Questo è uno dei pochi articoli che ho scelto di scrivere a caldo.
Pian piano sto imparando che la scrittura a caldo è la migliore, almeno per me.
Non mi serve tempo di assimilare le sensazioni, le sensazioni le vivo sul momento, e per renderle vive non posso far altro che dettarle al più presto alle mie dita, per colorare di nero il foglio bianco sullo schermo del mac e tentare in ogni modo di trasmettere a chi legge quelle stesse sensazioni, quelle emozioni che sono ancora calde nel cuore e nella testa.
In fondo scriviamo anche per questo, no? E’ il nostro tentativo di rendere eterne – almeno finchè dura il web – le nostre emozioni.
Eccola la prima cosa che mi ha stupito di Artigianato e Palazzo: la passione negli occhi degli artigiani, soprattutto i più giovani. Anche loro fanno la nostra stessa cosa: cercano di rendere eterna la loro passione. La scultura, la pittura, la tessitura, l’oreficeria… non sono semplici mestieri. Per un giovane che al giorno d’oggi sceglie di intraprendere una professione così, non può ridursi ad essere un mestiere. E’ una passione, LA passione. Quella che ti fa brillare gli occhi, quella che ti fa commuovere e che ti regala le soddisfazioni più grandi.
In breve posso dire che per me Artigianato e Palazzo è stato questo: scoprire che c’è tanta gente che ancora vuole, può e riesce a vivere di passione.
Soprattutto, è stato sorprendente scoprire quanti ragazzi della mia età o poco più grandi, hanno trovato la loro strada in questo, in mestieri dimenticati.
Noi giovani sempre criticati, sminuiti, noi mammoni e nullatenenti.
E’ vero, non teniamo nulla, tranne noi stessi e i nostri sogni, ma non serve altro per essere felici.
E questi artigiani me lo hanno dimostrato.
Per tutto questo – e molto altro – ringrazio Artigianato e Palazzo, perchè mi è stato permesso di vedere coi miei occhi che un sogno può essere passione e con questa il sogno può diventare realtà.
Credeteci nei sogni, come hanno fatto loro.
Come ha fatto Paolo Benvenuti, lo sculture della Ginestra Fiorentina che per quattro giorni è stato in piedi a lavorare alle sue sculture. Quattro giorni, tutto il giorno. E quando è stato premiato ed è andato a ritirare la targa di QN La Nazione come vincitore della categoria artigiani per Blogs&Crafts, gli tremavano le mani. Aveva l’emozione più vera, intensa, viva, negli occhi. E’ stato bellissimo vederlo e rendersi conto che le emozioni così esistono ancora… mi ha scaldato il cuore.
Ho visto giovani occuparsi di mosaici, restauri, lavori sul legno… e, lo posso dire? Erano molto più bravi di tanti professionisti.
Spero che mantengano viva per tutta la vita quella speranza, quella fiducia e quella voglia di fare che hanno ora.
L’organizzazione di Artigianato e Palazzo è stata perfetta.
Ammetto senza vergogna che temevo mi sarei un po’ annoiata. Invece è stato stupefacente.
Ho imparato tantissimo, e come ha detto il ragazzo del caffè (Caffè Corsini, che veniva dato gratuitamente) “un giorno senza imparare qualcosa è un giorno perso.”
Ho scoperto, grazie a Laura Rovida di Rovida Design, che in Finlandia hanno una grande tradizione di manifattura tessile.
Ho scoperto grazie a La Mela di Carta che è “unico ciò che è irripetibile, e gli unici non hanno bisogno di lodi”, che è una cosa bellissima a pensarci.
Ho imparato da Franco Lipparini della Lip Plus che si possono fare splendidi gioielli da fiori veri… non è un accessorio meraviglioso un fiore?
Da Barbara Ponzanetti ho imparato che si possono ancora fare i mosaici montando pietra per pietra, proprio come facevano romani e bizantini.
Dal vincitore del Premio Perseo CR Firenze, Giovanni Maffucci del Laboratorio Elementi, ho imparato che ancora esiste la ceramica preistorica ed è incantevole.
Ho scoperto che in America non esiste l’artigianato, e che per loro un oggetto realizzato a mano è davvero un miracolo. A differenza nostra, che a volte lo diamo per scontato… saremo abituati troppo bene?
Eppure vedere qui, dal vivo, come gli oggetti vengono realizzati, creati e curati, ti fa capire che quello che gli artigiani fanno è la forma più reale di magia.
Ognuno di loro mi ha lasciato qualcosa, perchè guardare queste piccole magie compiersi davanti ai tuoi occhi non può farti andare via vuoto. Ti riempie.
Artigianato e Palazzo è davvero un mix di cose incredibili.
C’è arte, cucina, solidarietà – con l’Associazione Trisomia 21 Onlus che avvia al lavoro i ragazzi con la sindrome di down – musica e bellissimi incontri. Il tutto nella suggestiva cornice del Giardino Corsini, un luogo che appartiene a Firenze (oltre che alla Famiglia Corsini, ovviamente) quasi dagli albori della sua storia. Statue antiche, limonaie secolari, fiori colorati e una straordinaria eleganza sono stati lo sfondo di questi giorni.
Giorni che non saranno dimenticati facilmente.
ti ho seguito con tanto amore e finalmente eccolo qui il post! 🙂
Incredibile quello che dici sulle emozioni a caldo, è proprio quello che sto imparando a fare anche io. Mi togli le aprole di bocca Lu <3
Sei sempre dolcissima Manu! <3
Peccato solo che non sempre si riesca a farlo… ma i post "vivi" sono sempre i più belli!
che bellooooooo
Grazie mille Tamina!
Brava Lucia anche in quello che scrivi si sente la tua passione per quello che fai brava brava brava continua così
Sono contenta se traspare da quello che scrivo quanto mi piace quello che faccio… grazie <3