E adesso cosa ne facciamo di questo momento che stiamo vivendo?
La prima cosa che viene in mente quando si parla del film Autumn in New York, sono le immagini di New York in autunno e della pista di pattinaggio su ghiaccio sotto il Rockfeller Center.
Un film che non ha colpito molto per trama e performance attoriali ma che si fa ricordare comunque per le lacrime versate sul finale.
Autumn in New York racconta la storia di Will Keane, un ristoratore cinquantenne incallito playboy, e Charlotte, una bella ventiquattrenne che colpisce Will come mai gli era successo prima. I due iniziano a frequentarsi e tra loro nasce un’intesa profonda, finché Will non si fa prendere dal panico e prova a dire a Charlotte che la loro storia non può andare avanti. La nonna di lei gli confessa che la nipote è malata e non ha ancora molto da vivere, chiedendogli di accompagnarla senza farla soffrire nel poco tempo che le resta. Tra alti e bassi, discussioni e incomprensioni, la storia tra Will e Charlotte va avanti e Will si innamora per la prima volta nella sua vita. Arriva Natale e… mi fermo per non fare spoiler a chi ancora non lo avesse visto.
Nel cast, oltre i due protagonisti – Richard Gere e Winona Ryder – troviamo anche Vera Farmiga, Anthony LaPaglia, Sherry Stringfield (la Susan Lewis di ER), Elaine Stritch (scomparsa nel 2014) e JK Simmons (il Jameson di Spider-Man).
Autumn in New York: curiosità sul film
Nonostante l’intesa tra Will e Charlotte, i due attori che li interpretavano non avevano legato affatto. Lei non lo sopportava perché non era mai puntuale e sopportava ancora meno il fatto che questo gli fosse permesso. Arrivò a soprannominarlo “King Richard”, mentre lui la definì una nevrotica troppo sensibile.
Questo forse ha inciso molto sulla loro performance. Il film infatti, stroncato da critica e pubblico, ha ricevuto solo riconoscimenti negativi: due nomination agli Stinkers Bad Movie Awards come “Peggior Coppia” e come “Peggior Attrice” per Winona Ryder; una nomination ai Razzie Awards come “Peggior Coppia”.
C’è però anche chi ha apprezzato il film. A Roma il bartender Mario Farulla del Ristorante Baccano (al 70° posto nella classifica dei migliori cocktail bar al mondo) ha dedicato al film un cocktail inventato da lui stesso, che ha chiamato proprio Autumn in New York: bourbon Jefferson’s Ocean, invecchiato in mare, maturo e robusto come Richard Gere e ghiaccio realizzato con tisanà al karkadé, speziato e roseocome la giovane e bellissima Winona Ryder.
Il cocktail dedicato al film da Mario Farulla (Ph Credits gazzettadelgusto.it)
Autumn in New York: i luoghi del film
Veniamo alla parte più interessante: le location del film.
Interamente girato a New York, un bel tour sui luoghi del film è perfetto per scoprire la città, un breve itinerario cinematografico di un giorno da aggiungere al nostro itinerario di quattro giorni a New York.
Non si può che partire da Central Park (qui trovate il nostro itinerario di un giorno per scoprire il parco, se volete passeggiare tra le sue bellezze), presente già nella locandina del film. Le prime scene si svolgono proprio qui, con vedute aeree del parco, il lago e infine il Bow Bridge, il ponte più immortalato e sognato di Central Park. Il Bow Bridge è anche tra i luoghi più romantici di New York, tanto che secondo una leggenda chiunque chiederà la mano della propria compagna (o compagno) su questo ponte non riceverà mai un no come risposta. Come se non bastasse la bellezza del ponte e del parco, da qui si possono fare anche bellissime foto dello skyline della Fifth Avenue.
I luoghi del film Autumn in New York: il Bow Bridge a Central Park
Da Central Park potete raggiungere – in metro o in circa 30 minuti a piedi dal Bow Bridge – Rockfeller Plaza, dove è stata girata la scena in cui Charlotte, accompagnata da Will, pattina sul ghiaccio sotto l’albero di Natale più famoso al mondo. La scena che dà il via alla parte più drammatica del film.
Una curiosità sul Rockfeller Center, al di fuori del film: la costruzione del complesso è iniziata nel 1930, in piena depressione, ed è terminata nel 1933. Il suo palazzo più iconico – oggi chiamato Comcast Building – è nato come 30 Rockfeller, abbreviato in 30 Rock dai newyorkesi, proprio perché si trova al numero 30 della Rockfeller Plaza.
I luoghi del film Autumn in New York: Rockfeller Plaza
Per continuare l’itinerario sui luoghi del film Autumn in New York, bisogna spostarsi nella parte sud di Manhattan, raggiungendo il National Museum of the American Indian. Nel film si vede solo nella scena in cui Will aspetta la figlia – con cui non ha fatto un buon rapporto e si ritroveranno solo alla fine del film – proprio fuori dal museo ma è una tappa che vale la pena fare soprattutto per visitare il museo che ospita sempre delle mostre interessantissime.
I luoghi del film Autumn in New York: Richard Gere di fronte il Native American Museum
Infine due luoghi importanti per il film ma poco interessanti da visitare: sempre a sud di Manhattan, al 458 di Washington Street, si trova il ristorante di Will che nella realtà è un edificio abbandonato. Qui vicino, al 66 di Morton Street si trova invece l’appartamento della mamma di Charlotte (con la quale Will ha avuto una storia prima di conoscere Charlotte).
Se colete ascoltare il podcast in cui racconto i luoghi del film, con altre curiosità, lo trovate su Spotify a questo link.
Qui invece trovate il dvd del film, se vi ha incuriosito o volete vedere meglio le location.