Quando non parla la lingua, parla il corpo.
Il linguaggio dell’umanità è affascinante in ogni sua funzione, una delle cose essenziali alla vita.
Per i viaggiatori diventa fondamentale quando si va in un paese di cui non si conosce la lingua… ma sapevate che anche i gesti parlano le lingue?
Quel gesto simpatico che da noi significa “ok”, in Russia è una vera offesa.
Ho creato un piccolo “dizionario gestuale“, sperando possa essere utile!
Da studiare prima di partire!
– Muovere la testa su e giù, gesto che da noi significa annuire, dire di si, in Grecia, Bulgaria, Turchia e Jugoslavia significa l’esatto opposto, indica un diniego.
– OK. Quel gesto che si fa unendo pollice e indice in modo da formare un cerchio, tenendo dritte le altre dita. In Afria Settentrionale, Brasile, Russia e Turchia è considerato invece un gesto osceno, soprattutto se rivolto agli uomini.
– Dito medio. Questo è un gesto quasi internazionale: solo in pochi paesi non significa assolutamente nulla, e la gente al massimo vi guarderà strano.
– Indicare qualcuno col dito indice. In Cina e Giappone è considerato un gesto da veri maleducati, e la gente si indica usando tutta la mano.
– Segno della vittoria. Indice e medio messi in modo da formare una V. In Gran Bretagna ed Australia in realtà si usa per mandare qualcuno a quel paese… è il modo migliore per attaccare briga.
– Indice alzato. Quello che si usa di solito per chiamare qualcuno in disparte, nelle Filippine potrebbe farvi incappare nell’arresto. E’ considerato uno tra i peggiori gesti osceni.
– Autostop. Pollice alzato, muovendo magari la mano. In Nigeria e Australia questo equivale a mandare qualcuno a quel paese: meglio evitarlo. In Giappone invece indica il numero 5, oppure “uomo”.
– Fermo! La mano alzata di fronte a qualcuno, che da noi indica di fermarsi, se lo fate in Grecia e Turchia lo state in realtà mandando all’inferno. Si può far anche utilizzando entrambe le mani: da noi è un gesto di resa, ma per loro un insulto doppio.
– Indici vicini. Avvicinare gli indici tra loro, già da noi indica un’accoppiata, ma in Egitto è un invito più che esplicito a fare sesso.
– Pollice e indice alzati. Gesto che da noi è considerato un invito a bere, alla Hawaii invita a calmarsi.
– Linguaccia. Gesto che noi italiani utilizziamo con varie accezioni, generalmente in modo simpatico… eppure, sapevate che chi fa la linguaccia è perseguibile di arresto? Proprio in Italia, si.
In Tibet si usa per indicare un profondo ringraziamento.
– Le corna. Questo sappiamo tutti che significato ha da noi… non è proprio positivo, ecco.
Nei paesi buddisti invece si chiama Karana Mudra ed è un gesto che porta bene.
Se volete conoscerne di più, l’Università di Boston ha creato questo sito:
http://www.bu.edu/asllrp/SignStream/
Vi mettete davanti la webcam recitando il gesto che vi interessa, e lui vi dirà cosa significa in ogni parte del mondo.
Dev’essere divertente… vado a provarlo!
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