Colorate case vittoriane raccolte tra il verde dei boschi di montagna e l’azzurro di ben tre laghi e due fiumi, il canto degli uccelli e i cervi in giardino, la storia che palpita sui muri.
Per tutto questo non abbiamo voluto rinunciare a visitare Eureka Springs, deviando dalla Route 66.
In fondo la cittadina di montagna dell’Arkansas, famosa per le sue acque curative, si trova a meno di due ore da Springfield, in Missouri, nostra precedente tappa. Come dire di no alla scoperta di una cittadina tanto deliziosa? Non per niente è conosciuta come il “Villaggio Vittoriano d’America” e il National Trust for Historic Preservation ha incluso la città tra le dodici American Distinctive Destinations.
É una città tanto piccola quanto piena di cose da vedere e sapere: immerso nella natura dei monti Ozarks, piena di terme con acque curative e di storie di fantasmi, con un centro storico colorato come una bomboniera per i bambini.
Originariamente veniva chiamata “The Magic City”, la città magica, e successivamente “Stairstep Town”, la Città dei Gradini, per i continui saliscendi delle sue strade sinuose… infatti una delle sue caratteristiche più particolari è quella di essere una città senza angoli! Non ha incroci classici nè strade che si incontrano a 90° e questa è una delle cose che mi aveva incuriosito di più.
La magia inizia già dalla strada per arrivare qui: vie che attraversano il verde degli Ozarks, immerse in paesaggi bucolici da libro storico. Non semplicissime da fare in moto, dato il continuo sali e scendi in curva, ma straordinariamente belle.
Dove mangiare e dormire a Eureka Springs
Per dormire noi abbiamo scelto l’Arsenic&Old Lace B&B, un posto deliziosamente vittoriano che ripropone le atmosfere del film Arsenico e Vecchi Merletti. Un b&b che straconsiglio a tutti (e di cui vi parlerò più dettagliatamente in un post dedicato) per la calorosa quanto delicata accoglienza di Doug e sua moglie, oltre che per la qualità della colazione e delle camere.
Per mangiare invece noi abbiamo fatto un pranzo fresco e leggero da Local Flavour Cafè, e un altro pasto veloce da Funnel Cake Factory, che propone street food niente male.
Cosa vedere a Eureka Springs: itinerario in città
Per visitare Eureka Springs sono sufficienti due giorni. La cittadina è relativamente piccola e con un paio di giorni si riesce anche a godere delle sue acque curative.
La cosa più bella da fare qui è camminare nella downtown e perdersi tra i suoi colori, cercando tracce della sua affascinante storia.
Eureka Springs infatti è nata come ospedale durante la Guerra Civile Americana: il dottor Alvah Jackson, che già conosceva gli effetti benefici dell’acqua di questa zona che aveva curato la sua malattia agli occhi, stabilì qui un ospedale per i militari feriti, che curava utilizzando anche le magiche acque di Basin Springs. Dopo la guerra la voce degli effetti di queste acque magiche iniziò a spargersi da una parte all’altra degli Stati Uniti e arrivando fino in Europa. Così, da piccolo centro termale, Eureka Springs divenne una vera e propria città, fino a diventare la seconda città dell’Arkansas dopo Little Rock.
Per visitare Eureka Springs si può iniziare dall’Eureka Springs and North Arkansas Railway Museum, dove oltre ad ammirare una locomotiva degli anni ’40 si può fare un giro di un’ora (16$) su un treno d’epoca, accompagnati dal racconto della storia della ferrovia nel nord dell’Arkansas. C’è anche la possibilità di pranzare a bordo (25$) o cenare (40$), ma in questo caso non c’è nessuna voce narrante ad accompagnare il viaggio (che dura due ore per la cena). Un viaggio divertente ed istruttivo, una bella esperienza che vale la pena fare (tra le tre opzioni io preferisco la prima. Oltre ad essere la più economica è anche la più interessante!).
Superato il Railway Museum con una piccola deviazione verso l’interno si raggiunge un luogo davvero particolare: il Writers’ Colony at Dairy Hollow. Uno dei lati interessanti di Eureka Springs è che raccoglie tantissimi artisti da tutto il mondo: pittori, scrittori, musicisti… questo luogo ispira creatività. E alla Writers’ Colony è proprio questo che si fa, si cerca l’ispirazione. Non è altro che un b&b speciale, dedicato agli artisti che cercano pace per trovare le loro idee migliori. Tutta la struttura è studiata proprio per chi scrive o compone e ha bisogno di pace e silenzio per trovare le giuste note o parole. Un vero e proprio ritiro per artisti.
Proseguendo oltre ci si può tuffare nella downtown della città, la sua Main Street.
Una città senza angoli e senza semafori che offre un vivace spettacolo di edifici vittoriani costruiti con pietra locale, i quali si susseguono lungo le strade che curvano, salgono e scendono tanto che alcune case hanno ingressi livello strada sia al piano terra che al primo piano. La topografia di Eureka Springs è veramente particolare!
