Festival del Burning Man in Nevada: arte, cultura e spettacolarità

Nel mio primo viaggio negli States ho avuto la conferma di una cosa: per quanto riguarda la spettacolarità gli americani sono imbattibili. È proprio il loro mestiere, la loro arte. Sono spettacolari in tutto ciò che fanno.
Una prova evidente ne è il Festival del Burning Man che dal 1991 si tiene ogni anno in Nevada, nel deserto del Black Rock, dal 28 agosto al 5 settembre. Un festival che dura otto giorni tra arte, cultura, musica ed esperimento sociale.
E’ un evento forte che richiede grandi capacità di adattamento: ogni partecipante deve portare acqua e cibo sufficienti alla propria sopravvivenza ed essere preparato ad affrontare le condizioni estreme del deserto, oltre al fatto che ogni cosa durante il Festival del Burning Man si vende e compra usando il baratto (le uniche cose che si possono comprare con i soldi sono acqua e caffè), non esiste elettricità nè rete telefonica.

Viste queste condizioni estreme, il fatto di assicurarsi prima di partire diventa ancora più importante, soprattutto negli USA dove le spese mediche possono raggiungere cifre esorbitanti. Importante quindi scegliere una polizza viaggio che abbia pagamento diretto delle spese mediche e un massimale illimitato.

Credits: https://cdn.theatlantic.com
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Ma da cosa prende il nome il Festival?
“Burning Man”, uomo che brucia in italiano, viene dal rito che si tiene l’ultimo giorno del festival, ossia quello di bruciare un’enorme statua di legno a forma di uomo.

Le regole del Festival del Burning Man

Il Festival del Burning Man è famoso soprattutto per una cosa: essere un festival in cui regole precise convivono con la totale anarchia, avendo come obiettivo primario la costituzione di una comunità urbana temporanea nella città di Black Rock City, che nasce e scompare con l’inizio e la fine del festival. Una comunità in cui chiunque può allestire mostre, dare concerti, esibizioni… si può, insomma, dare vita all’arte in ogni sua forma come più lo si desidera. Gli eventi comunicati prima dell’inizio del festival vengono registrati prima e pubblicizzati sul sito dell’evento, ma durante gli otto giorni del festival sono moltissimi gli eventi che nascono spontanei, sul momento, dalle esibizioni artistiche in ogni forma ai corsi di yoga e bricolage.
Durante il Festival ognuno può fare ciò che vuole (perfino mettere su vere e proprie costruzioni dando totale sfogo alla propria fantasia. Vige l’anarchia della creatività.
Ci sono anche molte regole da rispettare però e la più importante di tutte è l’obbligo di venire sufficientemente attrezzati per poter sopravvivere una settimana nel deserto. Se la propria attrezzatura non venisse giudicata adeguata può essere negato l’ingresso anche se si è già pagato il costoso (380 dollari) biglietto d’ingresso al festival.
Le altre due fondamentali regole da seguire sono:
– esiste solo dono o baratto dei beni, cibo compreso (vietati i soldi);
– l’unica eccezione alla prima regola è per ghiaccio e caffè, che possono però essere venduti dai soli organizzatori;
– non si può campeggiare ovunque ma bisogna seguire la griglia precisa che viene segnalata all’ingresso dagli organizzatori. Black Rock City viene rigorosamente organizzata con strade e piazze, ognuna con il proprio nome.

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Alla fine del Festival si è obbligati a pulire tutto ed andarsene senza lasciare nessuna traccia.
Quel che succede a Black Rock City resta a Black Rock City.

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