Cosa vedere ad Amarillo, Texas

When the sun is high in that Texas sky
I’ll be buckin’ at the county fair
Amarillo by mornin’
Amarillo, I’ll be there


(George Strait)

Se tutta la Route 66 in Texas è stata l’espressione più pura degli States che amiamo, Amarillo è stata la conferma che il nostro cuore ha la forma del Texas.
Città piccola per le dimensioni americane, conta circa duecentomila abitanti ma regge su di sé il peso di essere la capitale mondiale dell’elio e una delle città economicamente più importanti per il Texas.
Fu fondata nel 1887 da J. T. Berry, che stabilì un insediamento abitativo e ricco di acqua – chiamato Oneida – lungo il tracciato ferroviario che univa Forth Worth a Denver. Essendo però una zona depressa, era a rischio alluvioni e così l’anno successivo Henry B. Sanborn, uno dei padri di Amarillo, e il socio Joseph Glidden iniziarono ad acquistare terreni e costruire case nell’area ad est della zona. Nel 1889 si verificò ciò che avevano temuto e Oneida venne sommersa dall’acqua delle abbondanti piogge che caddero quell’anno, così la popolazione traslocò nella zona edificata da Sanborn e Glidden. Più tardi la città cambiò nome in quello attuale, Amarillo, per il colore dei fiori che la circondano (Amarillo infatti significa giallo/arancio in spagnolo).
Nel 1918 vennero scoperti vicino la città giacimenti di gas naturali (specialmente elio) e petrolio, così in pochi anni molte compagnie produttive e ferroviarie, tra cui la Pacific Railroad, presero sede anche ad Amarillo. Questo l’aiutò a sopravvivere alla Grande Depressione degli anni ’30, soprattutto grazie al passaggio della Mother Road nella città.
Oggi è soprannominata The Yellow Rose of Texas, ed è una delle città più attive e importanti dello Stato.

Amarillo, Texas

 

Cosa vedere ad Amarillo, Texas

Non posso che suggerirvi per prima cosa di andare a vedere, anche solo di passaggio, il Big Texan Steak Ranch, luogo simbolo della città e della Route 66. Ottimo anche per mangiare (la carne è buonissima. Se ci andate a colazione potete trovare perfino le bistecche da colazione!) e dormire, è una delle cose assolutamente imperdibili ad Amarillo!

La prima tappa dei nostri due giorni ad Amarillo (che si sono dimostrati pochi, vi consiglio di passare qui almeno tre giorni pieni), è stato il meraviglioso Canyon di Palo Duro, anche se in realtà si trova a circa 30 minuti dalla città. Il suo nome in spagnolo significa “legno duro” ed è riferito al ginepro e altri alberi o arbusti dal legno resistente che vivono all’interno del canyon. É il secondo canyon più grande degli Stati Uniti ed è caratterizzato dal colore rosso grazie al ferro che si trova nella sua roccia. Lungo 120 miglia (193 km) e largo 20 (32 km) nella sua zona più ampia è profondo circa 240 metri, ed è attraversato in parte dal Red River, un fiume lungo in totale 2189 chilometri, affluente del Mississippi.
Il canyon è tristemente famoso anche per essere stato un sanguinario campo di battaglia nel 1874, durante la Guerra del Red River, guerra dichiarata dagli Stati Uniti alle tribù dei Comanche, Kiowa, Cheyenne del Sud e Arapaho per “liberare” le Texas Panhandle dalla loro presenza, rilegandoli nei Territori Indiani, in cui i nativi erano confinati. Il 28 settembre 1874 le tribù si scontrarono contro i Texas Ranger proprio all’interno del Canyon di Palo Duro. Gli indiani furono costretti a ritirarsi non potendo resistere agli attacchi della cavalleria americana, così si dispersero per il canyon, abbandonando tutte le scorte che avevano messo da parte per l’inverno (cibo, abiti, utensili), fatto che spezzò per sempre la loro resistenza in questa zona, concedendola del tutto ai soldati.

Cosa vedere ad Amarillo: il Canyon di Palo Duro

 

Qui la natura interseca monti rossi a rigogliosi alberi verdi, suggestive creazioni della roccia che danno vita a grotte naturali in cui un tempo si nascondevano i banditi i cui spiriti – si dice – ancora vagano per il canyon.
Qui si può fare camping, scalare, fare trekking, andare in bicicletta lungo incredibili percorsi – da attraversare anche a piedi – lunghi fino a 3 giorni, andare a cavallo e… assistere alle opere messe in scena nel bellissimo anfiteatro che ha come sfondo solo le particolari rocce rosse di Palo Duro, come il tanto amato dai texani “Texas Outdoor Musical”.
Una visita in auto/moto può durare diverse ore, da mezza giornata ad una giornata intera a seconda di quanto si vuole vedere, considerando anche tutte le volte che ci si ferma per ammirare meglio i paesaggi e scattare qualche foto.

Cosa vedere ad Amarillo: l’anfiteatro nel Canyon di Palo duro

 

Tornando in città, una cosa importante da vedere ad Amarillo è il Route 66 Historic District. Una zona dall’aspetto un po’ decadente, ma che mantiene il fascino da vecchia signora, quello delle cose un po’ abbandonate. Cercate il Triangle Motel su East Amarillo Boulevard e, di fronte al motel, la vecchia stazione Whiting Brothers (ma dovrete farci proprio caso per riconoscerla). E ancora il cartello vintage dell’Eastbridge Bowling Alley, il Cattleman’s Club&Cafe, il Cowboy Motel.
Il tratto originale della Mother Road è accessibile da Pierce Street, proseguendo verso sud fino alla 6th Street. Qui ci sono una serie di vecchi servizi che continuano a sopravvivere, anche se la maggior parte non nella loro forma originale. Oggi questo tratto del vecchio pavimento è stato inserito nel National Register of Historic Places e la zona è stata restaurata, creando nei vecchi edifici nuovi cafè, negozi e ristoranti. Da non perdere è il The Nat Dine and Dance Palace, che un tempo era dedicato alla Big Band Era e, più tardi, ai rock and rollers degli anni ’50. Ora è un negozio di libri… infestato!

