In questi giorni ho scoperto che le scelte e il coraggio sono due cose che vanno a braccetto.
Si, forse avrei dovuto impararlo un po’ prima dei 28 anni. Meglio tardi che mai, no?
L’ho scoperto perchè dopo 15 mesi sono riuscita a piazzare il sedere su un aereo (grazie a Simonetta che mi ha spinto dentro con tanta delicatezza) e questo, insieme all’esperienza successiva con Bluewago e le persone che ho incontrato, mi ha portato a riflettere.
“Chissenefrega” potreste anche pensarlo, ma voglio condividere lo stesso con voi questi pensieri.
Ogni scelta importante che facciamo è una dose di coraggio che potrebbe cambiarci la vita.
Mi chiedo su quali scelte bisogna lasciar vincere l’incoscienza.
Segui il cuore, l’istinto e tutto si sistemerà. Perchè il tuo istinto lo sa meglio di te.
Sono sempre stata un’agguerrita paladina di questa filosofia. Ho ascoltato quasi sempre l’istinto che parlava e, ad oggi, non me ne sono ancora mai pentita.

Mi pento solo di quei momenti in cui ho preferito non scegliere… o lasciar vincere la paura.
E’ molto più facile chiudersi in quell’ambiente ovattato che la paura crea per noi, farci sentire al sicuro, protetti, in una vita non vita, fatta di nulla. Senza pericoli, senza emozioni, dove però sai che non può capitarti nulla.
Vita compresa.
E’ facile, si. Facile non prendere un aereo, un treno, una nave. Facile non salire su quelle montagne russe, facile starsene zitti e non comunicare una decisione all’altro, facile nascondersi dalla vita.
Facile non lasciare il certo per l’incerto, lasciando spegnere i propri sogni.
Tutto molto facile, si.
Poi però si passano le notti a pensare “Come sarebbe andata se…”
Con i se e con i ma non si costruisce una vita, ma solo una fantasia. Le cose più belle sono le più difficili, a partire dal primo passo: quello del coraggio. Il coraggio che serve per fare quel passo in avanti, quel piccolo passo in più verso la vittoria.
Non sentite continuamente un peso addosso, sul petto e nello stomaco, quando scegliete di non scegliere? Quando lasciate che la vita vi scorra davanti, quando dentro di voi tutto urla di fare quel passo ma i piedi non si muovono? Io si. E ultimamente è un peso onnipresente.
Certe scelte però influiscono anche su altre vite, e quel passo diventa ancora più lungo e più difficile. Un passo da fare col piombo legato ai piedi, mentre continui a voltarti un po’ indietro e un po’ torni a guardare avanti.
Non so se la colpa è di chi ci ha ficcato nella testa questa idea del posto sicuro. Sicuro e tranquillo come lo è quella camera ovattata creata dalla paura.
I sogni invece sono liberi e la libertà in questo mondo fa paura, perchè vuol dire anche incertezza.
Eppure è così straordinariamente bella.
Dopo questa frase
“Con i se e con i ma non si costruisce una vita, ma solo una fantasia. Le cose più belle sono le più difficili, a partire dal primo passo: quello del coraggio. Il coraggio che serve per fare quel passo in avanti, quel piccolo passo in più verso la vittoria.”
cosa c’è da dire d’altro?? *.*
C’è da incrociare le dita e trovare il coraggio 😀
:**
Mi piacciono le tue parole, gridano libertà. E le sento vicine, mi suonano familiari 🙂 Sei mesi fa ho lasciato la Sicilia e la scrivania in quel posto “ovattato” dove mi sentivo al sicuro. E’ dura ricominciare con una nuova vita, una nuova lingua e lontano da quella sensazione di casa e di conosciuto, ma vado avanti perché ho deciso di scegliere finalmente …e scegliere mi fa sentire libera, mi fa sentire …me.
🙂 Complimenti per l’articolo, a presto!
Marisa
Grazie Marisa!
Ti ammiro per quello che hai fatto… e vedrai che andrà benissimo, l’istinto non sbaglia mai!
Bel pezzo Lucia! E soprattutto brava perché sei riuscita a rompere questi 15 mesi senza volare!
E’ merito un po’ di tutti!
Grazie Anto!