È stato da poco inaugurato uno degli appuntamenti più attesi nel panorama delle grandi esposizioni d’arte del capoluogo emiliano. Si tratta della mostra Da Cimabue a Morandi. Felsina Pittrice, un’occasione imperdibile per immergersi nell’universo artistico bolognese degli ultimi sette secoli.
Curata da Vittorio Sgarbi e promossa da Genus Bononiae Musei nella Città, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, l’esposizione nasce con l’intento di omaggiare Roberto Longhi e Carlo Cesare Malvasia, due dei più illustri studiosi della pittura bolognese e italiana, i cui trattati sono stati fondamentali nella ricostruzione dell’evoluzione artistica dell’Emilia-Romagna dalla fine del Duecento al Novecento. Il percorso espositivo ripercorre dunque le tappe salienti dei loro studi, dando la possibilità di ammirare più di 180 dipinti e sculture realizzati da artisti bolognesi (o artisti che comunque hanno avuto uno speciale legame con la città). Quasi tutte le opere arrivano dalle collezioni di musei e istituzioni religiose regionali di gran pregio, ma alcune di esse sono state prese in prestito da collezionisti privati e saranno quindi visibili al pubblico solo in questa sede. Tra i grandi nomi, spiccano quelli di artisti come Giotto, Raffaello, Annibale Carracci, Alfonso Lombardi, Giorgio Morandi, Girolamo da Carpi, Nicolò dell’Abate, Giovanni di Balduccio, Vitale da Bologna, Guido Reni e Nicolò dell’Arca – giusto per citare i principali, ma sappiate che la lista è ancora molto lunga.
“Da Cimabue a Morandi. Felsina Pittrice” è stata allestita nelle splendide sale affrescate del Palazzo delle Esposizioni, nel complesso di Palazzo Ghisilardi Fava, ubicato al civico 2 di via Mazzini. Ricordiamo che all’interno del complesso si trova anche il Museo Civico Medievale di Bologna, in cui è possibile ammirare interessanti testimonianze dell’arte del Trecento italiano.
Tornando alla mostra, questa sarà visionabile sino al 17 maggio 2015. I biglietti possono essere acquistati in loco al costo di 12 euro nella formula intera e a 9 in quella ridotta, ma è possibile prenotarli anche on line andando a questo indirizzo. Tuttavia, a meno che non sappiate esattamente in quale giorno e a che ora riuscirete a visitare la mostra, si consiglia di acquistare i biglietti direttamente all’ingresso, perché la prenotazione on line è vincolata a un giorno e un’ora di ingresso precisi, risultando inutilizzabile nelle altre fasce orarie.
Chi arriva da fuori può appoggiarsi al sito di Venere.com per la ricerca di un hotel a Bologna e a quello del TPER per le informazioni riguardanti la rete dei trasporti pubblici della città.
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