«Un titano. Titano di potenza e d’audacia […] il Napoleone d’un’epoca musicale»: così Giuseppe Mazzini definì Gioachino Rossini, uno dei maggiori operisti italiani e tra i più grandi compositori della storia della musica. Nato a Pesaro nel 1792, si ritirò dalla musica a soli 37 anni, dopo aver composto moltissime opere (ne compose 30 solo tra il 1812 e il 1822) che lo hanno reso famoso in tutto il mondo, tra cui Il Barbiere di Siviglia e Guglielmo Tell.
Dai suoi ammiratori venne soprannominato il “Cigno di Pesaro” e ancora oggi la sua città Natale – diventata Città della Musica Unesco nel 2017 – lo ricorda con molto orgoglio e se si vuole conoscere meglio questo eccentrico compositore (sapete che è nato il 29 febbraio, quindi festeggiava un anno ogni 4? L’anno in cui è morto, all’età di 76 anni, ha festeggiato il suo 19° compleanno!) e fare una visita di Pesaro un po’ diversa, un itinerario tra i luoghi di Rossini a Pesaro non può mancare.
Tour nei luoghi di Rossini a Pesaro: breve itinerario insolito e culturale
Il punto di partenza è sicuramente la Casa Natale di Rossini, trasformata in un museo nel 1892 e dichiarata monumento nazionale nel 1904. Si trova in Via Rossini 34 ed occupa un seminterrato e quattro piani (occupati successivamente al primo per ospitare le collezioni dedicate alla vita del musicista). La visita inizia dal piano terra, dove si può ammirare la stanza dedicata all’immaginaria bottega del Barbiere di Siviglia. Inizia poi un percorso multimediale che racconta le vicende biografiche e musicali del Cigno.
Si può visitare la cantina nel seminterrato e accedere poi agli altri piani, ricco di ritratti del maestro (tra cui trenta ritratti a stampa ordinati cronologicamente), libretti d’opera originali, il suo testamento, spartiti e lettere autografe. Si scopre molto anche sui lati meno conosciuti del compositore, ad esempio che amava la cucina e ha scritto un intero libro di ricette.
Ci sono anche postazioni per l’ascolto di registrazioni sonore, uno schermo touch screen per esplorare il materiale digitalizzato e alcuni mobili e arredamenti originali.
A proposito della passione per la cucina di Rossini, sapevate che il modo di dire “alla Rossini” è usato per indicare garanzia di squisitezza? Per conoscere quanto il Maestro amasse la gastronomia, ci sono anche degustazioni audioguidate e diverse altre esperienze che potete trovare sul sito dedicato a Rossini Gourmet.
Per capire quanto amasse la cucina, pensate che una volta disse: “Ho pianto tre volte nella mia vita: quando mi fischiarono la prima opera, quando sentii suonare Paganini e quando mi cadde in acqua, durante una gita in barca, un tacchino farcito ai tartufi.”
L’itinerario prosegue verso quella che è la vera e più significativa eredità lasciata alla sua città dal compositore. Si trova nel settecentesco Palazzo Olivieri Marchielli: il Conservatorio Gioachino Rossini, nato nel 1882 come Liceo Musicale proprio per volontà ereditaria di Gioachino.
Il palazzo è un vero e proprio tesoro, con la Sala dei Marmi, il Tempietto, la Biblioteca – specializzata in musica e tra le più grandi d’Italia, gestita dalla Fondazione Rossini – e perfino l’inginocchiatoio usato proprio da Rossini.
Nel 2013 il Conservatorio ha dato vita, all’interno dell’Auditorium Pedrotti, al progetto SPACE – Soundscape Projection Ambisonic Control Engine. Con la sua Sala Ambisonica, che vanta un sistema per controllare il suono tridimensionale, è il primo centro in Italia di ricerca sulla spazializzazione del suono.
Il tour continua poi verso il Teatro Rossini, costruito nel 1637 – dell’originale costruzione ormai resta solo il portale d’ingresso bugnato – e intitolato al Cigno nel 1859. Mantiene ancora il suo aspetto settecentesco pur avendo subito nel tempo diverse modifiche e ristrutturazioni, una delle quali venne inaugurata proprio dallo stesso Rossini appena ventisettenne, che il 10 giugno 1818, quando il vecchio teatro fu sostituito dal Teatro Nuovo, diresse nel teatro “La Gazza Ladra”. Ha subito vari cambiamenti e ristrutturazioni negli anni e ha riaperto definitivamente nel 1980 dopo una chiusura lunga 16 anni.
Da quello stesso anno, il Teatro ospita la rassegna lirica Rossini Opera Festival, il cui scopo è il recupero e lo studio del patrimonio musicale legato al compositore.
Da non perdere è la visita (su prenotazione) del dietro le quinte, dove costumi, scenografie e curiosità fanno rivivere quelle atmosfere uniche e speciali.
Dove dormire a Pesaro
Per rendere ancora più speciale il tempo a Pesaro, vi consiglio l’Hotel Excelsior Pesaro di cui ho scritto qui, dopo averlo – come sempre – provato personalmente.