Cosa vedere ad Amarillo: il Route 66 Historic District

 

Cos’è che non potrebbe mancare in una città così Old west? Il Rodeo!
Noi abbiamo avuto la fortuna di capitare qui proprio nel giorno in cui se ne svolgeva uno al Will Rogers Ranch Riders, che non è un ranch qualsiasi, ma il più antico club d’equitazione continuativamente attivo degli Stati Uniti, nato nel 1938. Dire che qui l’esperienza è stata divertente ed emozionante è poco. É stato il nostro primo rodeo (come spettatori, ovviamente!) e non sapevamo esattamente cosa aspettarci. Come ho detto cento volte e ripeterò all’infinito, gli americani sugli spettacoli – di qualsiasi genere – sono imbattibili e infatti neanche stavolta ci hanno deluso: l’inno americano mentre tutti i cowboy sui loro cavalli reggevano la bandiera, l’addio ad uno dei fondatori del ranch, l’elezione delle “Will Rogers Ranch Queen & Princess” (non era una sfilata di moda, ma venivano giudicate in base a come cavalcavano), il rodeo dei bambini che dovevano tentare di fermare al volo le pecore… e, infine, il vero spettacolo, il rodeo. Vedere tutti quei cowboy, dei veri cowboy, in sella a dare spettacolo mi ha tenuto il sorriso stampato in faccia per tutto il tempo. Bravi, belli, unici. Il tutto è durato oltre tre ore, ma sono volate. Sugli spalti gli spettatori indossavano cappelli e stivali da cowboy, la maggior parte anche le classiche camicie texane, mangiando hot dog e bevendo coca-cola. Sembrava di stare in un altro mondo, un mondo che si cuciva perfettamente addosso a noi.

Cosa vedere ad Amarillo: il Will Rogers Ranche Riders
Cosa vedere ad Amarillo: il rodeo

 

Infine, la cosa per cui Amarillo è più conosciuta: il Cadillac Ranch. Altra icona della Route 66, il famoso cimitero delle Cadillac è l’espressione artistica del milionario texano Stanley Marsh III (persona eccentrica, al punto che fece cambiare quel III in numeri romani con il 3), che chiamò un’artista da San Francisco per creare questa particolare opera per il suo ranch. Così presero (la maggior parte da rimesse o discariche) i dieci diversi modelli di Cadillac che uscirono tra il 1948 e il 1963 e li “piantarono” nel terreno, con l’intenzione di rappresentare gli anni d’oro dell’America. Inizialmente le auto avevano il loro colore originale, ma viaggiatori da tutto il mondo iniziarono a lasciare le loro firme più o meno colorate su queste auto, mentre alcuni vandali passavano di tanto in tanto a distruggerle. Vennero ridipinte più volte ma alla fine si è deciso di lasciare libero sfogo ai viaggiatori, invitandoli a lasciare un segno colorato del loro passaggio su queste auto.
A guardia del Cadillac Ranch (anche se a mezzo miglio di distanza) c’è il 2nd Amendment Cowboy, la statua di un cowboy alto circa sei metri innalzata per ricordare a tutti l’importanza del Secondo Emandamento emanato da George Washington, cioè il diritto di ogni americano a possedere armi da fuoco. Per essere esatti, il Secondo Emendamento intende che ogni persona libera non deve per forza essere armata, ma deve avere il diritto di potersi difendere da chiunque, anche dal Governo stesso.
Ironia della sorte, però, questo cowboy non ha nemmeno un’arma.

Cosa vedere ad Amarillo: il Cadillac Ranch

Amarillo poi ha molte altre cose da vedere: l’Amarillo Historical Museum, il Texas Air&space Museum, il Panhandle War Memorial, l’American Quarter Horse Museum, un museo dedicato proprio alla razza equina nata ad Amarillo, la Quarter Horse.

 

Dove mangiare ad Amarillo

Oltre al Big Texan, uno dei luoghi da non perdere ad Amarillo è il Coyote Bluff Cafe, un posticino molto caratteristico. Piccolo, tanto che probabilmente vi ritroverete ad attendere anche più di un’ora prima di entrare (come è successo a noi), vecchio e rustico è conosciuto negli USA per avere gli hamburger tra i migliori del Texas, ma soprattutto per il suo famoso “Burger from Hell“, un classico hamburger americano con tabasco, salsa di habenaria, jalapenos, lattuga, pomodoro e cipolla grigliata. Il fuoco vero. Noi non abbiamo avuto il coraggio di provarlo, ma vi assicuro che anche gli altri hamburger sono davvero ottimi.
Non lasciatevi ingannare dalle apparenze, anche se da fuori sembra quasi una casa mobile, all’interno racchiude tutto il fascino dei vecchi diner Southern Style, con legno, tovaglie a quadri e le pareti tappezzate di saluti, ricordi e cartoline dal mondo e della vecchia Route 66.

Dove mangiare ad Amarillo: il Coyote Bluff Cafe

Lasciando Amarillo, se siete appassionati di abbigliamento cowboy o semplicemente volete portare a casa un ricordo diverso del Texas, fermatevi da Cavender’s: cappelli, stivali, camicie… tutto in puro stile texano! Noi abbiamo fatto incetta!
E qui ad Amarillo non vediamo l’ora di tornarci.

 

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