Appena prima di entrare nel vivo della downtown si può fare un salto a visitare l’Historical Museum and Information Center, che si trova in un edificio storico risalente al 1889, la Calif House, e ospita esibizioni temporanee e permanenti per raccontare la storia della città e mantenere viva la memoria dei suoi cittadini più importanti.
Un’altra caratteristica di Eureka Springs sono i fantasmi: è una delle città più infestate d’America. Sembra che gli spiriti dei soldati morti qui durante la guerra civile non abbiano nessuna intenzione di andarsene e abbandonare il posto, così come tanti altri che qui hanno perso la vita.
Su queste storie ci hanno creato un business e oggi si possono fare tour alla scoperta dei fantasmi e delle loro storie. Le testimonianze che li riguardano sono davvero tante e queste presenze soprannaturali sembrano animare soprattutto il Crescent Hotel e, ancor di più, il Basin Park Hotel che si è guadagnato il nome di hotel più infestato d’America.
Avreste il coraggio di dormirci? (se la risposta è si, prenotate subito il soggiorno!)
Come Matera e Rio de Janeiro, anche Eureka Springs ha la sua enorme statua di Gesù: è il Christ of the Ozarks, una statua alta 20 metri che si trova nel Great Passion Play, il primo – e probabilmente unico – parco a tema religioso, oltre ad essere anche uno spettacolo teatrale molto seguito. La statua è stata costruita interamente a mano, in acciaio e calcestruzzo, e le sue fondamenta sono intrecciate alle rocce del terreno montuoso su cui si trova. La statua è di un bianco straordinario ed è stata costruita da Emmet Sullivan, uno degli scultori che ha creato Monte Rushmore.
Vicino alla statua si può ammirare anche un pezzo del Muro di Berlino, tenuto lì come simbolo di libertà contro la tirannia.
Uno dei modi più simpatici per fare un tour di Eureka Springs è quello di prendere il colorato tram aperto che offre – al costo di 16.75$ – un giro di circa 90 minuti per la città, accompagnato dal racconto di guide local. Il tram effettua due stop: uno al Crescent Hotel e l’altro alla Grotto Spring, una delle 63 fonti di acqua presenti dentro la città. Il tour in tram è interessante perché oltre a raccontare tante cose su Eureka Springs, passa anche in vicoli e strade che a piedi difficilmente si vedrebbero.
Cosa vedere a Eureka Springs: itinerario fuori città
Anche i dintorni di Eureka Springs offrono bellissime cose da vedere.
La prima è il Blue Spring Heritage Center, un parco nato su un tratto del Trail of Tears intorno ad una delle fonti d’acqua più belle dell’Arkansas, dove un tempo vivevano gli indiani della Osage Nation tribe. Qui si possono ammirare fiori e piante autoctone, insieme al bellissimo Bluff Shelter, iscritto al National Register of Historic Places, un “rifugio di pietra”, un riparo nella roccia usato dai nativi americani.
A circa 10 km dalla città si trova la Onyx Cave, uno degli esempi più belli di grotte sotterranee in America, oltre ad essere la grotta americana visitabile da più tempo: le prime visite di turisti qui iniziarono nel 1893.
Al contrario di quel che dice il nome non contiene onice ma depositi di calcio, detto “l’onice delle grotte” tanto che molte altre presero il nome di Onyx Cave. Nonostante Eureka Springs sia una delle città più calde in cui sia stata negli USA (c’è un tasso di umidità molto alto, sudavamo da fermi all’ombra!) nelle grotte c’è una temperatura molto bassa che non supera mai i 13°, perciò bisogna andare ben equipaggiati contro il freddo.
Last but not least, la cosa che a me è piaciuta più di tutte: la Thorncrown Chapel. Quattordici metri di vetro e legno che si staglia contro il cielo blu dell’Arkansas immersi nei boschi. È tra le 12 chiese più belle d’America e tra le 50 più belle al mondo. Piccola all’interno e completamente trasparente, richiama l’architettura di Frank Lloyd Wright ed è un luogo che riesce davvero a portare alla riflessione.
Noi l’abbiamo vista sotto un magnifico sole estivo, ma provate ad immaginare quanto deve essere bella anche sotto la neve…
Movie tourism: i film girati a Eureka Springs
Sono diversi i film girati ad Eureka Springs, che oltre ad ispirare scrittori e pittori, ha ispirato anche diversi registi.
Il film più famoso girato qui è Elizabethtown con Orlando Bloom, che nel suo viaggio per tornare alla casa paterna passa anche nella seconda città dell’Arkansas (un viaggio che mi piacerebbe copiare!).
Anche Antiquities, un film totalmente girato in Arkansas che uscirà quest’anno, tra le sue varie location vede Eureka Springs.
Pass the Ammo (Assalto al Network in italiano) invece è stato girato solo ad Eureka Springs, usando molti dei suoi cittadini come comparse o per piccole parti.