la prima volta, con un successo enorme che continua ancora oggi. Uno spettacolo per famiglie in cui personaggi di fantasia danno vita alle storie, alle lotte e ai trionfi dei coloni del Texas Panhandle nel 1800. Canti e balli abbondano, insieme a una generosa dose di buon vecchio umorismo texano, uno spettacolo amato da milioni di persone e che porta ogni anno più di centomila persone nella zona.
Una delle formazioni rocciose più famose del canyon è la Lighthouse Rock, riconosciuta come National Natural Landmark e simbolo del parco, che si trova alla fine di uno dei trail più famosi e semplici da percorrere (a parte forse l’ultimo breve tratto per raggiungere direttamente la roccia, molto ripido). Il sentiero per arrivarci è molto pittoresco e richiama i paesaggi del Far West: costeggia la base delle scogliere e sale e scende su diverse collinette e cunette sassose, dove la vegetazione è caratterizzata da piccoli arbusti e cactus. Da fare se avete almeno 2-3 ore di tempo da dedicargli!
Secondo le classiche storie raccontate intorno al fuoco, il canyon era famoso un tempo come nascondiglio per i banditi. Le sue grotte e insenature offrivano un nascondiglio sicuro e protetto a chi voleva nascondersi dalla legge, talmente sicuro che ancora oggi i fantasmi di quei banditi vivono nelle sue grotte scure…
Al di là delle leggende, una delle cose migliori da fare nel canyon sono sicuramente i trail, per assaporarne a pieno i paesaggi caratteristici e l’atmosfera West. A questo link potete trovare una mappa con tutti i sentieri, di varia durata e difficoltà.
Oltre al già citato Lighthouse Trail, vi segnalo i più semplici da seguire:
- Paseo del Rio: lungo 3.5 km (andata e ritorno), costeggia in buona parte il fiume e permette di visitare la cowboy dugout, la ricostruzioni di un rifugio del 1880 circa;
- Pioneer Nature Trail: lungo appena 1.5 km andata e ritorno, è circolare e si gira in appena dieci minuti;
- Sunflower Trail: lungo poco meno di 4 km (andata e ritorno), permette di vedere scorci pittoreschi, girasoli e altri fiori colorati che crescono nel canyon;
- Cottonwood Trail: quasi 5 km – sempre andata e ritorno – per godere più a lungo dei paesaggi dei canyon;
- Kiowa Trail: 5 km andata e ritorno per i più appassionati di geologia.
I film girati nel canyon di Palo Duro
Un luogo così affascinante non poteva non finire al cinema!
Il film più conosciuto girato nel canyon è senza dubbio “Indiana Jones e l’ultima crociata”. Avete presente l’ultima scena, proprio gli ultimi istanti del film (potete vederla qui)? Indy è a cavallo col padre, a Petra, alla fine della loro avventura, che lo chiama “Junior”, rivelando che il suo vero nome è Henry Jones Jr e che Indiana è il nome del loro cane. Poco dopo partono verso l’orizzonte e la prossima avventura, cavalcando sotto uno splendido tramonto. Ecco, la scena del tramonto è stata girata a Palo Duro.
Altri film girati nel canyon sono “Amici di… letti” (il titolo originale è Waking Up in Reno) del 2002 con Billy Bob Thorton, Charlize Theron, Patrick Swayze e Penelope Cruz, o ovviamente non poteva mancare il western, “La frusta di fuoco” (titolo originale The Sundowners) del 1950, con Robert Preston e Chill Wills.
Infine, una chicca: Charles Goodnight, proprio colui che acquistò il canyon nel 1876, nel 1916 girò un film muto per raccontare il suo incontrò con le tribù Kiowa a Palo Duro e le loro abitudine e il loro stile di vita. Un film di 108 anni, intitolato “Old Texas” che potete ammirare qui:
Visitare Palo Duro Canyon State Park: info utili
Il biglietto di ingresso ha un costo di 8$ a persona a partire dai 13 anni, fino a 12 anni l’ingresso è gratuito.
E’ consigliato l’acquisto dei biglietti in anticipo ma non obbligatorio.
I cancelli sono aperti dalle 7 del mattino alle 9 di sera. E’ possibile campeggiare all’interno ma bisogna registrarsi entro le 16, oppure contattare direttamente il parco al telefono per registrarsi dopo quell’orario.
Per avvisi che riguardano il parco e altre informazioni utili prima di arrivare, consultate sempre il sito ufficiale del parco.
Bellissimo articolo. Fai venire voglia di andarci, soprattutto per il percorso geologico 😉
Immaginavo avresti apprezzato quella parte ❤