C’è la Pistoia della luce del sole, quella all’aperto delle piazzette col mercato, delle chiese, delle vie caratteristiche.
Poi ce n’è una più nascosta, che sonnecchia nel buio della città nuova cui da secoli fa da appoggio. Lo scrigno della storia di uno degli edifici più importanti della città, l’Ospedale del Ceppo: Pistoia Sotterranea.
Un luogo in cui ci si immerge scendendo pochi scalini, e che subito cattura con la sua atmosfera intima, dove l’aria odora di tutti gli anni che si porta dietro il luogo. 1200 metri che ne fanno uno dei percorsi sotterranei più lunghi d’Italia.
Alla scoperta di Pistoia Sotterranea
Percorre i sotterranei della città significa toccarne le fondamenta, le origini, e Pistoia Sotterranea è un vero e proprio racconto in terra e mattoni.
Come la Gora di Scornio, che nel medioevo fu deviato per bonificare la zona est della città, poi coperto per permettere la costruzione dell’Ospedale del Ceppo, uno dei luoghi più importanti della città, del quale ora custodisce pezzi di ricordi, pezzi di vita passata.
Il nome dell’ospedale, secondo la leggenda, viene dal fatto che proprio nel punto in cui è stato fondato l’ospedale si trovava un ceppo nato in inverno.
Qui sotto un tempo scorreva il torrente Brama, acqua che ha reso possibile la fondazione dell’ospedale. Le mappe e le cartine lungo le mura dei sotterranei indicano quali sale e parti dell’ospedale si trovano sopra la nostra testa, in superficie, per aiutare anche a rendersi conto di quanto sia grande il luogo, ma soprattutto di dove ci si trovi esattamente.
Anche i butti sparsi a terra rivelano l’importante presenza dell’ospedale: si tratta di piatti e ciotole in ceramica che venivano usati per far bere e mangiare i malati e, una volta usati o dopo un’epidemia, venivano gettati nel fiume, quello stesso fiume in cui le donne andavano a lavare i vestiti… perché l’igiene ai tempi era un optional e le epidemie all’ordine del giorno.
Oltre alle origini dell’ospedale, nei corridoi di Pistoia sotterranea si trovano anche i resti di un frantoio medievale, con tanto di ruota del mulino, che fu comprato dall’ospedale per produrre l’olio di cui avevano bisogno per la farmacia e vendere ai privati l’olio che non veniva utilizzato.
La visita di Pistoia Sotterranea è piacevole, lungo quel corridoio con poca luce, dove l’unico rumore, quando la voce della guida tace, è quello leggero dell’acqua che scorre.
La sensazione di trovarsi in un luogo importante è lampante, in ogni passo che si compie. Le fondamenta di una città, una volta luogo di incontro, di lavoro, tanto che è possibile ammirare alla fine del percorso, anche l’antico frantoio.
Una delle tante meraviglie turistiche di Pistoia, che bisogna assolutamente visitare se si vuole conoscere a fondo, in tutti i sensi, la città.
Info utili:
Il biglietto costa 9 euro intero, 8 ridotto, gratuito sotto i 3 anni.
I biglietti comprendono la visita guidata (ce n’è una ogni ora dalle 10.30 alle 17 in inverno e alle 18 in estate) e il tour dura circa 1 ora.