Una “gita fuori porta” al lago di Bled

Di quel Capodanno a Lubiana ricordo ancora bene molte cose: il divertimento dello scoprire una città con gli amici più cari, la bellezza di un cenone di Capodanno arrangiato ma pieno di risate, il calore del vin brulé comprato ad ogni angolo per combattere il freddo, la scoperta delle grotte di Postumia e del Castello di Predjama… e la gita fuori porta con cui abbiamo inaugurato quell’anno, al Lago di Bled.
E’ stata una gita fuori porta per noi da Lubiana, ma può esserlo anche dall’Italia: dista soltanto 1 ora e mezzo da Trieste e 2 ore da Udine!
L’unica cosa che un po’ mi dispiace è aver visto quello splendido lago in una giornata grigia. Mi piacerebbe tornare a rivederlo sotto il sole, scoprirne i colori veri, vedere i riflessi del’isolotto di Bled nel blu del lago, circondato dal verde delle pittoresche montagne che lo circondano.
Anche sotto quel cielo grigio però il suo fascino non è venuto meno.

Alle origini il lago non era altro che una conca tettonica scolpita dal ghiacciaio di Bohinj, che per anni sfregò contro un enorme sperone roccioso al centro del lago, formando così quello che oggi altro non è che l’isolotto di Bled. Con lo scioglimento dei ghiacci il lago si riempi d’acqua, creando così quel pittoresco e naturale angolo di Slovenia che ci appare di fronte oggi.

Lago di Bled

Sponde del lago di bled

Il lago di Bled è lungo poco più di 2 chilometri e largo poco più di 1 chilometro. E’ profondo 30 metri, per il piacere dei numerosi sommozzatori che amano esplorarne i fondali.
L’isolotto di Bled è l’unica isola naturale della Slovenia, e in tempi antichi qui si venerava Živa, dea dell’amore e della fecondità. Più avanti vi venne costruita la chiesa di Santa Maria che nel 1004 che l’imperatore tedesco Enrico II regalò al vescovo Brixen. I primi turisti arrivarono qui nel medioevo e poco dopo l’isola, grazie alla scoperta dello svizzero Arnoldo Rikli, divenne meta termale e balneare, come lo è ancora tutt’oggi.

Il simbolo dell’isola è la Chiesa di Santa Maria Assunta, ma l’isola offre tante altre piccole cose da visitare: il campanile di 52 metri con la campana dei desideri, l’eremitaggio e la prepositura (particolare ufficio di un parroco con incarichi speciali).
Nella chiesa ci si può perdere ad interpretare i resti degli affreschi che rappresentano scene della vita di Maria o della storia di Anna e Joachim, i genitori di Maria; o vedere il lapidario con il rilievo originale della croce di Hren di Lubiana.
Nel campanile accanto invece, si può suonare la campana dei desideri… e ammetto che all’inizio è stato uno dei motivi principali ad avermi portato qui!
La leggenda racconta che nel 1534 viveva nel castello che affaccia sul lago di Bled una vedova inconsolabile che aveva perso il marito a causa dei briganti, che dopo averlo ucciso gettarono il corpo nel lago. La vedova mise insieme tutto l’oro e l’argento di cui disponeva per farci fondere una campana per l’isolotto di Bled. Anche quella campana però non arrivò mai a destinazione, finendo nel lago insieme a coloro che la portarono, a causa di una tempesta. Sembra che ancora oggi nelle notti più chiara, la campana risuona dal fondo del lago.
Così la vedova vendette tutto ciò che aveva e si rinchiuse in un convento romano, vivendo devotamente il resto della sua vita. Fu un vescovo a consacrare una nuova campana per l’isola di Bled, e sembra che suonandola e raccontando il proprio desiderio alla Signora del Lago, questo si realizzi.

Campana dei desideri sul lago di Bled

Questa non è l’unica leggenda dell’isola.
Ce ne sono numerose, tra cui quella di Črtomir e Bogomilla. Lui un condottiero pagano, lei figlia del protettore del tempio di Živa. Quando Črtomir arrivò sull’isola, lui e Bogomilla si innamorarono e per evitare che uno dei due venisse ucciso nelle guerre pagane, si convertirono entrambi al cristianesimo, smettendo di combattere.
Chissà se fu il loro amore a dare un’atmosfera così romantica al lago…


Come arrivare sull’isola del lago di Bled?

Il modo migliore per arrivare sull’isola e per navigare il lago, è quello di salire su una Pletna, le imbarcazioni tradizionali di Bled, nate a fine del 1500. Possono trasportare circa venti persone e sono riconoscibili dal fondo in legno, dalla prua appuntita e dal tettuccio colorato. Tetto che da il nome alla barca, un tempo di stoffa e lavorato a maglia. Sono guidate dai pletnar, un mestiere che viene tramandato di generazione in generazione. Vengono condotte con il tradizionale metodo chiamato stehrudder, ovvero in piedi e utilizzando due remi contemporaneamente.
Il biglietto costa 12 euro a persona (nessuna distinzione per adulti, bambini o studenti e pensionati) e le pletna partono di fronte l’hotel Park.

Pletna, lago di Bled

Immaginate di attraversare un lago circondato da montagne e castelli medievali a bordo di un’antica imbarcazione di legno, diretti a suonare una campana dei desideri… non sembra magia?

 

 

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