Reunion di Rimini, le Harley in festa

Siamo tornati da poco da questo incontro di bikers, la Reunion di Rimini.
Un’esperienza nuova ma in fondo uguale a tanti altri raduni Harley.
Uguale e diversa.
Diversa perché ogni incontro, ogni raduno legato al mondo Harley Davidson, non sembra mai essere lo stesso, sembra sempre di viverli per la prima volta, con le stesse intense emozioni che non scemano mai.
Vi è mai capitato di camminare in un posto e guardarvi intorno con gli occhi che brillano, il cuore leggero e la sensazione di trovarvi esattamente nel posto giusto con la gente giusta e le cose giuste?
In fondo per trovare un po’ di felicità basta poco: un viaggio, la moto, gli amici, la musica e la birra.

Alla Reunion di Rimini di questo non mancava nulla. anzi, c’era anche di più: c’era il lungo mare, l’odore di grigliate di carne nell’aria, stand con tutto ciò che può piacere a chi vive questa vita col “cuore a due cilindri” (tanto per citare Roberto Parodi e i suoi bei libri).

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Il programma dell’evento è stato ricco di musica, dal rock ai balli country… proprio la bella musica che ci si aspetta di trovare in eventi del genere e tutta suonata dal vivo!
Oltre a musica, stand di merchandising (dove abbiamo comprato un po’ di tutto: cappello, stivali, anelli, bandana… insomma, quando trovi quello che ti piace, come si fa a resistere? Soprattutto se sono cose che normalmente nei negozi non si trovano!), stand gastronomici (c’era un odore di carne alla griglia nell’aria che faceva venire l’acquolina in bocca ad ogni respiro), Indian e Harley di ogni tipo da ammirare (soprattutto quelle del MAC – Motociclette Americane Club), stand di barbieri e body painting (avrebbe dovuto esserci anche un tatuatore ma alla fine il comune ha negato l’autorizzazione… peccato, ne avrei approfittato per fare il terzo tatuaggio) c’era anche l’importante presenza del B.A.C.A – Bikers Against Child Abuse – Italy Chapter (a cui dedicheremo presto un post) e di numerosi chapter H.O.G.

La vera bellezza di questi momenti non la si può spiegare, perché finché non la si vive è impossibile da capire.
Come abbiamo già detto in un altro post, c’è una bella frase che ogni biker conosce:

“If I have to explain you wouldn’t understand”

Ovvero: “se devo spiegartelo non lo puoi capire”. Perché è così e basta. È emozione, gioia, amicizia, risate, sentirsi liberi, sentirsi simili a chi non si conosce, è sapere di condividere una passione in un modo unico, viscerale.
È, semplicemente, essere un biker.

L’emozione più grande, devo dirlo, l’abbiamo vissuta durante la sfilata lungo il centro della città.
Mille moto, mille Harley Davidson che hanno sfilato insieme lungo le strade di Rimini.
Sapete cosa significa sentire accendersi insieme mille motori Harley e poi sentirli partire? Credo sia uno dei miei suoni preferiti al mondo… un canto.
Il bello è stato vedere, ancora una volta, l’effetto che fanno moto e biker sulla gente. Ai lati delle strade ci guardavano divertiti e affascinati, chi riprendeva con lo smartphone, chi fotografava, chi salutava, chi tendeva la mano per battere il cinque (si, è vero, c’era anche qualcuno scocciato dal fatto che abbiamo bloccato mezza città, ma erano casi rarissimi per fortuna). Ci si sente non uno fra tanti, ma uno di tanti. Percepite la differenza?
Lo rifaremmo anche domani e ogni altro giorno.
Ora lascio qualche foto, perché spiegano più delle parole… in fondo se devo spiegarlo non potete capirlo, no?

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