Il Castello di Fumone e le sue storie

Fumone è un antico borgo medievale con al centro un castello (il Castello di Fumone appunto) ricco di storia e di storie.

Si trova in Ciociaria, vicino Ferentino, e costruito sui monti a circa 800 metri d’altezza, gode di una posizione considerata dai romani strategica, poiché da qui si riuscivano a vedere il Vesuvio (tanto che vi avvistarono Annibale quando decise di marciare da Capua verso Roma) da un lato e la cupola di San Pietro dall’altro (ancora oggi c’è chi dice che nelle belle giornate di sole si riescano a vedere entrambi). Per questa sua posizione era considerato un ottimo punto d’avvistamento, infatti in caso di avvicinamento nemico veniva acceso un fuoco in modo che il gran fumo che si sollevava (da qui il nome di Fumone) desse l’allarme a Roma. Era nota infatti la frase ” Quando Fumone fuma, tutta la campana trema.”

Il suo castello ancora abitato è stato teatro di tragedie, come quella della morte di Celestino V, il Papa del gran rifiuto, così chiamato poiché si dimise dopo pochi mesi dalla sua elezione perché non voleva sottostare ai voleri di Carlo D’Angiò.
Il suo successore, Papa Bonifacio VIII, lo fece rinchiudere proprio in una cella del castello, allora di sua proprietà, un luogo piccolo, umido e scomodo, in cui lo lasciò fino alla morte. Si racconta che al momento del decesso una croce luminosa apparve sopra il Castello di Fumone e vi rimase sospesa per qualche giorno.

I fantasmi del Castello di Fumone

Si favoleggia che in questo castello ci siano circa diciotto fantasmi.
Tra questi quello del Marchesino Francesco Longhi, ottavo figlio e unico maschio, quindi unico erede dopo ben sette figlie femmine, della famiglia Caetani Longhi, a cui il Castello di Fumone venne affidato nel 1584 da Papa Sisto V.
Le sette sorelle per paura di perdere I possedimenti e finire in un matrimonio combinato, decisero di uccidere l’unico fratello maschio alla tenera età di 5 anni. Lo uccisero somministrandogli ogni giorno del cianuro, fino a condurlo ad una dolorosissima morte tra le braccia della madre. La contessa Emilia Caetani Longhi per il gran dolore decise di farlo imbalsamare e lo fece mettere in una teca, alla quale diede il numero 17 (quello della disgrazia), esposta nell’archivio del castello.

Solo dopo la morte dei genitori una delle sorelle presa da rimorsi di coscienza confessò quello che era successo, come riportato in un antico diario della famiglia.
Anche la Duchessa Emilia Caetani sembra essere un altro dei fantasmi presenti al castello: c’è chi dice di sentirla singhiozzare mentre vaga tra le mura.

Parlando di storie macabre, nel castello è presente un pozzo nel quale si racconta che il signore del tempo dopo aver usufruito dello ius primae noctis (quella legge per cui quando un servo della gleba si sposava, la prima notte di nozze spettava di diritto al suo signore feudale. Ma di tale legge non c’è nessun documento o prova. Più leggenda che storia) se rimasto insoddisfatto vi gettava le povere malcapitate. A conferma che delle fanciulle venissero gettate nel pozzo, sono stati ritrovati degli scheletri proprio in fondo al pozzo.

Cosa vedere al Castello di Fumone

All’esterno del Castello, è possibile vedere i giardini pensili considerati I più alti d’Europa, nei quali si trova l’Albero dell’Amore, così chiamato perché è la fusione in un unico tronco di due alberi di cipresso, e una bellissima colonna romana che contiene un bassorilievo che rappresenta l’albero della vita le cui foglie simboleggiano le figlie femmine e le pigne i figli maschi.

Oltre al castello, il borgo di Fumone è bello da scoprire nei suoi vicoli, passeggiando in un luogo senza tempo, a cominciare dalla sua bellissima Porta Romana, la più importante del borgo, l’unica ad avere un tempo il ponte levatoio.
Noi poi ci siamo fatti trasportare dal profumo di ciambelle appena sfornate e la signora del panificio ce le ha regalate per farcele assaggiare, proprio appena sfornate!
Un finale da C’era una volta…

Info utili

Il castello si può visitare con l’aiuto di una guida al costo è di 10 euro.
É aperto tutti i giorni 9:30 – 13:00 /15:00 – 20:00
Domenica, Pasqua e Pasquetta orario continuato
Il Castello è anche foresteria, quindi si può dormire al suo interno.
E per mangiare? Da provare il ristorante a tema medievale La Taverna del Barone, proprio sotto il castello.

 

 

 

Testo e foto di Rosetta Carnevale

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