L’est Europeo è quella parte del continente che mostra ancora ferite profonde, che la forza e l’orgoglio della loro gente tenta di curare giorno dopo giorno.
Quella parte che combatte tra tradizione e innovazione, alla ricerca di una sua identità.
In tutto quel che ho visto dell’est, Podgorica, la capitale del Montenegro, è la città dove più ho notato questo aspetto, questa lotta tra nuovo e vecchio, la paura del cambiamento, forte quanto la paura di restare ancorati al passato.
Cosa vedere a Podgorica
Abbiamo camminato per le sue strade in pieno Agosto. Strade vuote, silenziose, zone di palazzi in costruzione e prati abbandonati, alternate ai simboli della rinascita come il Ponte del Millennio.
Una piccola capitale, centro di un piccolo stato. Tanto che in un giorno la si può visitare senza alcun problema.
Podgorica nasce vicino sei fiumi, due dei quali l’attraversano: il Morača e il Ribnica.
Sono fiumi dall’acqua fresca, dal colore cristallino, dove chi è costretto a restare in città si rinfresca con tuffi e nuotate in quel verde-blu. E ad agosto, l’afa e il caldo sono veramente pressanti nella capitale montenegrina (vi dico solo che in 5 ore abbiamo fatto fuori sette litri e mezzo d’acqua. Letteralmente. Senza esagerare), così che quell’acqua fresca e pulita sia davvero invitante.
Il Most Milenijum, il Ponte del Millennio, inaugurato nel 2005, con vicino la statua di un apparentemente rockeggiante cantante russo: Vladimir Visockij, raffigurato a torso nudo e con un teschio ai piedi.
La serbo-ortodossa Cattedrale della Resurrezione (Saborni Hram Hristovog Vaskrsenja). E’ stata consacrata solo ad Ottobre 2013, perciò non abbiamo avuto, purtroppo, modo di vederla all’interno, ma fuori è spettacolare lo stesso. La costruzione è stata iniziata nel 1993 dall’architetto Predrag Ristic, e fu inaugurata a Maggio del 1994 alla presenza dei vescovi della Chiesa ortodossa russa e della Chiesa ortodossa serba.
L’anziano architetto ha un modo tutto suo di pensare, per lui gli edifici religiosi sono elevazioni al divino, ed ha provato a rappresentare la stessa cosa nelle sue opere.
Qui lo ha fatto costruendo la base dell’edificio con pietre rozze, mal lavorate, che pian piano diventano sempre più lisce, più precise, più lavorate, addirittura decorate con eleganti arabeschi. La particolarità delle chiese ortodosse unita all’estro di questo architetto hanno dato vita ad un’opera davvero originale.
La Città Vecchia (Stara varoš), cuore dell’antica città ottomana, con i resti della Torre dell’Orologio turca, il vecchio ponte sul Ribnica, una moschea, e le rovine delle antiche fortificazioni. La parte più storica della città, la più antica, simbolo di una storia quasi dimenticata.
Dove mangiare?
Come già detto, in Montenegro, a parte qualche eccezione, la cucina è molto simile a quella italiana. Praticamente uguale (ma non ha assolutamente la stessa qualità). Così, seguendo le indicazioni della nostra fidata guida Lonely Planet, abbiamo provato quello che veniva indicato come il miglior ristorante della capitale: La Lanterna, con cucina italiana, ovviamente (e purtroppo, aggiungo: odio mangiare italiano all’estero).
Non ci ha delusi però, frittura pizza e caffè non erano assolutamente tra i peggiori provati all’estero, anzi, si lasciavano mangiare bene.
Prezzi un po’ più alti della norma per il Montenegro, ma sempre molto più bassi rispetto ai nostri, e ambiente molto carino. Si trova a circa 500 metri dalla stazione, perciò è anche facilmente raggiungibile.
Per arrivare, il modo più comodo è l’aereo, all’aeroporto di J.P. Aerodromi Crna Gora.
E per arrivarci potete cercare voli economici su Expedia!
La Cattedrale della Resurrezione è uno spettacolo! E sono d’accordo con te, l’Europa dell’est porta con se il contrasto tra passato e presente, io però ho percepito anche un’atmosfera viva, briosa e proiettata al futuro 🙂
Bel post, offre spunti interessanti!
Sara 🙂
http://www.vagabondamente.wordpress.com
Assolutamente si, e forse è proprio questo che rendi questi luoghi affascinanti: i loro contrasti e la forza di uscire fuori dal passato, di ritrovare una loro identità, di risalire…
Non mi aspettavo podgorica così 🙂 sarà che è fuori dalle principali attrazioni del montenegro tipo budva e kotor e quindi meno pubblicizzata:(( un viaggio che mi sono sempre promesso di fare, speriamo quest’estate! complimenti per le foto! ciao Andrea
Nemmeno io me l’aspettavo infatti 😀
Un giro vale la pena di farlo, considerando che da Bar ci siamo arrivati in appena un’ora di treno (puntualissimo tra l’altro, pulito, comodo…), ci si spende mezza giornata e si vede qualcosa di particolare…
…e grazie mille per i complimenti alle foto *_*