Devo ammettere che non fosse stato per Invasioni Digitali, probabilmente non sarei mai andata a visitare Narni sotterranea e non avrei mai scoperto questo posto emozionante. Non per motivi particolari, ma Narni è una di quelle cittadine che hai a due passi da casa, e pensi sempre “un giorno ci andrò…” e poi non ci vai mai.
I sotterranei di Narni sono un mistero ancora vivo e pulsante sotto la città, e chissà quanto ancora hanno da rivelare, da raccontare.
Visitare Narni Sotterranea: le storie e i misteri
Il nostro tour inizia dalla Chiesa di San Michele Arcangelo, risalente al XII secolo ma scoperta solo nel 1979, che contiene affreschi tra i più antichi della città. Qui sono state ritrovate anche molte ossa che, insieme a tutte le altre cose trovate durante gli scavi, sono esposte agli sguardi dei turisti, ampliando la suggestione del luogo.
Passando attraverso un varco nel muro, si raggiunge subito dopo una stanza più piccola dove si trova una cisterna romana. Qui si trova la riproduzione di un antico strumento che i romani usavano per le misure: la Groma. Tramite un video molto simpatico, viene fatto vedere come lo strumento veniva usato… e c’è da stupirsi per come secoli fa, con strumenti così basilari, riuscivano a creare edifici, strade, ponti, opere architettoniche, molto più resistenti di quelle moderne: opere che vivono da secoli, sopportando il peso del tempo che passa e dell’uomo che lo violenta.
Da qui poi si accede al vero mistero dei Sotterranei: i luoghi dell’Inquisizione.
Una notte, durante una festa in città, un gruppo di speleologi che da anni tentavano di provare le loro teorie sul fatto che che a Narni fosse esistita l’Inquisizione, coperti dal rumore dei tamburi, iniziarono a buttare giù il muro di mattoni, coperto per metà dalla terra, e dopo qualche ora di lavoro ecco che davanti ai loro occhi si apre la risposta a tutte le loro teorie: la scoperta della Sala dei Tormenti, così chiamata dai documenti ritrovati negli Archivi Vaticani e al Trinity College di Dublino. Cosa c’entrano questi due luoghi con i sotterranei di Narni? Andate a vedere, e soprattutto ascoltare, e lo scoprirete.
Nella Sala dei Tormenti aveva luogo la vera Inquisizione, e dal nome si può ben immaginare come.
La sala, dal soffitto altissimo, è buia, illuminata solo da alcune candele e con gli strumenti di tortura perfettamente riprodotti, con tanto di catene al muro. Parlare qui di suggestione è veramente riduttivo… e qualunque immagine potrete vedere su internet non renderà mai l’emozione di stare in quel luogo dove si respira aria gonfia dei capitoli più bui della storia.
Accanto a questa sala c’è la cella dove i prigionieri venivano rinchiusi e dentro questa cella si racchiude il vero e proprio mistero dei sotterranei di Narni: le mura sono totalmente ricoperte da scritte e simboli massonici. Nessuno ancora è riuscito a definirne il vero significato. Si sa però chi li ha fatti: Giuseppe Andrea Lombardini, tenuto prigioniero con l’accusa ufficiale di aver fatto evadere una guardia. Chi era costui?
Anche questo andate a scoprirlo là dentro, nella sua cella, dove per tre mesi è stato rinchiuso, dove per tre mesi ha disegnato simboli e parole a cui nessuno ancora ha saputo dare un significato. Sapete in che giorno è stato liberato? Il giorno del Capodanno Massonico.
Non è entusiasmante tutto questo? Ci si sente dei piccoli Robert Langdon!
Come vedete, la visita a Narni Sotterranea, non è una visita convenzionale, ma uno sguardo ad una storia ancora tutta da decifrare, che inizia nel passato e si intreccia col presente.