Quando abbiamo deciso di passare le vacanze estive in Montenegro, non sapevo esattamente cosa aspettarmi. Già all’inizio, dal semplice passaparola, le informazioni erano contrastanti: chi diceva di esserci stato e valeva veramente la pena andarci, e chi invece rispondeva con “Montenegro? E dove sta?”
Questo ve lo dico subito: si trova nell’Est Europa e confina con Croazia, Albania, Serbia, Kosovo e Bosnia. Fino al 2006 faceva parte della Serbia, col nome di Serbia e Montenegro.
In realtà, è stato parte della Serbia solo per 61 anni, dal 1945 al 2006. Precedentemente, nel 1878, il Congresso di Berlino gli riconobbe l’indipendenza, e nel 1910 il principe Nicola Petrović Njegoš, che aveva già fatto sposare sua figlia con l’erede al trono d’Italia Vittorio Emanuele III, si autoproclamò re, dando vita al Regno del Montenegro, che nel 1941 passò sotto al protettorato italiano. Dal 1946 fa parte della Jugoslavia e nel 1992 da un referendum popolare risultò che i montengrini volevano restare parte della Serbia, col 95% dei consensi. Ci vorranno altri 14 anni per far si che il Montenegro torni ad essere una nazione indipendente.
L’influenza serba è tutt’ora più che tangibile. Si parla serbo, mentre gran parte delle scritte che troverete, anche su pubblicità e cartelli stradali, sono in serbo (cirillico).
Una cosa importante da tenere presente è che quasi nessuno parla inglese, giusto nei luoghi più turistici (quindi nella Baia di Cattaro), i giovani riescono a capire e farsi capire in un inglese un po’ stentato, ma per il resto… bisogna arrangiarsi. La lingua principale è il serbo, seppur esista il montenegrino, ma il linguaggio universale dei gesti funziona sempre.
Come arrivare
Fino a qualche anno fa era possibile arrivare in Montenegro dall’Italia con i traghetti, partendo da Ancora per arrivare a Kotor o da Bari per arrivare a Bar (Antivari in italiano). Oggi invece è attiva soltanto la verso Bar, sia da Ancona che da Bari, con la Montenegro Lines, di cui ho apprezzato sia il servizio clienti, efficace, rapido e sempre disponibile, sia la stessa nave. Forse un po’ scontroso il personale di bar e ristorante, ma il cibo era ottimo, persino cornetti e cappuccino erano buoni. A bordo della Sveti Stefan II, la nave su cui abbiamo viaggiato noi, c’è anche una sala giochi, una sala da ballo, il terrazzo sul mare… Insomma il modo per passare le 9 ore di viaggio c’è. Il viaggio costa 100 euro a/r ( + 10 euro di assicurazioni e tasse) ed è probabilmente il modo più economico per arrivare.
In aereo è possibile arrivare a Podgorica, la capitale, che dista circa un’ora di treno dalla costa, oppure a Tivat, a soli 4 km da Kotor. I prezzi degli aerei, si sa, variano di giorno in giorno e in estate non sono certo economici… prenotando con largo anticipo però magari qualche buona offerta si trova.
Tramite treno è più difficile, perchè in Montenegro esiste un’unica linea ferroviaria, quella che, con 7 ore di viaggio, unisce Bar a Belgrado… e non passa per la costa.
In alternativa, si può arrivare a Dubrovnik, in Croazia, e da lì affittare una macchina per scendere fino in Montenegro (ci vuole meno di un’ora per arrivare a Hrceg Novi, 1 ora e mezzo per Kotor).
Economicamente, il Montenegro fa parte dell’Unione Europea, come moneta utilizzano perciò l’euro, ma per entrare bisogna passare la dogana, anche se per i cittadini europei è sufficiente al carta d’identità valida per l’espatrio… Io, da brava viaggiatrice, ho comunque dato il passaporto, così ora ho un bel timbro montenegrino nella collezione!
Economicamente parlando, è una delle mete più economiche che abbia mai visitato. Per economico intendo economico davvero… tipo un pranzo di pesce a 9 euro a testa, o a base di hamburger e patatine a 2.80 euro a testa. Taxi? 2 euro dal centro di Bar alla stazione (15 km ca).
Montenegro in 4 giorni
Come mi succede sempre, prima di partire aveva tentato di preparare un itinerario di viaggio che poi, come al solito, non abbiamo rispettato. Ci piace troppo vivere alla giornata! Un po’ quello, un po’ per sfortune varie.
In quattro giorni, ovviamente, non si può visitare l’intero paese, per quanto piccolo sia, ma le cose principali sicuramente si, e con tutta tranquillità. La nostra voleva essere un misto tra un viaggio e una vacanza, quindi visitare si, ma anche riposare. Per questo il nostro itinerario riguarda principalmente la costa.
Perciò il primo giorno volevamo goderci Bar e il suo mare. E’ una località che di solito viene nominata solo come punto di arrivo in Montenegro, ma una giornata almeno vale la pena spendercela. Godersi il suo mare limpido, la spiaggia di sassi bianchi, le bancarelle lungomare mentre si mangia uno dei (buonissimi) gelati che vendono carretti e baretti lungo la via.
Non può poi mancare una visita nella capitale, Podgorica (anche perchè è una capitale europea, e dobbiamo vederle tutte!). A solo un’ora di treno da Bar, è una città nuova, che si visita tranquillamente in una giornata. Anche in mezza giornata in realtà, così l’altra mezza la si può passare facendo il bagno nel fiume Morača, dall’acqua limpidissima, turchese e verde acqua, più che invitante. In estate nella capitale le temperature superano i 42° C, ed essendo un luogo umido, l’afa è soffocante… quel fiume è una salvezza se volete avere un po’ di refrigerio. Ricordo che il giorno in cui abbiamo visitato Podgorica, abbiamo bevuto circa cinque litri d’acqua a testa tanta era l’afa.
Uno o due giorni bisogna spenderli nella Baia di Cattaro (Kotor), dove si trova uno dei fiordi più belli d’Europa, oltre a tanti borghi caratteristici, le città vecchie, e tanti locali per la vita notturna. Questo purtroppo non siamo riusciti a farlo e ancora mi mangio le mani… come al solito spero di recuperare e passarci almeno un weekend.
Ultima tappa per i soli, pochissimi, quattro giorni a disposizione, potrebbe essere il Lago di Scutari, che si trova in parte anche in Albania ed è una riserva naturale dall’incredibile bellezza, oppure Ulcinj, con i suoi numerosissimi minareti e le spiagge bianche.
Il Montenegro è una delle mete meno conosciute d’Europa, sta nascendo ora, come Paese e come meta turistica, e forse è proprio questo che contribuisce a renderlo una delle mete più belle, mantenendo intatta la sua bellezza selvaggia, la sua genuinità.