Cosa vedere a Cracovia in un weekend? È davvero possibile visitarla in tre giorni?
Queste le prime domande che vengono in mente quando si vuole prenotare un weekend nella città più visitata della Polonia.
La mia risposta è si, è fattibile se si escludono i dintorni come Auschwitz, le miniere di sale di Wielicka e la città di Papa Wojtyla, dintorni che meritano un itinerario a parte di almeno altri tre giorni.
Partiamo dal volo: Cracovia è collegata direttamente con moltissime città italiane. Noi siamo partite (stavolta eravamo io e la mia migliore amica!) da Roma, scoprendo così anche la comodità del parcheggio lunga sosta a Fiumicino.
Cracovia ha due aeroporti, quello più vicino è Cracovia-Balice che dista 13 km dalla città. Il centro città da qui è raggiungibile con le linee 208 (dalle 5 alle 23), X08 (dalle 23 alle 4) e una linea notturna. Il modo più veloce però è prendere il treno, che arriva in centro in appena 18 minuti e dista 200 metri dal Terminal 1.
Il secondo aeroporto è Cracovia-Katowice, dista 81 km dalla città ed è collegato da servizi di autobus messi a disposizione dalle compagnie aeree Wizz Air e la locale Matuszek. Il viaggio dura 2 ore, costa circa 12€ (50 zl) solo andata ed è legato agli orari dei voli, quindi sempre attivo notte e giorno.
Riguardo l’albergo invece, non ho consigli da darvi se non sconsigliarvi fortemente quello in cui ho dormito io (leggete qui per capire il perché).
Cosa vedere a Cracovia
1. La Città Vecchia
Il centro storico (o Città Vecchia, Stare Miasto in polacco) è il punto ideale da cui iniziare a scoprire Cracovia. Il cuore della parte vecchia è Rynek Główny, la piazza del mercato nata nel 1257 considerata la piazza medievale più grande d’Europa, che nel 2005 ha vinto il premio come piazza migliore al mondo. La prima particolarità che salta all’occhio è il fatto che qui non ci sono automobili ma solo carrozze portate da cavalli. File intere di eleganti carrozze che permettono di fare un veloce giro di tutto il centro storico ricevendo dai cocchieri qualche informazione sui luoghi che si attraversano.
Su Rynek Główny si affacciano i maggiori monumenti di Cracovia, il più imponente dei quali è il Mercato dei Tessuti (Sukiennice), anche se ciò che si vede oggi è solo la ricostruzione fatta dopo che nel 1555 un incendio distrusse completamente l’edificio originale. Considerato il primo centro commerciale d’Europa, oggi ospita negozietti di souvenir e prodotti tipici, la Galleria di Pittura Polacca del XIX secolo e il Rynek Underground, un museo sotterraneo che ricostruisce e racconta la Cracovia del Medioevo.
2. La Basilica di Santa Maria
Altro importante edificio sulla Piazza è la Basilica di Santa Maria, chiesa eretta ancor prima della fondazione di Cracovia. In stile gotico, bella fuori e ricoperta d’oro all’interno, ha tra le sue particolarità le due torri esterne di altezza diversa: una di 69 metri e l’altra di 81 metri. Questo perché l’incarico di costruire le due torri venne affidato a due fratelli che ben presto entrarono in competizione per chi dei due fosse riuscito a costruire la torre più alta. Il fratello minore perse la competizione e accecato dall’invidia accoltellò a morte il fratello maggiore, ma subito dopo preso dal rimorso si suicidò con lo stesso coltello, il quale ora è conservato nel Mercato dei Tessuti.
La Basilica ha anche un’altra storia triste da raccontare: sulla cima della torre più alta nel medioevo stava sempre di guardia un trombettiere, addetto a suonare un motivetto particolare per dare l’allarme nel caso di attacco. Un giorno vide i Tartari avvicinarsi ed iniziò a suonare il motivetto nella sua tromba, ma venne ucciso presto da una freccia. Ancora oggi, ogni giorno alle 12 quel motivetto viene suonato incompiuto.
3. Il Collegium Maius
Fondata da Casimiro il Grande nel 1364 col nome di Accademia Cracoviana (oggi Università Jagellonica), è l’Università più antica della Polonia. Famosa per la matematica e l’astronomia, qui studiarono Copernico e, secoli dopo, Karol Wojtyła. Splendido esempio di architettura gotica, al suo interno ospita il Museo dell’Università Jagellonica dove sono esposti, tra le tante cose, gli strumenti scientifici con cui si studiava l’astronomia ai tempi di Copernico e il primo mappamondo della storia in cui è riportata l’America.
4. Il Quartiere Ebraico
Chiamato Kazimierz, un tempo il quartiere ebraico era una città autonoma fondata da Re Casimiro.
