Cosa vedere a Viterbo in un giorno

Una giornata inaspettata, una di quelle che arrivano a sorpresa.
Quando devi partire per altri luoghi ma devi rimandare, eppure non vuoi rinunciare al tuo viaggio, anche solo per una gita fuori porta.


Ed è così che, finalmente, ho conosciuto Viterbo. Pochi chilometri da Roma, eppure non ero mai riuscita a visitarla… una vergogna!
Devo essere sincera, non mi aspettavo molto… invece mi ha stupita, piacevolmente.

Cosa vedere a Viterbo

Cosa vedere a Viterbo in un giorno: dai quartieri medievali al Palazzo dei Papi

La città dei Papi è un continuo intrecciarsi di case antiche e strade moderne, ad ogni passo è possibile rivivere tutti i secoli dell’animata storia che si porta sulle spalle.
Racchiusa tra le antiche mura e le torri, vive la parte più vecchia della città, dove si trovano anche le cose più interessanti, come il quartiere medievale di San Pellegrino.

Cosa vedere a Viterbo, vicolo a San Pellegrino

E’ uno dei quartieri più caratteristici della Tuscia, dove le tipiche case a ponte e i numerosi profferli (le tipiche scale esterne delle costruzioni medievali) sembrano spingerci ostinatamente verso un passato che non c’è più, un passato ineffabile, che la fantasia, qui, può rendere bello, carico di immagini e sogni che resistono al tempo.

I palazzi, tutti costruiti sul tufo, si affacciano sui richiastri, i caratteristici cortili interni.
Ci sono poi le case-torri, costruzioni che determinavano la ricchezza dei proprietari in base alla loro altezza e possenza.
Questo quartiere deve dare il meglio di sè a cavallo tra Aprile e Maggio, periodo in cui si svolge la manifestazione “San Pellegrino in fiore“, ed ogni finestra, scala, strada, viene colorata e profumata da centinaia di fiori.

Cosa vedere a Viterbo, scale e fiori

Il Palazzo dei Papi, è la testimonianza dell’importanza che aveva un tempo Viterbo, oltre ad essere il simbolo maggiore della Viterbo medievale.

La loggia e la Sala del Conclave sono le parti più importanti e significative del Palazzo. In questa Sala vennero eletti ben cinque Papi, e proprio qui a Viterbo nacque la parola Conclave.
Nel 1268 doveva eleggersi il successore di Urbano IV ed i cardinali, non riuscivano a decidere se scegliere un papa italiano o uno francese. Dopo alcuni mesi il potestà di Viterbo sollecitò i prelati a prendere una decisione, ma in tutta risposta fu scomunicato. Il suo successore, passò alle maniere forti: chiuse le porte della città ed ordinò che i cardinali fossero portati all’interno del Palazzo Papale e fossero chiusi a chiave (da qui conclave, dal latino cum clave). Ma i cardinali continuarono a non riuscire a prendere una decisione, così i viterbesi risposero con un’azione clamorosa e decisiva: scoperchiarono il tetto del palazzo ed i religiosi vennero esposti al sole ed alle intemperie, il cibo venne razionato e le cantine saccheggiate. Un prelato, a causa delle disagiate condizioni di vita, rinunciò addirittura ai voti pur di uscire dalla sala del conclave. A quel punto, dopo breve tempo, il nuovo papa fu eletto col nome di Gregorio X.

Cosa vedere a Viterbo, Palazzo dei papi

Il Duomo di San Lorenzo è il principale luogo di culto della città, si trova proprio accanto al Palazzo dei Papi, e vi è custodita la tomba di Giovanni XXI, unico papa portoghese della storia, e quella di Letizia Bonaparte, cugina di Napoleone.

Cosa vedere a Viterbo in un giorno: Viterbo sotterranea

Anche i sotterranei della città sono interessanti. Se siete superstizioni però vi avviso: si trovano in Piazza della Morte.
Si pensa che siano stati addirittura gli etruschi ad iniziare gli scavi, per utilizzarli come sistema idraulico.
Peccato che non siano tutti aperti il pubblico, ma solo un centinaio di metri, disposti su due livelli, al massimo 8 metri di profondità.
Durante le feste medievali però vengono utilizzati per delle rappresentazioni, e deve essere davvero suggestivo… come, in fondo, lo è tutta la città.

Cosa vedere a Viterbo, sotterranei

3 comments

  1. mmm quanto mi è piaciuta Viterbo!
    Hai fatto riaffiorare ricordi di un weekend fantastico trascorso tra le sue stradine, fantasticando di vivere in una delle sue torri.
    Grazie 🙂

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