Quando ci prepariamo a viaggiare, una delle cose importanti da fare è pensare cosa portarsi: qualche cambio, il cellulare, il carica-batterie, e quant’altro, e la stessa cosa può dirsi per la nostra moto. C’è chi usa la moto prevalentemente in città, magari nel tragitto casa lavoro, e chi per i viaggi preferisce l’automobile alla moto, e c’è chi la moto se la rimorchia con l’auto.
Quest’articolo però non è per la categoria appena descritta.
Questo articolo è per chi in moto ci viaggia, per chi preferisce una vacanza on-the-road, magari all’estero, magari in due, una vacanza che sostituisca le “roadside attractions”, come le chiamano gli americani, alla SPA e le taverne da camionisti ai buffet del ristorante d’albergo, una vacanza per la quale si ha bisogno di un equipaggiamento pensato per l’occasione.
C’è chi poi, come me, preferisce la praticità all’apparenza e tiene la moto pronta al viaggio tutti i giorni a discapito dell’estetica anche per il tragitto casa-lavoro, perché, come andremo a vedere tra poco, ci sono diversi livelli di “adattamento”. Per la denominazione dei livelli, potremmo adottare i termini Soft, Mild e Core: nella categoria soft rientrano i cambiamenti discreti o facilmente reversibili, nella mild quelli un po’ più importanti e in quella core cambiamenti abbastanza compromettenti che trasformano, per quanto possibile, una sporty in una wannabe-touring.
Partiamo dal necessaire: Se avete intenzione di sconfinare, ma secondo me è bene averli dietro a prescindere, fareste bene a comprare un mini kit di pronto soccorso con contenuto a norma DIN 13167 e delle lampadine di riserva, in quanto in molti paesi sono obbligatori (lista equipaggiamenti obbligatori: motosicura.it/legge-e-normative/dotazione-obbligatoria-per-circolare-in-moto/ ATTENZIONE: questa lista potrebbe non essere aggiornata, controllare bene prima di partire sui siti ufficiali dei singoli Stati).
Altra cosa che dovrebbe trovare posto nel bagaglio sono un impermeabile completo e dei copri-stivali (se non si hanno scarpe impermeabili), dei buoni guanti che migliorano non di poco il comfort di guida, oltre a proteggere le mani dal freddo e in parte dagli insetti presi a velocità sostenuta e riducono lo scivolamento sull’acceleratore in caso di pioggia o in autostrada, un kit attrezzi d’emergenza o almeno una pinza multifunzione (se ne trovano di tutte le fogge anche su internet, come questa). Ultimo ma non meno importante: uno spray che impedisca alla visiera del casco di appannarsi (se usate un casco integrale o, in caso di pioggia, modulare: la visiera appannata è una cosa che rende la guida pressoché impossibile, soprattutto se fa freddo o piove, una spruzzata di questo spray vi risparmierà “smadonnamenti” continui e farà in modo che non dovrete tenere la visiera sempre un po’ aperta con conseguente infiltrazione di acqua/ aria fredda.
Soft
Un casco integrale o modulare come questo sarebbe l’ideale, altrimenti degli occhiali da sole: non sapete che dolore se vi ritrovate un insetto negli occhi a 100 all’ora, senza contare che se fate l’autostrada un casco chiuso riduce la resistenza aerodinamica e questo porta ad un minore affaticamento sul collo, oltre a una velocità di comfort più alta.
Prese USB da manubrio (qui). Necessarie se utilizzate app di qualsiasi tipo (es. quelle che vi aiutano a scegliere i percorsi più “divertenti”, navigatore, musica, tachimetri gps e quant’altro), immaginate di trovarvi in una nazione straniera, fuori città, senza indicazioni chiare e con la batteria del telefono morta.
Braccetto per smartphone/navigatore. Qualcosa di qualità, in metallo, tipo questo: quelli in plastica da bici spesso non riescono a gestire il vento a velocità da crociera e si muovono rendendo tutto più complesso e notevolmente meno sicuro.
Borsa da serbatoio (qui). Sebbene non sia necessaria, può essere veramente comoda per le cose che vi servono a portata o se vi serve ulteriore spazio di carico.
Borsello da gamba. Può essere una valida alternativa alla borsa da serbatoio se non abbiamo particolari esigenze di spazio.
Interfono/vivavoce. Nel primo caso se viaggiate in due, nel secondo se siete in solitaria.
Mild
Faro a led. Se vi trovate a viaggiare al buio (magari poi sotto la pioggia, su strade sconnesse, o sotto la pioggia battente) farà decisamente la differenza. potrà non essere bello quanto un faro old school, ma, secondo me, è un compromesso necessario se volete viaggiare: niente vi vieta poi di smontarlo quando non vi serve e rimettere quello a lampadina. Se ne trovano di diversi tipi sia online che nei negozi, con stili differenti per adattarsi ai vari gusti estetici. Ricordo ancora una sera che avevamo superato il traforo del Monte Bianco e ci siamo trovati su una strada non illuminata, in discesa, ovviamente piena di tornanti e sotto la pioggia con la visiera che iniziava ad appannarsi: la mia lampadina alogena, per quanto di una delle marche più famose, non illuminava abbastanza da darmi una chiara visuale di quello che avevo davanti. Fu lì che pensai: “domani la prima cosa che faccio monto un faro a led”.