Prima dell’arrivo dei nazisti vivevano qui 65.000 ebrei, ma alla fine della Seconda Guerra Mondiale ne rimasero meno di seimila.
Una zona un po’ cupa, con insegne vecchie e scolorite e antiche botteghe, sinagoghe e tanti ottimi ristoranti di cucina kosher, qui vennero girate molte scene del film Schlinder’s List.
Da non perdere, oltre ad un salto in qualcuna delle librerie, una visita alla Vecchia Sinagoga, trasformata in un museo che racconta la storia della comunità ebraica cracoviana, e la Sinagoga con il cimitero di Remuh, il più antico cimitero ebraico d’Europa che i nazisti tentarono di far sparire: cercarono di occultare tutte le tombe ebraiche, l’unica che rimase esposta fu quella del rabbino Remuh, su cui ancora oggi molti vengono a pregare e lasciare bigliettini.
A proposito di Schlinder’s List, la fabbrica protagonista del film di Spielberg si trova proprio in questo quartiere e oggi è stata trasformata in un museo in cui viene raccontata la storia della fabbrica, di Schlinder e dell’occupazione nazista attraverso esperienze visive, acustiche e tattili.
5. Il Castello di Wawel
Patrimonio UNESCO e dimora dei re quando Cracovia era capitale della Polonia, il Castello è la rappresentazione più fastosa e vivace di quei tempi. In parte di stile italiano – adorato dai reali polacchi, soprattutto da Sigismondo I che sposò l’italiana Bona Sforza – conserva oltre 100 opere d’arte (arazzi soprattutto) di valore inestimabile, tra cui la Dama con l’Ermellino di Leonardo da Vinci.
Si trova sul punto più alto di Cracovia, ottimo per scattare foto dall’alto della città e del suo fiume.
È possibile visitare gran parte delle 70 sale del castello, quella che maggiormente mi ha interessato è stata l’Armeria del Castello dove è custodita una vasta collezione di armi medievali tra cui la Szczerbiec, la Grande Spada dei Re usata per le incoronazioni.
6. Cattedrale di Wawel
Situata proprio di fronte al Castello, la cattedrale (il cui nome completo è Basilica Cattedrale dei Santi Stanislao e Venceslao) in stile gotico ospita le tombe dei re di Polonia, un museo dedicato a Giovanni Paolo II e la Cappella di Sigismondo, considerata il più bell’esempio di Rinascimento Toscano a nord delle Alpi.
Da vedere assolutamente all’interno della cattedrale è anche la Campana di Sigismondo sulla cima della Torre di Sigismondo, la campana più famosa – e per cinque secoli la più grande – della Polonia. Alta 2 metri, larga due e mezzo, pesa 11 tonnellate e si dice sia stata fusa usando il metallo dei cannoni. Occorrono almeno dieci persone per riuscire a suonarla, il che accade solo in occasione di importanti celebrazioni liturgiche e feste nazionali. Si dice che può essere udita fino a 12 km da Cracovia e, secondo la leggenda, il suo suono profondo è dovuto a corde d’argento fuse dentro di essa insieme al metallo.
7. Il drago di Cracovia
Il drago simbolo della città lo potete trovare sulla collina di Wawel, vicino al Castello. Non quello vero, ovviamente, ma una sua bella riproduzione che ogni tot minuti sputa anche fuoco vero. La sua grotta è lunga ben 270 metri e arriva fino al fiume Vistola. Viene considerato il simbolo della città grazie alla leggenda che gli ruota attorno: si racconta che secoli fa in questa grotta vivesse davvero un drago, talmente affamato da iniziare a mangiare anche gli abitanti dei villaggi vicini. Disperato, il re emanò un bando nel quale prometteva sua figlia in dono a chiunque fosse riuscito a sconfiggere il drago. L’unico a riuscirci fu un calzolaio di nome Krakus che lasciò un agnello pieno di zolfo davanti la grotta. Il drago lo divorò e a causa dello zolfo non riuscì più a smettere di sputare fuoco. Per spegnere l’incendio che lo divorava corse a bere l’acqua del fiume e ne bevve talmente tanta da esplodere. Così Krakus sposò la figlia del re insieme fondarono Cracovia (Krakow in polacco).
8. I pierogi
Cracovia non è solo da vedere ma anche da assaggiare. Il piatto più tipico della città sono i pierogi (e se venite in agosto trovate anche il Festival dei Pierogi, dove troverete questi ravioli di tutti i colori), ripieni e cotti come una pie inglese ma con la forma e le dimensioni dei nostri ravioli, con ripieni sia dolci che salati.
Se volete passare un weekend romantico in questa città, leggete i miei consigli per 5 cose romantiche da fare a Cracovia!
E per il viaggio vi consiglio di acquistare la guida, sempre utile da avere dietro!
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