Onestamente prima di partire non mi sarei mai aspettata che Chicago potesse piacermi così tanto.
Al ritorno dal viaggio, invece, ho affermato più volte e con certezza che la grande città più bella che ho visto in questo primo viaggio negli USA è stata proprio lei, Chicago, tanto che non vedo l’ora di poterci tornare per vedere tutto quello che non ho avuto il tempo di vedere… e per rifare tutte le cose da fare a Chicago che mi sono piaciute, quelle cose che non si possono non fare quando si visita la Windy City. Quali sono? Vi parlo ovviamente soltanto delle cose che ho provato personalmente, quelle che io stessa rifarei ancora e ancora.
Quattro cose da fare a Chicago
Mangiare la Deep Dish Pizza
Iniziamo dalla più banale.
La Deep dish-pizza (o Chicago-style Pizza) è quel must che proprio non si può saltare quando si va a Chicago.
Le sue origini non sono certe, le voci più accreditate e numerose dicono sia stata inventata dal fondatore della Pizzeria Uno, Ike Sewell, nel 1943, ma i fratelli Giordano’s, i fondatori dell’omonima pizzeria, affermano invece che la ricetta originale appartenga alla loro madre e il resto siano solo montature.
Qual è la verità? Non la sappiamo, ma di una cosa sono certa e va messa in chiaro subito: non è pizza. Gli assomiglia nella forma e negli ingredienti, è buonissima e va assolutamente mangiata, ma non è pizza.
Noi l’abbiamo provata proprio da Giordano’s e abbiamo voluto assaggiare la versione traditional, ovvero quella la cui farcitura oltre a pomodoro e mozzarella contiene salamino piccante (pepperoni), cipolla, peperone verde e in alcune varianti anche funghi champignon.
Com’è fatta la Deep dish-pizza? È praticamente un contenitore fatto di una sorta di pasta frolla riempito con una base di formaggio su cui poi vengono gettati tutti gli altri ingredienti con abbondanza di sugo. E’ altissima, quasi quanto una torta!
Per questo con una sola Deep dish-pizza ci si mangia anche in quattro… non ordinatene più di una se siete in due o in tre!
Fare un bagno nel Lago Michigan
Il Lago Michigan è uno dei cinque Grandi Laghi dell’America del Nord, l’unico ad essere compreso interamente nel territorio degli Stati Uniti.
Chiamarlo lago risulta difficile data la sua immensità (ha una superficie di 57.760 chilometri quadrati)… Noi dall’aereo non riuscivamo a vedere le due sponde! Non per nulla è anche il quinto lago più grande al mondo.
La sua particolarità sta anche nella sabbia: viene chiamata “sabbia che canta” (singing sands) a causa del caratteristico scricchiolio che emette quando la si calpesta, dovuto all’alto contenuto di quarzo.
Le sue spiagge sono bellissime, come la sua limpidissima acqua, ed offre svariati tipi di attività dal kayak al dune bugging al windsurf (specialmente in inverno).
Fare un bagno qui è stato uno dei sogni che ho realizzato nel nostro viaggio negli USA e lo consiglio a tutti, soprattutto la mattina presto quando l’acqua è tiepida e le spiagge sono vuote.
Trattenere il respiro sui balconi di vetro
A Chicago ci sono due grattacieli altissimi che offrono la possibilità di vedute spettacolari e la sensazione di avere l’intera città ai propri piedi.
Il primo è il John Hancock Center, un palazzo di 100 piani dove si può provare, al 100° piano, il TILT: ci si aggrappa alle lastre di vetro che cadono in avanti facendo provare l’ebrezza di cadere dai suoi oltre trecento metri d’altezza.
Il secondo invece è il più famoso Willis Tower con il suo Skydeck, i famosi balconi di vetro. Se si dovesse scegliere quali dei due palazzi visitare io sceglierei senza alcun dubbio il secondo. Vedere i propri piedi sospesi sopra palazzi di oltre cinquanta, ottanta e più piani (in fondo qui ci si trova al 103° piano) da le vertigini ed elettrizza allo stesso momento.
Peccato solo ci sia sempre fila e il tempo sui balconi sia limitato (non per regola, ma dagli sguardi ansiosi delle persone che attendono dietro di te).
Andare in un Blues Bar
Una delle nostre cose da fare della lista era “Andare in un blues bar di Chicago“.
Perché è così importante da finire nella lista ed essere tra le cosa da fare a Chicago? Perché il Chicago Blues è una vera e propria forma di blues sviluppatasi a partire dagli anni ’40. C’è chi lo considera addirittura come la base da cui poi nacque il jazz. Lo contraddistinguono principalmente l’utilizzo dell’armonica e di altri strumenti di fabbricazione casalinga e tra i suoi maggiori esponenti ci sono miti come Muddy Waters, Sonny Boy Williamson e Buddy Guy. E noi, praticamente senza neanche saperlo, siamo finiti proprio al Buddy Guy’s Legends, il vero locale di Buddy Guy. Pioveva ed era il più vicino all’albergo… credevamo che il nome richiamasse soltanto all’artista blues e invece una volta arrivati lì abbiamo scoperto non solo che era proprio il locale di sua proprietà, ma anche che quella stessa sera si sarebbe esibito lui stesso dal vivo… Se non è un colpo di fortuna questo! All’età di 78 anni ha ancora uno sprint e un’energia da fare invidia a noi trentenni… per non parlare della voce, una carezza per l’udito.
Il locale di bello non ha solo la musica ma anche la cucina, con ottimi piatti tipici della Louisiana. Un po’ caro (si paga solo per entrare) ma Chicago non è una città economica e i prezzi sono nella sua media.
Questa città mi è rimasta veramente nel cuore e, nonostante non ami ritornare negli stessi posti, come ho già detto più volte qui ci tornerei più che volentieri. Magari per scoprirla con i colori dell’autunno o dell’inverno, per fare tutte quelle cose che non ho fatto, vedere tutte le cose che non ho visto come una partita dei Cubs al Winfield Park, o partecipare alle cose a cui non sono riuscita a partecipare come il Gangster Tour per un viaggio nella storia di Al Capone e dei gangster che resero tristemente famosa la città…