Manopole grip. Non importa la marca o il modello, non importa il colore (ma queste non sono male). Sui lunghi tratti a velocità costante, dopo ore di viaggio o sotto la pioggia battente, potreste iniziare a perdere aderenza sull’acceleratore, e potreste dover riposizionare la mano sullo stesso più e più volte: una manopola grip aiuta, molto.
Buone sospensioni. Se viaggiate in due assicuratevi di avere delle buone sospensioni ed assicuratevi di settarle al meglio. Ascoltate il parere di meccanici e altri biker per scegliere al meglio.
Sella. Per i viaggi serve una sella comoda. Categorico. in città potete avere anche la “sella di spade”, ma se viaggiate la bellezza e la linea deve lasciare il posto alla comodità, in particolar modo se avete un passeggero. Acquistatene una morbida e larga, “brutta quanto comoda” diceva qualcuno, e accostatela alla vostra sella figa: quando sarete in città, andrete al bar o esporrete la vostra moto in uno showcase montate quella, quando viaggiate montate quella comoda. Cambiarla è veramente questione di un minuto.
Cupolino a sgancio rapido (o fisso se preferite). Non di quelli piccoli ed estetici, ma di quelli grossi club style (come questo. Ignorate la parte Sons of anarchy, che vabbè…).Al di là dell’estetica, che può piacere o meno, fanno veramente la differenza sui lunghi viaggi: sui consumi, sui muscoli, sulla velocità e, in alcuni casi, sulla stabilità. Se non vi piacciono esteticamente, montate quelli a sgancio rapido: un minuto e le vostre piastre saranno di nuovo libere, pronte per un uso più quotidiano del mezzo.
Sissy Bar con portapacchi (eventualmente a sgancio rapido). Che viaggiate in compagnia o meno, vi sarà utile per agganciarci borse, bagagli, sacchi a pelo, tende o quant’altro. Per noi è comodissima, perché quando partiamo per un weekend tutto il necessario lo infiliamo nella borsa che mettiamo lì. Qui ne trovate una adatta ad una sporty, come la nostra.
Borsa da sissy. Strettamente collegata alla voce precedente: spazio di carico da non sottovalutare. Mi raccomando che sia impermeabile o che abbia almeno qualcosa, dentro o fuori, che protegga i vostri bagagli dall’acqua (tipo questa).
Core
Borse laterali capienti. Lo spazio di carico è, per la maggior parte, tutto lì. Buona parte dei vostri bagagli finirà in queste borse. Consiglio: se ci mettete cose che vi servirà di portare con voi spesso, non mettetele direttamente dentro la borsa, ma usate un’ulteriore “strato”: uno zaino, delle borse morbide, o addirittura delle sotto borse realizzate artigianalmente. Quando parcheggerete la vostra moto e dovrete portare le cose con voi, una volta aperta la borsa non dovrete “travasarne” il contenuto: prenderete semplicemente la borsa interna, è molto più agevole.
Serbatoio capiente. Si, lo so, i peanut sono belli e praticamente necessari per un look chopper/bobber. Ma vi costringeranno a fermarvi continuamente per rifornire, per alcuni questa cosa non è necessariamente un male, ma dipende anche dalla lunghezza del viaggio, suppongo. Io, personalmente, monto un 17 litri: spancia, non lo nego, ma non troppo, non risulta scomodo e mi permette di fare delle belle distanze senza dover stare a preoccuparmi della benzina. In un uso quotidiano ci faccio anche 170-180 km prima di entrare in riserva.
Ultima ma più importante: posizione di guida comoda. Su questa non posso darvi consigli: è troppo personale; si tratta di usare una sella, un manubrio, e dei comandi che vi permettano di stare comodi e non risentire troppo del viaggio. Bisognerebbe provare diverse combinazioni e trovare la vostra. Per quanto mi riguarda la combinazione vincente comprende comandi avanzati e manubrio apehanger da 17. Ovviamente il manubrio, la sua angolazione e la posizione dei comandi, sono una cosa importante, che non può essere modificata velocemente da un momento all’altro, e che, se non fatta bene, potrebbe portare a gravi conseguenze. Per questo motivo dovete pensare a trovare il giusto equilibrio tra viaggi e uso quotidiano, e in alcuni casi trovare un compromesso.
Ultimo avvertimento: in caso di lunghi viaggi, in particolar modo se comprendono nazioni diverse, fate attenzione che qualsiasi modifica facciate (dai fari, passando per le sospensioni, marmitte e finendo ai cerchi) montiate solo pezzi omologati. Non sapete quanto le forze dell’ordine siano fiscali e quali siano le normative in eventuali nazioni straniere e non sarebbe bello se a metà viaggio delle forze dell’ordine particolarmente zelanti sequestrassero il vostro mezzo rovinandovi la vacanza.
A me, per adesso, non resta che augurarvi buon viaggio.
Questo lo devo far leggere al mio ragazzo! 😉
https://julesonthemoon.com/
Se servono altri consigli siamo a disposizione 😉